L’orrenda strage di piazza Loggia di quel 28 maggio 1974 con il suo carico di morti e feriti, con l’attacco alla libertà politica e sindacale porta il volto di un Uomo libero, dalla Dignità infinita che perse la moglie e che ho avuto poi l’onore di conoscere appena arrivato a prender casa a Brescia. Manlio Milani.
Oggi nel ricordo di quella strage così come nei prossimi giorni per il 2 giugno, così come abbiamo fatto per la strage di Capaci dobbiamo imparare a dare Volti e Nomi alle Vittime del Terrorismo. Dobbiamo fermarci a riflettere sul Valore della Democrazia Liberale e ringraziare sempre combattenti e martiri della Libertà.
#farememoria. Perché Brescia paga sempre un tributo in termini di Vite Umane quando c’è da battersi per la libertà. E Brescia non dimentica. Non dimentica mai i suoi morti. Per cui basta polemiche sulla “movida”… Uscire la sera a fare aperitivi cene incontri deve tornare a essere un momento di profonda umanità. Di Verità. Di socialità. Il distanziamento fisico andrebbe ripensato in una logica di quantica. E non più una visione meccanica della scienza. La scienza di oggi quella che ha decifrato il DNA può spiegare in modo diverso virus e contagi. Non certo con numeri falsati e approcci incerti che diventano muscolari solo per irrobustire la propria voglia di protagonismo. Alla “Burioni”. Ma questa è un’altra storia. Rispettiamo e piangiamo i nostri morti. Portiamoli nel cuore anche con la nostra voglia di tornare a vivere.

 

a cura di Massimo Lucidi