VINO, OSS. VINITALY-NOMISMA WINE MONITOR: AD APRILE EXPORT EXTRAUE DIFFICILE PER L’ITALIA, IN LOCKDOWN PER LA FRANCIA

VINO, OSS. VINITALY-NOMISMA WINE MONITOR: AD APRILE EXPORT EXTRAUE DIFFICILE PER L’ITALIA, IN LOCKDOWN PER LA FRANCIA

MANTOVANI (DG VERONAFIERE): MOMENTO DI SCELTE DECISIVE, CON FILIERA PERCORSO DI LETTURA CONDIVISA DEI MERCATI 

(Verona, 13 giugno 2020). Soffre ma resiste, per ora, il vigneto Italia all’attacco del Covid-19 sul fronte dei mercati extra-Ue. Al contrario del suo principale competitor, la Francia, in caduta libera. Il quadro del mercato del vino nel primo quadrimestre 2020, rilevato oggi dall’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor (a fonte dogane), è sempre più spezzato in 2 parti: il primo bimestre da record, il secondo da dimenticare. Con un aprile in pieno lockdown globale e tra i peggiori di sempre. Nel complesso, andando a misurare le performance a valore del periodo nei top 10 Paesi importatori (che valgono il 50% dell’export del Belpaese), l’Italia segna a sorpresa +5,1% sullo stesso periodo dell’anno precedente, grazie all’ottima prestazione negli Stati Uniti (+10,8%, nei primi 2 mesi il dato era a +40%) e in Canada (+7,1%). Profondo rosso invece sul vino francese (-10,1%), in ritirata nelle sue piazze chiave sia in Oriente che in Occidente.

Il crinale, già sconnesso a marzo, si fa però quasi proibitivo ad aprile, dove per i fermi imbottigliati italiani si registrano pesanti cali in tutti i mercati considerati a eccezione di Canada, Russia e Corea del Sud. Si va dal -5,2% (a valori) del Giappone al -12,5% degli Usa (+6,8% gli sparkling), dal -26% della Svizzera al -48% della Cina, per un deficit complessivo sull’anno precedente del 7,2%, contro però il -22,2% francese. Nei prossimi mesi, secondo l’Osservatorio, la crisi peserà ancora su un bene voluttuario come il vino, alle prese con un minor potere di acquisto della domanda, oltre allo smaltimento dell’invenduto nella ristorazione e nei magazzini degli importatori. Senza considerare il trend della domanda Ue ad aprile, che si preannuncia con un segno negativo più marcato.

Per il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani: “È un momento decisivo per il futuro del vino italiano; la crisi globale impone di fare ora scelte importanti che influiranno anche sul lungo periodo. Perciò Vinitaly ha moltiplicato i propri punti di osservazione e in questi mesi che precedono il Wine2Wine Exhibition&Forum di novembre condurrà sempre di più le aziende e le istituzioni in un percorso di lettura condivisa e multicanale delle dinamiche di mercato del nostro vino nel mondo”.

Ma la perdita italiana potrebbe continuare a rivelarsi più contenuta rispetto ad altri Paesi produttori: “I dati di aprile – ha detto il responsabile dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor, Denis Pantini – parlano di un mercato made in Italy che ovviamente cala ma sembra rispondere alla crisi in maniera più efficace dei propri competitor. Il mancato crollo nel mercato statunitense, complici i dazi aggiuntivi sulla Francia, la maggior presenza del prodotto tricolore nella Gdo d’oltreoceano, un miglior rapporto qualità-prezzo, assieme all’ottimo risultato in Canada, rendono meno amaro il calice italiano in tempo di Covid-19”.

Secondo l’analisi, il potenziale rimbalzo potrebbe arrivare nel medio periodo dagli Stati Uniti – già in fase di ripresa dell’occupazione – e forse anche dalla Cina, che pur uscendo per prima dalla pandemia nell’ultimo mese ha dimezzato le proprie importazioni probabilmente a causa di una forte flessione economica accentuata dal conflitto commerciale con gli Stati Uniti. Nel frattempo, in piena crisi da Covid-19 l’Italia guadagna nelle quote di mercato in quasi tutti i Paesi importatori, con incrementi consistenti in Svizzera (dal 33,1% al 37,7%) e negli Usa (dal 31,4% al 34,2%). Dove da marzo ai primi di maggio si sono impennate del 31% le vendite nell’off trade, in particolare nelle fasce medie di prezzo (11-20 dollari), segmento in cui l’Italia è molto presente e competitiva.

PROGRAMMA VERONAFIERE WINE&FOOD II SEMESTRE 2020

EVENTO

CITTA’

DATA

Bellavita Expo

Bangkok

9-12 settembre

Vinitaly China Road Show

Shanghai, Xiamen, Chengdu

14-18 settembre

Wine South America

Bento Gonçalves

23-25 settembre

Vinitaly International Russia

Mosca

26 e 28 ottobre

Vinitaly International Hong Kong

Hong Kong

5-7 novembre

Wine to Asia

Shenzhen

9-11 novembre

Wine2Wine Forum&Exhibition

Verona

22-24 novembre

B/Open

Verona

23-24 novembre

(calendario suscettibile di variazioni)

APRILE 2020 vs APRILE 2019 VALORI APRILE 2020 (Euro) TREND
IMPORT TOTALE VINO Italia Francia Italia Francia
Stati Uniti 135.726.139 114.342.387 -7,5% -38,4%
Canada 34.226.637 36.704.566 20,1% -6,1%
Svizzera 23.537.361 20.553.740 -23,1% -47,8%
Russia* *18.299.627 12.872.716 5,0% 15,0%
Giappone 14.589.206 84.130.702 -5,0% 18,2%
Norvegia 11.168.558 10.899.345 1,0% -17,4%
Cina 5.672.727 28.890.501 -51,7% -32,5%
Corea del Sud 3.421.688 5.095.982 3,8% -19,5%
Australia 3.245.210 14.914.842 -28,7% 22,6%
Brasile 2.076.331 1.517.274 -5,5% -50,7%
TOTALE TOP 10 MKT TERZI 233.663.857 329.922.055 -7,2% -22,2%

*stime
Fonte: Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor su dati doganali

Servizio Stampa Veronafiere

Sono meglio… de nos.

Sono meglio… de nos.

Amici cari vogliamo dircela tutta. Sono tornato in piazza Vittoria per caso…. tanto abito lì attorno e sapere di una chiassosa e festosa manifestazione e mi motiva sempre a partecipare. E cosa ci trovo tanti ragazzi in festa. Alcuni di colore anche al microfono ai piedi del palazzo delle poste. E centinaia di persone ad ascoltare parole e canzoni di questa gioventù pulita e determinate a vincere il razzismo e il cretinismo. Si perché la sensazione che ho avuto oggi dalla base diversamente dall’altro giorno diretta dai comitati politici e politicanti è il fresco profumo di libertà. Le canzoni alternate a messaggi più che ragionevoli. Mai volgari. Di unità. Contro il razzismo ma liberi per poter volare alto e distinguersi da quel cretinismo dell’altro giorno che vuol vedere razzismo ovunque e sempre dall’altra parte politica….
I messaggi indirizzati ai giovani mi hanno commosso. Detti da giovani di colore sono più credibili. E realmente profondi. Un ragazzo ha chiesto di studiare. Studiate la Storia. Questi ragazzi che parlano italiano e si sentono molto più italiani di noi, sono orgogliosi della nostra comune cultura. Sono meglio dei nostri (comunisti).

A cura di Massimo Lucidi

SAVE THE DATE | 19-21 GIUGNO 2020 | GIORNATE EUROPEE DELL’ARCHEOLOGIA | DIREZIONE REGIONALE MUSEI LOMBARDIA

SAVE THE DATE | 19-21 GIUGNO 2020 | GIORNATE EUROPEE DELL’ARCHEOLOGIA | DIREZIONE REGIONALE MUSEI LOMBARDIA

 Dal 19 al 21 giugno tornano le Giornate europee dell’archeologia, giunte all’undicesima edizione: una preziosa occasione per conoscere i tesori del patrimonio e i retroscena del mondo dell’archeologia grazie al coinvolgimento di tutti gli attori di questo settore. A causa dell’emergenza sanitaria in corso, quest’anno sono state programmate sia iniziative in presenza sia in forma digitale attraverso la piattaforma digitale #Archeorama. 

La Direzione regionale Musei Lombardia partecipa con una serie di proposte che coinvolgono le Grotte di Catullo a Sirmione, la Villa Romana a Desenzano del Garda e Palazzo Besta a Teglio. 

GROTTE DI CATULLO – Le Grotte dopo Catullo

Grazie alle indagini archeologiche del secolo scorso è stato possibile tracciare una sequenza di frequentazioni nell’area ove è tuttora ubicata la grande villa romana denominata “Grotte di Catullo”. Molto si è compreso delle fasi relative alla costruzione della villa, come la datazione precisa e l’esistenza di un edificio più antico, ma altrettanto interessanti sono risultate le fasi successive all’abbandono. È proprio su queste vicende più tarde che si vuole incentrare la visita guidata virtuale per le Giornate europee dell’archeologia 2020. Mettendo quindi in secondo piano gli antichi splendori della villa verrà affrontato piuttosto il momento dell’abbandono dell’edificio, avvenuto verso la metà del III secolo, fino alle complesse trasformazioni longobarde che interessarono l’intero abitato sirmionese. 

Destinatari: pubblico adulto. 

La visita guidata è fruibile in forma digitale sulla piattaforma #Archeorama dal 19 al 21 giugno 2020. Per partecipare all’iniziativa, andare al seguente link: https://journees-archeologie.fr/c-2020/lg-it/Italia/fiche-initiative/8497/Grotte-di-Catullo-e-museo-archeologico-di-Sirmione 

Per informazioni: drm-lom.didattica@beniculturali.it 

VILLA ROMANA – Dal frammento al reperto

La Villa Romana di Desenzano del Garda fu scoperta casualmente nel 1921 e da allora, attraverso una serie di campagne di scavo archeologico, si è giunti a un discreto livello di conoscenza del contesto antico e all’identificazione di diverse fasi abitative, che vanno dal I al IV-V secolo d.C. Ogni tappa della vita della villa ha lasciato uno “strato” sul terreno. Per assegnargli un’epoca sono fondamentali i reperti che in esso si trovano: la visita guidata virtuale spiegherà come, grazie alla specifica metodologia dello scavo stratigrafico, attraverso analisi e confronti è possibile ricostruire tempi e momenti della vita passata della Villa. 

In questo contesto, grande rilievo hanno i reperti ceramici: anche se quasi sempre ridotti a frammenti è possibile studiarli, inserirli in tipologie distinte e metterli a confronto con le produzioni fittili di altri contesti, ampliandone il livello di comprensione generale. 

Alla visita guidata seguirà un’attività laboratoriale in cui l’operatrice museale mostrerà al pubblico in modalità virtuale come viene realizzata la riproduzione grafica di un frammento archeologico proveniente dai depositi del museo. Attraverso un’attenta lettura della geometria e della morfologia dell’oggetto, ne verrà creata una riproduzione in scala 1:1 con l’ausilio di strumenti tecnici.

Destinatari: pubblico adulto. 

La visita guidata è fruibile in forma digitale sulla piattaforma #Archeorama dal 19 al 21 giugno 2020. Per partecipare all’iniziativa, andare al seguente link: https://journees-archeologie.fr/c-2020/lg-it/Italia/fiche-initiative/8498/Villa-Romana-e-Antiquarium

Per informazioni: drm-lom.didattica@beniculturali.it 

PALAZZO BESTA – Archeologia a Palazzo Besta

Il 20 e 21 giugno è previsto un fine settimana dedicato all’esplorazione del territorio tellino e del patrimonio archeologico diffuso: due iniziative itineranti, con la guida dell’archeologo Angelo Martinotti e della direttrice del Museo, Stefania Bossi. Partendo dalle stele incise conservate all’interno del museo, nell’Antiquarium Tellinum, si esploreranno i luoghi di ritrovamento o di reimpiego delle stele e massi incisi ancora disseminati sul territorio. 

 Sabato 20 giugno 2020 ore 16:00: L’Antiquarium Tellinum e il museo diffuso: Caven 

Dopo aver visitato l’Antiquarium Tellinum ci si dirige con mezzo proprio a Caven, una delle prime località in cui furono rinvenute le stele, tra cui la stele Caven 3, comunemente nota con il nome di “Dea Madre”. L’itinerario a piedi avrà inizio dalla località di Somasassa per raggiungere dopo una ventina di minuti la grande roccia di Caven, che conserva significative incisioni. L’itinerario permetterà di ammirarle dal vivo e di vedere, costeggiandola da fuori, la casa di Maria Reggiani Rajna, figura chiave per la storia archeologica del territorio. 

Durata: 2 ore – di cui 10 min. con mezzo privato; 15 min. a piedi. 

Destinatari: pubblico adulto (per un massimo di 9 partecipanti). 

 Domenica 21 giugno 2020 ore 10:30: L’Antiquarium Tellinum e il museo diffuso: stele nel territorio 

Anche in questo caso si parte dall’Antiquarium Tellinum di Palazzo Besta alla scoperta dei reperti ancora disseminati sul territorio: a partire da un frammento murato in una parete della frazione di Santa Maria Ligone, ci si sposterà nella località di Somasassa per incontrare una stele tutt’oggi collocata su una strada sterrata. Infine si raggiungerà la frazione di Cà Branchi, in prossimità della quale si potrà ammirare, con una piccola passeggiata, la stele Cornàl 2. 

Durata: 2 ore – di cui 20 min. con mezzo privato; 20 min. a piedi. 

Destinatari: pubblico adulto e ragazzi (per un massimo di 9 partecipanti). 

Entrambe le attività sono gratuite, previa prenotazione da effettuarsi obbligatoriamente entro il 19 giugno all’indirizzo drm-lom.didattica@beniculturali.it 

È necessario che i partecipanti siano muniti di mezzo proprio per gli spostamenti, condizione che dovrà essere confermata al momento dell’iscrizione. 

Attrezzatura e abbigliamento: abbigliamento comodo e scarpe da trekking (oltre alla mascherina). 

NASCE SOL&AGRIFOOD ON WEB, INCONTRI ONLINE PER LE IMPRESE

NASCE SOL&AGRIFOOD ON WEB, INCONTRI ONLINE PER LE IMPRESE

Tre gli appuntamenti, il 16, 19 e 24 giugno, declinati sui settori olio, cibo artigianale e birre
I relatori sono advisor di Microsoft, docenti della Luiss Business School e Chief digital officer della At Si-Net

Verona, 12 giugno 2020.  Veronafiere lancia Sol&Agrifood on Web, la piattaforma onlinededicata alle aziende dei tre macrosettori dell’olio extra vergine di oliva, del cibo artigianale di qualità e delle birre e si inizia con un ciclo di incontri interattivi.
L’obiettivo di Veronafiere è offrire alle imprese di riferimento un sistema sempre più integrato, online e offline, per costruire una community in grado di fornire al business un valido supporto non soltanto durante le manifestazioni, ma 365 giorni l’anno.

Ciò vale a maggior ragione in questo momento, in cui il comparto agroalimentare, e soprattutto quello rappresentato dalle piccole e medie imprese italiane che hanno come principale canale di sbocco l’Horeca, è stato costretto al lockdown per settimane a livello globale. Anche in questo periodo di post emergenza Coronavirus, le opportunità non mancano e Veronafiere vuole tracciare per le aziende una nuova strada verso modelli innovativi di economia, senza disperdere preziose risorse, con l’intento di fare formazione e informazione.

È così che, ad integrazione della manifestazione fisica, nasce Sol&Agrifood on Web, che attraverso una piattaforma digitale interattiva offre una serie di webinar via via sempre più verticali e specifici, in cui il produttore diventa l’attore protagonista e contribuisce con il suo intervento a delineare la fiera del futuro, tra fisico e digital.
Il primo ciclo di incontri interattivi si intitola “Nuovi modelli di sviluppo commerciale per le piccole e medie imprese: istruzioni per l’uso”, con focus declinati sulle diverse aree tematiche di Sol&Agrifood. Le date in calendario sono tre, sempre alle ore 14: il 16 giugno è in programma l’appuntamento dedicato alle birre, il 19 giugno all’olio e il 24 giugno al food.
Le tematiche degli incontri sono trasversali alle tre macro-merceologie, ma con focus specifici per ogni settore: protagonisti assoluti sono i partecipanti, che con il loro contributo attivo attraverso interventi e risposte in tempo reale, daranno uno spaccato dell’attuale situazione del comparto agroalimentare.

A presentare il primo ciclo di webinar sarà il direttore commerciale di Veronafiere Flavio Innocenzi, seguito dai tre relatori. Carlo Vischi, advisor di Microsoft, presenta “Ambizione per l’Italia #DigitalRestart”; Febo Leondini, docente alla LUISS Business School nell’ambito del Master Trade Management, approfondisce il tema “Applicazione della tecnologia ai servizi, scenario dei consumi fuori casa, modelli di business dei distributori. Evoluzione: dalla filiera rigida al ruolo interscambiabile dei protagonisti”. Fausto Turco, Chief Digital Officer / Ceo At Si-Net, spiega come avvicinare il consumatore e vivere un’esperienza in diretta con i produttori, portando qualche esempio realizzato nel settore delle piccole e medie agroalimentari.

Questi primi tre webinar saranno gratuiti per tutte le aziende che parteciperanno, sia iscritte a Sol&Agrifood 2020, sia non iscritte. I produttori si potranno collegare, tramite il link https://www.solagrifood.com/webinar-interattivi.
La particolarità di questi incontri sarà proprio l’interattività: i partecipanti in forma anonima potranno rispondere al questionario proposto da Veronafiere nel corso dei webinar, scoprendo in tempo reale il risultato delle loro risposte in forma grafica. Inoltre, dal giorno successivo la registrazione dell’incontro verrà pubblicata online, attraverso i canali social.

UNA SENTENZA ESEMPLARE CHE AFFERMA L’OBBLIGO DI ISCRIZIONE ALLA CASSA EDILE

UNA SENTENZA ESEMPLARE CHE AFFERMA L’OBBLIGO DI ISCRIZIONE ALLA CASSA EDILE

“Garantire l’equilibrio del mercato e tutelare la corretta concorrenza fra gli operatori”

Ance Brescia commenta la sentenza della Corte di cassazione che afferma il principio giuridico dell’obbligo di iscrizione alla Cassa edile di tutte le aziende attive nel settore

BRESCIA – Una sentenza a volte è portatrice di un profondo cambiamento: è il caso del recente verdetto emanato dalla Corte di cassazione, il n. 9803 del 26 maggio 2020, che rappresenta una svolta imprescindibile e fondamentale in merio all’annosa questione dell’obbligo di iscrizione alle Casse edili per tutte le aziende che svolgono di fatto attività di natura edile, pur non essendo classificate come tali ai fini Istat.

“Questa sentenza, che ci auguriamo possa produrre celermente e stabilmente positivi effetti sul settore, è esemplare per la tutela dei diritti delle imprese edili e dei propri dipendenti”, dichiara il presidente di Ance Brescia Massimo Deldossi. Riuscire a controllare e contrastare questo fenomeno – continua il leader degli edili – è per Ance Brescia un impegno di primaria importanza, che parte dalla consapevolezza e dalla condivisione di pronunciamenti esemplari come questo, per poter mantenere gli equilibri del mercato e garantire la corretta concorrenza fra gli operatori edili del territorio.”

La vicenda in questione ha interessato un’impresa che svolgeva attività di montaggio e smontaggio dei ponteggi. All’Inps e alla Camera di commercio, pur svolgendo attività riconducibili al reparto edile, l’impresa oggetto della sentenza risultava classificata come commerciale, applicando ai propri dipendenti il contratto collettivo nazionale del settore di riferimento. Sconfitta in primo e in secondo grado di appello, la società ha sostenuto anche in Cassazione la propria posizione circa l’insussistenza a suo carico dell’obbligo di iscrizione e di contribuzione secondo le norme della Cassa edile territoriale.

Ma a nulla è servito: la Corte ha confermato la posizione già espressa dai giudici di merito, dichiarando che: “…Il rapporto tra classificazione amministrativa Istat e obbligatorietà dell’iscrizione dei dipendenti alla Cassa edile sia retto dalla presunzione assoluta e, ritenendo non corretto l’inquadramento operato dagli istituti previdenziali, ha esaminato la concreta fattispecie oggetto di causa.”

L’accaduto pone luce su una pratica diffusa, che vede alcune aziende aggirare le norme ricorrendo ad escamotage, come nel caso presentato, per abbattere i costi della manodopera a scapito della legalità e della correttezza nei confronti, non solo dei propri dipendenti, ma anche dei competitor.

La rilevante pronuncia della Suprema Corte chiarisce, quindi, come le imprese che operino nell’edilizia e che svolgano lavorazioni merceologiche riconducibili a tale attività, debbano garantire ai lavoratori i medesimi trattamenti economici e normativi previsti dal contratto collettivo dell’edilizia, firmato dalle organizzazioni sindacali più rappresentative a livello nazionale.

Brescia, 12 giugno 2020
Ufficio stampa Ance Brescia