Anche nel secondo mese di diffusione del coronavirus Covid19 la spesa delle famiglie italiane per l’acquisto di prodotti alimentari ha continuato a crescere. Lo rileva Ismea nel secondo rapporto sulla domanda e offerta pubblicato il 30 aprile scorso. Il documento sottolinea che le vendite al dettaglio di prodotti alimentari confezionati, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, hanno registrato un incremento del 18%, mentre rispetto al primo mese di emergenza sanitaria l’aumento è stato del 3%.
Va sottolineato inoltre il forte aumento delle consegne di prodotti alimentari a domicilio (+160%) con un limite di crescita imposto non dalla effettiva domanda, ben più alta, ma dalla capacità di soddisfarla. Rilevante è anche il ruolo che hanno via via ricoperto gli esercizi commerciali di prossimità che hanno saputo organizzare in fretta le consegne a domicilio. A questo va aggiunto un significativo cambio delle preferenze d’acquisto da parte dei consumatori che dai prodotti stoccabili, privilegiati nel primo mese di emergenza sanitaria, hanno diretto le loro scelte agli ingredienti come uova, farina, olio, mozzarella. In aumento poi gli acquisti di vino, soprattutto però quelli che si posizionano nella fascia di mercato media o media-bassa.