CONFINDUSTRIA BRESCIA: DALL’INIZIO DEL LOCKDOWN SPESI OLTRE 600 EURO A DIPENDENTE PER I COSTI DI SICUREZZA LEGATI A COVID-19

CONFINDUSTRIA BRESCIA: DALL’INIZIO DEL LOCKDOWN SPESI OLTRE 600 EURO A DIPENDENTE PER I COSTI DI SICUREZZA LEGATI A COVID-19

  • Il dato riguarda la somma tra la spesa media a carico delle aziende per i costi di gestione (mascherine, sanificazione, disinfettanti, pulizia locali), pari a 458 euro, e per quelli “una tantum” (termoscanner, barriere protettive), che si attestano a 152 euro.
  • A evidenziarlo è la nona edizione del Booklet Economia a cura del Centro Studi, che contiene – oltre ai principali indicatori economici della Provincia di Brescia – uno specifico approfondimento sull’impatto del Coronavirus.

 

Dall’inizio del lockdown, le aziende bresciane hanno speso in media 610 euro a dipendente per i costi di sicurezza legati all’applicazione del Protocollo aziendale Covid-19: il dato riguarda la somma tra la spesa media per i costi di gestione (mascherine, sanificazione, disinfettanti, pulizia locali), pari a 458 euro, e per quelli “una tantum” (termoscanner, barriere protettive), che si attestano a 152 euro.

A evidenziarlo è la nona edizione del Booklet Economia, documento realizzato dal Centro Studi di Confindustria Brescia – disponibile in formato digitale –, e contenente informazioni su tutti i principali indicatori economici bresciani aggiornati al 30 ottobre.

“I numeri raccolti dal Centro Studi di Confindustria Brescia evidenziano il forte impegno, anche economico, messo in atto dalle nostre aziende sul tema della sicurezza – commenta Giuseppe Pasini, Presidente di Confindustria Brescia –. Si tratta di un versante su cui abbiamo compiuto numerosi e importanti sforzi negli ultimi anni. Nonostante ciò, il Covid-19 ha rappresentato una sfida inedita e drammatica da affrontare. Ci siamo fatti trovare pronti: siamo stati la prima provincia in Italia a realizzare un protocollo condiviso con i sindacati per il rientro al lavoro, nello scorso mese di aprile, e abbiamo proseguito nei mesi successivi rispettando e implementando gli accordi presi. Una sfida che abbiamo vinto, come testimonia il fatto che nessuna fabbrica bresciana è divenuta focolaio dell’epidemia.”

Oltre ai principali dati economici bresciani, nel Booklet è presente un’apposita sezione dedicata all’impatto del Covid-19 sul sistema bresciano. In particolare, gli operatori interpellati hanno dichiarato, per il periodo gennaio-settembre 2020, in media un calo per­centuale del fatturato del 9% rispetto ai primi nove mesi 2019.

Riguardo alle misure di gestione del personale adottate dalle imprese in seguito all’emergenza sanitaria: l’85% degli intervistati ha dichiarato di aver utilizzato la Cassa Integrazione Guadagni; il 77% di aver introdotto o intensificato lo smart working; il 64% di aver fatto ricorso alle ferie obbligatorie; il 56% di aver ridotto le ore di lavoro; il 25% di aver rinviato le assunzioni previste; il 17% di aver fatto formazione aggiuntiva del personale; il 16% di non aver prorogato i contratti a termine.

Per quanto riguarda i costi “una tantum” (termoscanner, barriere protettive) per l’applicazione del Protocollo aziendale Covid-19, le aziende hanno dichiarato una spesa media per dipendente pari a 152 euro, con punte più elevate nei settori: legno e minerali non metalliferi (319 euro), meccanica (155) e metallurgia (187). Tra le classi dimensionali, la spesa risulta più elevata per le piccole imprese (179 euro) e per le medie (167), rispetto alle micro e a quelle di maggiore dimensione.

In merito ai costi di gestione (mascherine, sanificazione, disinfettanti, pulizia locali) per l’applica­zione del Protocollo aziendale Covid-19, gli operatori hanno dichiarato di dover sostenere, dall’inizio del lockdown fino alla fine di quest’anno, una spesa media per dipendente pari a 458 euro, con costi più elevati nell’alimentare (607 euro), legno e minerali non metalliferi (475), meccanica (480) e, a livello dimensionale, nelle piccole (501 euro) e medie aziende (477).

FARCO GROUP CRESCE, ACQUISISCE LA SETAM DI FLERO E PUNTA SULLA SOSTENIBILITÀ

FARCO GROUP CRESCE, ACQUISISCE LA SETAM DI FLERO E PUNTA SULLA SOSTENIBILITÀ

Importante novità per Farco Group di Torbole Casaglia, alla fine di questo tribolato 2020: nei giorni scorsi è stato infatti siglato l’accordo per la cessione del controllo (55%) della società Setam srl di Flero.

I soci storici di Setam, l’ing. Mauro Lucchese, il figlio Emilio e l’ing. Alberto Davide Broglia, continueranno a restare all’interno della società per dare continuità al lavoro costruito in 40 anni di attività.

Un passo importante per il gruppo Farco, punto di riferimento sul territorio bresciano (e non solo) per la sicurezza sul lavoro, i sistemi antincendio, la formazione e la sorveglianza sanitaria. “Con l’acquisizione di Setam, facciamo una scelta strategica in campo ambientale e ci proponiamo ai nostri clienti come partner per le scelte di Sostenibilità che dovranno fare nei prossimi anni”, dichiara Roberto Zini, presidente Farco Group e vicepresidente di Confindustria Brescia. “Oggi più che mai è necessario fare sistema, costruire sinergie tra attori diversi, per poter rispondere alle esigenze delle imprese, chiamate ad un cambiamento della propria organizzazione e del proprio modello di business”.

Farco Group, organizzato in 4 società (Farco, Sintex, Sinermed ed Eost) e con il centinaio di collaboratori attivi, nel 2020 supererà i 10 milioni di fatturato; erano 9,1 milioni nel 2019 con un Ebitda del 14%.

Con un fatturato (2019) pari a € 850.000, Setam conta ad oggi 12 professionisti impegnati nelle varie divisioni organizzative dell’azienda: divisione tecnica acqua e ambiente, autorizzazioni, sistemi di gestione e adempimenti normativi. Le competenze aziendali, nate inizialmente con la progettazione di impianti di depurazione dell’acqua, fanno oggi di Setam un punto di riferimento nel territorio bresciano per la consulenza e la progettazione di soluzioni relative a svariate problematiche inerenti la tutela dell’ambiente, con l’obiettivo di accompagnare i propri clienti in un percorso di crescita responsabile, sempre nel rispetto delle prescrizioni normative di settore.

È grande la soddisfazione anche per Setam, che da tempo sentiva l’esigenza di diversificare le prestazioni sempre più richieste dai clienti e interconnesse ai temi della tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e al grande tema della sostenibilità ambientale: “l’ingresso in Farco Group soddisfa intenzione ed aspirazioni” ha commentato Mauro Lucchese, fondatore della società di Flero. “La scelta di collaborare con Farco Group è decisiva per il futuro e la continuità aziendale di Setam, che sarà così in grado di efficientare i servizi già erogati e strutturarne di nuovi, ampliando anche il target dei nostri clienti”, dichiara l’ing. Alberto Davide Broglia, “poiché la sostenibilità ha bisogno di esperienze e competenze integrate”.

Nel team di gestione di Setam, Farco Group inserisce anche l’ing. Graziano Biondi e l’ing. Francesca Ceretti, risorse storiche di Sintex esperte del settore ambientale.

Dando il benvenuto a Setam in Farco Group, Roberto Zini coglie l’occasione per ribadire quanto “la forza delle società di servizi risiede anche nella competenza e nella professionalità dei collaboratori, che intendiamo coinvolgere sempre nelle scelte aziendali e per i quali continueremo ad investire, mantenendo attive ed aggiornate le importanti misure di welfare già implementate”; tale impegno è stato peraltro recentemente riconosciuto nell’ambito del Welfare Index PMI che ha visto Farco Group fra le 78 imprese premiate sul territorio nazionale dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

NUOVA VESTE PER CORSIA DEL GAMBERO, GRAZIE A GRUPPO BRIXIA

NUOVA VESTE PER CORSIA DEL GAMBERO, GRAZIE A GRUPPO BRIXIA

 

Storia, arte e cultura si intrecciano nel cuore celato di Brescia, per Natale arriva #brixi

Brescia, 27 novembre 2020 – Brescia riscopre un gioiello prezioso: Corsia del Gambero, via del centro storico che collega in direzione nord-sud corso Giuseppe Zanardelli e via Moretto passando per piazza Bruno Boni, torna a risplendere e a raccontare storie meravigliose fatte di arte, cultura, incontri e bellezza.

Un inatteso e apprezzato regalo alla città da parte di Gruppo Brixia, ideatore e promotore del riposizionamento della zona, che ha deciso di rendere il porticato, la piazza centrale e tutte le attività dell’area nuovamente protagonisti del Centro Storico cittadino.

COMUNE DI BRESCIA

“Sono davvero grata al Gruppo Brixia per questo progetto natalizio, che io considero un vero e proprio dono per la città” dichiara la Vicesindaco Laura Castelletti. “Le animazioni e gli allestimenti che sono stati predisposti accendono di una luce e di una atmosfera avvolgenti questa parte di centro storico, già per sua natura estremamente particolare. È una porzione di città che merita senza dubbio di essere maggiormente conosciuta e vissuta. E sono certa che in questa originale veste natalizia saprà entrare negli sfondi di parecchi selfie e nelle stories di ancor più numerosi instagrammers”.

GRUPPO BRIXIA
Dal 1960 Gruppo Brixia – presieduto da Patrizia Ondelli – si fa portavoce e promotore di solidità, crescita e valore condiviso sul territorio bresciano. Un ente storico, consapevole, con unachiara visione aziendale fondata sulla collaborazione e sul fare rete per uno sviluppo e una crescita continua e organica. L’obiettivo? Generare risorse da reinvestire in realtà e attività che siano in grado di dare valore all’intera comunità.

“Il progetto nasce con lo scopo di valorizzare il ruolo di Corsia del Gambero nell’ambito del centro cittadino con l’obiettivo di recuperare un luogo storico in una nuova dimensione caratterizzata dalla bellezza e dalla specificità dell’offerta commerciale. Per farlo è stata messa in atto una strategia di sviluppo su più fronti in sinergia con istituzioni, università e commercianti che inizia con il periodo di dicembre, ma che proseguirà con altre iniziative anche nel 2021” così Umberto Cocco, AD di Gruppo Brixia.

Non solo arte e cultura, Gruppo Brixia sostiene e promuove, tra i molti progetti, importanti iniziative a scopo benefico, su tutte la neo costituita Carolina Zani Melanoma Foundation. Racconta Patrizia Ondelli: “la Fondazione istituita in memoria di mia figlia Carolina, si occuperà di progetti di sostegno alla ricerca scientifica, al miglioramento delle cure e dei bisogni degli ammalati di melanoma e delle loro famiglie. Questo è quello che ho promesso a Carolina che avrei fatto e questo sarà il mio principale impegno a cui dedicherò le mie energie e risorse per i prossimi anni”.

NATALE IN CORSIA DEL GAMBERO

Corsia del Gambero è già realtà grazie al supporto strategico di Gruppo WISE – che ha coordinato le attività di branding, allestimento e comunicazione.

Nella piazza centrale a dare il benvenuto ecco #brixi: un omino pan di zenzero luminoso alto ben 6 metri, indiscusso protagonista della scena natalizia cittadina. Addobbi, fiori, luci e colori completano il quadro, in un’atmosfera ricca di condivisione, serenità e voglia di normalità.

ARTE E CULTURA AL CENTRO

Il marketing urbano rappresenta un approccio integrato di idee che si basa sulle esigenze dei principali gruppi di interesse della città: i cittadini da una parte, le istituzioni dall’altra. Tutti desiderano una città bella, vivibile, ricca di stimoli, porta- voce di valori e di conoscenza.

Corsia del Gambero sarà un nuovo punto d’incontro cittadino, un luogo dove arte, storia e cultura si fondono e si esaltano giorno dopo giorno, progetto dopo progetto. La cultura è un magnete per il turismo urbano, un elemento valoriale per la qualità della vita della città e un driver con cui portare a Brescia innovazione e creatività.

Non solo, con questo progetto si esalta la storicità di un contesto che nasce nel XV secolo e arriva ai giorni nostri ricco di aneddoti e particolarità, come ad esempio quella di ospitare tra le altre attività, proprio una galleria d’arte.
A completare il quadro di bellezza e inclusione, la collaborazione con l’Accademia Santa Giulia, il prestigioso istituto di belle arti cittadino. I ragazzi del corso di Ecodesign – tenuto dal prof. Alberto Mezzana – si impegneranno nello sviluppo di diversi progetti di riposizionamento dell’area Corsia del Gambero.

LA STORIA DI CORSIA DEL GAMBERO

La via nasce nel XV secolo come collegamento tra corso Zanardelli e l’albergo Gambero, dalla quale trae il nome. Configurata come un passaggio, dopo un per- corso di pochi metri, sboccava sotto un lungo portico sopra il quale si sviluppava l’albergo, affacciato su una corte stretta e lunga, della quale il portico costituiva appunto un fronte. Il resto degli ambienti affacciati sulla corte erano quasi tutti, a loro volta, di pertinenza dell’albergo.

L’area dove sarebbe sorto l’albergo attorno al 1465 fu inizialmente occupata da una casa opificio degli Umiliati, appartenente probabilmente alla comunità del vicino monastero di santa Maria Maddalena. In seguito alla sua dismessa, vi si stanziò il ghetto ebreo della città, poi sgomberato nel 1465; l’albergo venne dunque fondato e inaugurato lo stesso anno, adottando come insegna proprio l’immagine di un gambero. A sua volta, si pensa che questa insegna potesse trarre ispirazione dallo stemma dei nobili Gambara che avevano una proprietà nella zona poi venduta nel 1287 al comune o, più probabilmente, dalla presenza degli Umiliati del convento di santa Maria Maddalena che provenivano proprio da Gambara, centro della pianura bresciana.

 

www.corsiadelgambero.it
Instagram: @corsiadelgamberobrescia Facebook: @corsiadelgamberobrescia

Hashtag ufficiali: #corsiadelgambero #brixi