Ciao Ema. Ti penso. Spero di renderti felice lassù di festeggiare altri 3 anni di BresciaUp. Altri mille e più giorni in cui portandoti nel Cuore, ho provato a seguire il tuo entusiasmo, il tuo passo, il tuo rapporto col prossimo, sentendoti vicino continuando il mio cammino con il tuo esempio. Alla Mille Miglia, presenti! Ai campionati del Brescia Calcio presenti! Alla Winter Maraton dai ancora presenti! Alle varie fiere presenti! Alle serate, agli eventi, alle inaugurazioni ci abbiamo pure partecipato….più di qualche lacrima ho trattenuto ed altre scese, andando a passeggio sul territorio, nella nostra provincia e in città, che hai acquisito e che amavi, dove hai lasciato un’impronta forte. Certo con i miei limiti, con le mie mancanze, nella tua mancanza, che colmo impegnandomi al massimo, nel portare avanti quello che mi hai lasciato in eredità, la tua creatura editoriale, con il compito di continuare a tessere relazioni che si traducono in consulenze di immagine e di comunicazione di valore. Mi ritrovo ad aver imparato ad aprirmi al prossimo, ascoltandolo, imparando nella quotidianità ad andare avanti, con caparbietà ed a volte trattenendo l’impulsività, con educazione e rispetto, doti che abbiamo sempre detto, fanno grandi una persona. A poco a poco divento forte nelle scelte, nelle decisioni prese da sola, quel sola che non mi apparteneva avendo te, so che tutto quello che mi arriva un po’ è di tuo, nel bene e nel male, sono esperienze, è vita quella che mi sta dando tanto anche in soddisfazioni e felicità ritagliate da tante emozioni nuove. Ci ritroveremo, ne sono certa, e avremo ancora storie originali e copie di giornali da sfogliare, perché dopo la tua famiglia, BresciaUp è stato per te un qualcosa di speciale. Nata in una mattina del 2007 dove mi dicesti ” vorrei creare un periodico mensile”, a testa alta con quella fierezza e volontà che ti contraddistinguevano nel raggiungere i tuoi obiettivi, i tuoi sogni, unito al cuore grande di chi sa sorridere sempre alla Vita, quel sorriso che manca ancora a tanti e ne vado fiera, che amo ricordare ed a tratti odio quando non riesce a confortarmi, in quelle sere dove ascoltando il silenzio, mi manchi un po’ di più, sempre più consapevole, giorno per giorno, che non rivedrò se non nei sorrisi delle nostre figlie e nei ricordi, che niente nonostante tutto mi porterà via rimanendo nel nostro “per sempre”
Ma questa è un’altra storia….
Ciao Ema.