Industria, ricerca medica, e preparazione olimpica per la prima volta insieme per sviluppare nuovi modelli che aiutino gli atleti del tiro a volo ad allenarsi meglio, a vincere di più e ad innalzare i livelli di equilibrio psicofisico e di benessere. Una collaborazione storica quella tra Beretta, Federazione Italiana Tiro a Volo e Federazione Medico Sportiva Italiana, siglata alla presenza dei campioni olimpici della Nazionale Italiana che saranno i primi protagonisti del nuovo progetto di ricerca. Un passo importante destinato, nell’intento dei tre committenti, a mettere le basi per studiare, sviluppare e conoscere meglio una disciplina che condensa in pochi decimi di secondo l’attivazione di gruppi muscolari e di esperienze sensoriali, difficilmente monitorabili e comprensibili senza l’utilizzo di strumenti e di conoscenze specializzate. “Gli obiettivi del progetto – spiega Maurizio Casasco, Presidente FMSI e già consigliere del CUS Brescia – sono quelli di analizzare le capacità neurosensoriali e oculomotorie nella performance sportiva, attraverso l’analisi del gesto sportivo nonché di studiare l’impatto delle abitudini nutrizionali e atletiche sulla prestazione sportiva. Un accordo che considero estremamente positivo proprio perché fa convergere, per la prima volta, gli sforzi e gli investimenti in ricerca di tre soggetti fondamentali per l’atleta: il preparatore sportivo, il medico e chi produce l’equipaggiamento necessario alla pratica della disciplina”. Per Carlo Ferlito, Direttore Generale di Fabbrica d’Armi Pietro Beretta, “si sono poste oggi le basi per un nuovo sviluppo del Tiro a Volo. In Beretta, riteniamo che la vera innovazione non possa più limitarsi al lavoro che già facciamo quotidianamente per migliorare i nostri prodotti insieme ai nostri campioni. Vogliamo andare oltre e porre al centro della ricerca il sistema tiratore-arma. Oggi possiamo spingerci oltre e analizzare scientificamente come reagisce l’uomo agli stimoli esterni, siano essi la visione di un piattello o le reazioni muscolari alle diverse condizioni ambientali. Pensiamo di trarre grande beneficio dal conoscere come si svolge il gesto atletico e come può essere modellizzato dal punto di vista biomeccanico, perché ci permetterà di sviluppare prodotti ancora più performanti e sempre più personalizzati per ogni tiratore e per ogni disciplina. Il futuro del tiro a volo passa da qui”. Per Luciano Rossi, Presidente FITAV, si tratta di un altro successo del Made in Italy. “Plaudo con entusiasmo – sottolinea – a questa nuova iniziativa che vede la FITAV, a fianco di Beretta e FMSI, dimostrando ancora una volta che la sinergia tra le parti è la strada da perseguire per sviluppare le nostre amate discipline. Un progetto tutto Italiano, destinato però a cambiare il Tiro a Volo nel mondo. Portare la Scienza dello Sport nel Tiro a Volo significa elevare la nostra disciplina ai livelli che per storia e tradizione deve con coraggio saper rivendicare”.