da bsupmag | Set 14, 2020 | Sport
Martedì 15 settembre a Brescia “Dinner for Love” ideata da Enrico Alfonso e Michele Bodini. L’obiettivo è quello di raccogliere fondi da devolvere alla onlus aRenBì. Molti gli sportivi che hanno aderito: non solo calciatori ma anche eccellenze del rugby e basket bresciano. Le scarpe di Balotelli e la maglia di Tonali
Sportivi riuniti per beneficenza con l’obiettivo di aiutare i bambini che soffrono di distrofie. Il 15 settembre è in programma una cena solidale, la “Dinner for Love” organizzata da Enrico Alfonso, ex portiere del Brescia e attuale portiere della Cremonese, che ha deciso di raggruppare imprenditori e amici calciatori all’agriturismo “Le Campagnole” in provincia di Brescia (la struttura è di proprietà dell’amico Michele Bodini).
L’obiettivo è quello di raccogliere fondi da devolvere alla onlus aRenBì che si occupa di sostenere l’acquisto di attrezzature per il sostentamento delle attività motorie di bambini con distrofie. Il tutto invitando Tito Malgiolio, ospite d’onore ed ex storico portiere del Brescia, che ha dedicato l’intera sua vita ad aiutare i più deboli.
La notte di gala sarà la cornice perfetta per una gara di beneficenza alla quale parteciperà attivamente All Stars For Good, start up benefica specializzata nel raccogliere fondi per associazioni e volontari tramite la vendita di maglie e gadget appartenute ai calciatori. A Brescia, martedì sera, gli appassionati di calcio potranno sbizzarrirsi. Tra le altre maglie che saranno messe in vendita, quelle delle leggende della Juve Buffon, Ronaldo e Chiellini, ma anche le scarpe di Balotelli e, molto ambita in zona, la maglia di Tonali che ha appena lasciato il Brescia per andare al Milan.
All’evento aderiscono alcune top aziende del Bresciano. La serata sarà condotta da Marina Presello (conduttrice di Sky). Molti saranno gli ospiti sportivi, dalla star del passato e padrino dell’evento Hubner ad attuali giocatori del Brescia e della Cremonese, che saranno accompagnati da altri sportivi legati al mondo del basket, del rugby e della pallavolo.
A sostenere l’iniziativa della start up All Stars For Good c’è Velvet Sport, spin off di Velvet Media, holding veneta della comunicazione guidata dal ceo Bassel Bakdounes. Partner delle più blasonate squadre di Serie A, tra cui il Brescia Calcio, Bologna e Udinese, Velvet Sport lavora con un team di oltre 300 atleti, offrendo agli imprenditori la possibilità di entrare in contatto con i grandi campioni del presente e del passato e renderli così portavoce dei propri valori aziendali.
da bsupmag | Lug 28, 2020 | Sport
Dopo aver preso forma nei giorni scorsi, per la Germani Brescia è tempo di iniziare a scaldare i motori. Definiti in modo pressoché completo i tasselli del nuovo mosaico, il roster biancoblu è atteso dalla prima tappa del viaggio di ritorno verso il parquet, iniziando l’iter medico-sanitario a cui i giocatori e lo staff di Pallacanestro Brescia devono essere necessariamente sottoposti al fine di ritornare in pista in tutta sicurezza dopo la grave emergenza sanitaria che ha colpito il Paese.
Nelle ultime ore, un primo gruppo di italiani composto Luca Vitali, Salvatore Parrillo, Giordano Bortolani e Brian Sacchetti ha raggiunto la città e tra il pomeriggio di oggi e la mattinata di domani completerà i primi esami clinici, ai quali venerdì prossimo seguiranno le visita mediche d’idoneità sportiva.
I test medici, effettuati presso l’ambulatorio di CDS Diagnostica Strumentale di Via Aldo Moro, consistono nell’esecuzione di un primo tampone e di un test sierologico dopo i quali, a distanza di 48 ore, sarà effettuato un secondo tampone. Successivamente, gli atleti si sottoporranno alla visita di idoneità sportivo-agonistica di routine e, a fronte del duplice risultato negativo di tampone e test sierologico, il gruppo potrà iniziare gli allenamenti. Il medesimo protocollo medico è stato eseguito anche dallo staff che entra a stretto contatto con la squadra, tra cui allenatori, fisioterapisti e addetti ai lavori.
Espletate le procedure mediche, l’idea del club è di iniziare gli allenamenti nella giornata di lunedì 3 agosto o nei giorni immediatamente successivi, riunendo gli atleti del roster già a disposizione di coach Vincenzo Esposito e del suo staff. Di pari passo con il definirsi degli scenari presenti e futuri del panorama cestistico italiano, la società sta lavorando a ogni aspetto organizzativo senza tralasciare, naturalmente, anche l’importante questione legata all’arrivo a Brescia dei giocatori statunitensi.
Attualmente, il solo giocatore statunitense presente in città è David Moss: rientrato dagli Stati Uniti domenica 19 luglio, il capitano della Germani sta osservando le due settimane di quarantena domiciliare previste dalle norme vigenti (valide per tutti i giocatori americani), che termineranno domenica 2 agosto. Terminato il periodo di quarantena, Moss si sottoporrà all’iter sanitario previsto e potrà unirsi al gruppo per le prime sedute di allenamenti.
Anche per tutti gli altri atleti a stelle e strisce della Germani, le singole situazioni sono già delineate: Kenny Chery ha ritirato il visto e, con tutta probabilità, approderà in città sabato 1° agosto. Anche Andrew Crawford è atteso in città per la fine di questa settimana, mentre Tyler Kalinoski sta aspettando di ricevere il visto.
Situazione a parte per Christian Burns: in quanto in possesso del doppio passaporto americano-italiano, l’ala grande biancoblu non necessita di alcun visto. Per TJ Cline, invece, la procedura di ritiro del visto verrà avviata non appena sarà ritirato il passaporto.
Da smarcare, invece, il nodo relativo a Dusan Ristic: fino a venerdì 31 luglio, il CONI non prevede il rilascio delle autorizzazioni per i visti degli atleti provenienti dalla Serbia, ai quali non è concesso di varcare i confini italiani: la speranza è lo scioglimento di tale restrizione, così da procedere con la prassi burocratica di ritiro dei documenti.
Come detto, secondo le direttive attuali, i giocatori provenienti dagli Stati Uniti dovranno osservare un periodo di quarantena di due settimane, a seguito delle quali sarà possibile lavorare al completo. Ai nastri di partenza, la nuova Germani scalpita.
da bsupmag | Lug 28, 2020 | Attualità, Magazine
Approvati all’unanimità dal Consiglio regionale della Lombardia tre ordini del giorno presentati dal Consigliere regionale Simona Tironi per finanziare a Travagliato una serie di opere attraverso il Piano Marshall regionale per la ripresa post Coronavirus. “Sono molto fiera e felice di aver portato sul mio territorio risorse utili. In Consiglio ho lavorato per tutto il territorio bresciano, con un’attenzione particolare ai bisogni della mia Travagliato in un’ottica di sistema con i Comuni vicini. Durante il dibattito in Consiglio regionale qualcuno della minoranza ha detto che i Consiglieri non dovrebbe attivarsi per le opere del proprio territorio. Io credo invece che sia nostro dovere fare tutto il possibile per i territori e le persone che rappresentiamo. Il nostro Comune potrà così mettere a disposizione dei cittadini opere che rappresentano la storia, l’orgoglio e il futuro di Travagliato”. Saranno così stanziati 300 mila euro nel 2021 per realizzare il collegamento ciclopedonale tra Castegnato, Travagliato e Roncadelle come intervento compensativo per la BRE.BE.MI e 750 mila euro per l’adeguamento della SP21 Bagnolo Mella, Travagliato. Con gli stessi fondi é poi in programma anche una nuova pista ciclabile tra Pievedizio e Azzano Mella. “Le ciclabili – spiega Tironi – erano necessarie per lo sviluppo eco-sostenibile e la sicurezza dei ciclisti e renderanno il nostro territorio ancor più vivibile”. Sempre grazie al fondo per la ripresa economica previsto dalla legge regionale 9 del 2020, con gli ordini del giorno presentati da Simona Tironi verrà finanziata con 350 mila euro la riqualificazione impiantistica e funzionale degli spogliatoi e dei locali accessori dello stadio comunale “Riccardo Zini” presente all’interno del centro sportivo “Atleti Azzurri d’Italia”. “La ristrutturazione dello stadio comunale era attesa da tempo, per noi il “Riccardo Zini” rappresenta 100 anni di storia calcistica travagliatese, un orgoglio che in questi tempi difficile rappresenta anche un simbolo di comunità che deve essere rilanciato. Con il Coronavirus abbiamo capito ancora di più quanto è bello poter stare insieme, ancora più bello è farlo nel segno dello sport. Uno stadio ristrutturato è un ottimo modo per dare concretezza a questa idea”. Previsti inoltre 780 mila euro nel 2022 per il restauro della Torre Civica medievale di Piazza della Libertà. “La nostra Torre Civica medievale è un orgoglio dall’indubbio valore architettonico e storico. È annoverata nell’elenco dei beni architettonici e paesaggistici della Provincia di Brescia ed è una potenziale fonte di attrazione turistica. Era doveroso prevedere risorse per la sua riqualificazione e non ci siamo tirati indietro. Con questi interventi coniughiamo l’orgoglio e la storia della nostra comunità e li proiettiamo nel futuro. Come Consigliere regionale e come travagliatese ne sono fiera”.
da bsupmag | Lug 23, 2020 | Sport
Germani Brescia è lieta di annunciare l’acquisto di TJ Cline, ala forte statunitense che nelle ultime tre stagioni ha giocato nelle fila dell’Hapoel Holon, in Israele. Cline, che aveva incrociato la Leonessa nell’ultima edizione del Trofeo Ferrari al PalaLeonessa A2A, ha firmato un contratto valido per la prossima stagione.
Germani Brescia è particolarmente lieta di annunciare l’acquisto di Cline nel giorno del suo compleanno: l’atleta statunitense, infatti, è nato il 22 luglio 1994 e oggi spegne 26 candeline.
“Cline è un giocatore perfetto per il nostro sistema di gioco – spiega il patron Matteo Bonetti -. È un 4 intelligente, capace di attaccare l’uomo, di giocare 1 vs 1, di segnare dal perimetro, ed è un grande difensore. Cline è l’anello ideale di una serie di numeri 4 che hanno fatto la storia del basket a Brescia. Penso a Ghersetti, Barlos, Hollis, Brownlee e Landry e siamo fiduciosi che anche TJ possa essere un altro giocatore che scriverà la storia della pallacanestro bresciana”.
“Il suo DNA cestistico non mente – conclude Bonetti – e lo dimostra il fatto che in campo sia un giocatore molto intelligente. L’arrivo di Cline, che oltretutto oggi festeggia il suo compleanno, dimostra ancora una volta la nostra volontà di costruire con pazienza una squadra che possa dare soddisfazione a tutti i nostri tifosi: tutti noi abbiamo grande voglia di tornare alla pallacanestro giocata”.
“TJ Cline è una classica ala forte, un giocatore che è in grado di spostarsi, attaccare e difendere anche vicino a canestro – le parole di Vincenzo Esposito, coach della Germani -. È un giocatore completo, che ha fatto tre anni di grande livello a Richmond, dove è stato nominato giocatore dell’anno nell’Atlantic 10. Negli ultimi tre anni ha giocato in Israele ed è sempre andato in crescendo, sia come realizzatore che come rimbalzista”.
“Cline è un giocatore completo, in grado di fare tutto molto bene – conclude Esposito -. Ha un’ottima intelligenza cestistica e per certi versi è un playmaker aggiunto, perché passa molto bene la palla e ha un’ottima visione di gioco. Capace anche di mettersi a disposizione della squadra, è un buon difensore, che ci permetterà di alternare quintetti più alti a quintetti un po’ più bassi, senza farci subire gli avversari. Il fatto di aver giocato tre anni consecutivi nello stesso club, infine, è un segno della serietà e dell’affidabilità del ragazzo, cresciuto in una famiglia di atleti e assolutamente maturo dal punto di vista cestistico”.
LA SCHEDA | Classe 1994, originario di Plano (Texas), Tim Joseph Cline (per tutti TJ) è figlio dell’ex cestista e allenatrice Nancy Lieberman, nota come ‘Lady Magic’, stella della Nazionale femminile statunitense dal 1975 al 1979 e inserita nella Naismith Basketball Hall of Fame.
Dopo essersi fatto le ossa nel club della Plano West Senior High School, il giovane figlio d’arte ottiene una borsa di studio per accasarsi ai Niagara P. Eagles, squadra della Niagara University (nello stato di New York) inserita nella prima divisione di NCAA, dove trascorrerà il primo anno di college prima di trasferirsi a Richmond, in Virginia.
Con la maglia dei Richmond Spiders, durante l’ultimo anno di college, Cline colleziona una media di 18.6 punti, 8.1 rimbalzi e 5.7 assist a partita, confermandosi un talento poliedrico. Al termine dello stesso anno, il nome di Cline viene inserito nella Atlantic 10 Conference Men’s Basketball Player of the Year, il riconoscimento annuale conferito ai dieci atleti più rilevanti della categoria. Dopo tre stagioni a Richmond, TJ chiude l’esperienza collegiale come ottavo miglior realizzatore e settimo assistman nell’intera storia dei Richmond Spiders.
La carriera da professionista prende il via nell’agosto 2017, quando Cline firma per il Galatasaray Istanbul (dove giocherà, di fatto, solo cinque partite) prima di raggiungere, a novembre, l’Hapoel Unet Holon. Con la casacca israeliana, il giocatore macina esperienza calcando i palcoscenici di FIBA Europe Cup e Champions League. Cline rimane alla corte dell’Hapoel Holon per tre campionati consecutivi, vincendo la coppa d’Israele nel 2018 e arrivando sino in finale della lega nazionale israeliana. Nel luglio 2018, si aggiunge ai Milwaukee Bucks per l’NBA Summer League, ben figurando con una media di 3.2 punti e 4 rimbalzi in 14′ di utilizzo.
Altrettanto brillante è l’annata 2018-2019: Cline registra il proprio career-high (19 punti, con 8/12 dal campo, 4 rimbalzi e 2 assist) e contribuisce attivamente al raggiungimento delle semifinali di FIBA Europe Cup, nelle quali l’Hapoel si arrende alla Dinamo Sassari.
Anche durante la scorsa stagione, le cifre di Cline si aggirano su numeri decisamente d’impatto: 12.9 punti, 6.4 rimbalzi e 3.1 assist è il bottino collezionato nel campionato israeliano, mentre 10.1 punti, 5.4 rimbalzi e 3.1 assist è quanto raccolto dall’atleta in Champions League.
Infine, da sottolineare è anche l’esperienza con la Nazionale israeliana, di cui Cline veste la maglia in quanto in possesso del doppio passaporto americano e israeliano: un’esperienza iniziata nel febbraio del 2019, in occasione delle qualificazioni alla Coppa del Mondo, quando TJ è apparso per la prima volta in squadra, totalizzando 14 punti e 5 rimbalzi.
da bsupmag | Lug 23, 2020 | Attualità
FIERE, MAURIZIO DANESE NUOVO PRESIDENTE DI AEFI,
ASSOCIAZIONE DI RIFERIMENTO DEL SETTORE
OPERATORI FIERISTICI INASCOLTATI DAL GOVERNO,
SISTEMA A RISCHIO GAME OVER
Danese: «Con emergenza Covid, sistema fiere e indotto a forte rischio. Il Governo ora riconosca il nostro ruolo come strumento di politica industriale per il Paese. Necessarie azioni concrete delle Istituzioni per ripartire e non perdere posizioni sui competitor esteri».
Pietro Piccinetti nominato nuovo vicepresidente di AEFI.
Bologna, 21 luglio 2020 – È Maurizio Danese il nuovo presidente di AEFI, l’Associazione Esposizioni e Fiere Italiane che riunisce 40 operatori fieristici nazionali, con oltre 1.000 manifestazioni ed eventi organizzati di media ogni anno. La nomina è stata votata oggi dall’Assemblea dei soci di AEFI, riunitasi nella sede di BolognaFiere.
Imprenditore nel settore del food service, già vicepresidente di AEFI dal 2018 e presidente di Veronafiere Spa dal 2015, Maurizio Danese (57 anni) succede così a Giovanni Laezza, con mandato fino al 2022.
L’Assemblea dei soci di AEFI, inoltre, ha nominato un nuovo vicepresidente, Pietro Piccinetti (amministratore unico di Fiera Roma) che si aggiunge ad Antonio Bruzzone (direttore generale di BolognaFiere) e Lorenzo Cagnoni (presidente di IEG-Italian Exhibition Group), confermati vicepresidenti.
AEFI, dal 1983, rappresenta il sistema fieristico italiano e ne promuove e supporta lo sviluppo. Si tratta di un comparto strategico per il Paese, in grado di generare un giro d’affari di 60 miliardi di euro ogni anno, coinvolgendo 200mila imprese e oltre 20 milioni di operatori professionali dall’Italia e dall’estero.
«Ringrazio tutti gli associati per la fiducia e chi mi ha preceduto per il lavoro svolto in questo periodo di grave e inaspettata criticità – ha commentato Maurizio Danese –. L’emergenza Covid-19 ha colpito duramente anche il settore delle fiere: quasi il 90% delle rassegne programmate nel 2020 sono state posticipate o cancellate con un danno e una previsione di riduzione del fatturato complessivo che supererà ampiamente il 60 per cento. Non dimentichiamo, poi, l’indotto delle filiere collegate, come quella degli allestimenti, dove si stimano cali anche dell’80 per cento, o delle strutture ricettive. Oggi più che mai serve un nuovo paradigma programmatico e strategico, che metta al centro dell’azione di AEFI la promozione di una grande alleanza tra operatori fieristici e che acceleri anche su fusioni di sistema. Solo così sarà possibile misurarsi con i competitor stranieri, mantenendo al contempo la territorialità e le specificità delle manifestazioni storiche».
Le fiere si confermano uno dei più potenti ed efficaci strumenti di politica industriale a disposizione del Paese da cui si originano direttamente o indirettamente quasi il 50% delle esportazioni. Per oltre il 75% delle PMI italiane rappresentano l’unica piattaforma di visibilità internazionale per il business, in grado di garantire alle aziende chi vi partecipano un ritorno dell’investimento fino a dieci volte.
«Finora il Governo non ci ascoltato ma deve prendere necessariamente atto che le rassegne fieristiche non possono essere equiparate a spettacoli e sagre, come, purtroppo, abbiamo letto in alcuni DPCM e nel Decreto Rilancio – ha continuato Danese –. Come AEFI, ribadiamo con fermezza la matrice industriale della nostra attività. Per questo, alle Istituzioni chiediamo azioni concrete e incisive che vadano oltre la valutazione di istituire un generico fondo di sostegno, di cui al momento non c’è traccia nei provvedimenti governativi, o finanziare la partecipazione delle nostre imprese a eventi fieristici all’estero, organizzati dai nostri diretti concorrenti».
«Senza una strategia e un sostegno reale a livello nazionale – ha concluso il neo-presidente di AEFI –, il rischio è che il nostro sistema fieristico perda peso in Europa e sui mercati di sbocco del made in Italy. Restiamo fermamente convinti di poter dare una grande spinta alla ripresa, conclusa l’emergenza. Con questo obiettivo le fiere italiane hanno sfruttato il lockdown investendo risorse proprie nella creazione di nuovi format sempre più sicuri, tailor made e capaci di integrare l’esperienza fisica con il mondo digitale. In questi mesi abbiamo tenuto sempre il motore acceso: ora aspettiamo dal Governo una data certa e lo stanziamento di aiuti economici calibrati per la ripartenza anche del nostro comparto».
Nel tracciare il bilancio dell’attività del suo mandato che ha visto l’ingresso di AEFI nella Cabina di Regia nazionale per l’Italia internazionale e la presenza dell’Associazione fra i firmatari del Patto per l’export, il presidente uscente, Giovanni Laezza, ha ringraziato il Consiglio direttivo, le commissioni e il segretario generale, Loredana Sarti, per il costante supporto nel condividere decisioni, interventi e linee strategiche.
«Quello trascorso in AEFI – ha sottolineato Giovanni Laezza – è stato un anno e mezzo particolarmente intenso che nell’ultimo periodo mi ha visto impegnato nel dialogo con Governo, ministeri e istituzioni competenti per far comprendere il danno subìto dalle fiere e il valore del settore per le imprese e per il rilancio della nostra economia. Tra le numerose proposte elaborate per supportare il settore dal grave impatto della crisi, ci siamo concentrati in particolare sul protocollo per la ripartenza in piena sicurezza, sulla richiesta di una data di riapertura certa e univoca su tutto il territorio nazionale e sulla creazione di un fondo strutturale, per il rimborso delle spese sostenute e dei mancati ricavi causati dal blocco dell’attività fieristica da fine febbraio, proposta che nonostante sia stata sostenuta anche dall’azione congiunta dei governatori di Emilia Romagna, Lombardia e Veneto non ha influenzato le decisioni del Governo. Finora, purtroppo queste nostre istanze sono ancora inascoltate. Lascio al mio successore un grande incarico e auguro di riuscire ove non sono riuscito».