Ricerca e sperimentazione per il miglioramento produttivo; composizione di prodotti assicurativi destinati alla gestione sostenibile del rischio nel settore e promozione istituzionale finalizzata alla valorizzazione del miele come alimento naturale.
Sono questi i tre progetti dedicati alla tutela del miele italiano su cui si riverseranno i due milioni di euro stanziati in questi giorni dal ministero per le Politiche agricole.
Gli effetti dei cambiamenti climatici si sono abbattuti con gravi conseguenze sul settore apistico che da tempo, con i suoi 62mila apicoltori, i circa 1,6 milioni di alveari e una produzione annua che nel 2019 è stata di 15mila tonnellate per oltre 60 tipi di miele (fonte Osservatorio nazionale miele), concentrata soprattutto nel Nord del Paese, chiede a gran voce un sostegno concreto.
A livello europeo l’Italia si colloca al quarto posto in termini di produzione. “I vantaggi dell’attività apistica sono innegabili – ha dichiarato in una nota il sottosegretario alle Politiche agricole Giuseppe L’Abbate a margine dello stanziamento – dall’impollinazione di colture agricole e forestali alla conservazione delle specie selvatiche sino al monitoraggio ambientale. Il comparto ha un assoluto bisogno di rilancio, a maggior ragione a fronte di questo periodo d’emergenza sanitaria”.
Intanto l’Osservatorio nazionale miele ha pubblicato un’indagine produttiva ed economica per il 2020, sottolineando che le produzioni primaverili di quest’anno hanno risentito della situazione di deficit idrico al punto che, soprattutto al Nord, gli apicoltori hanno dovuto continuare con interventi di nutrizione di supporto. Purtroppo, nel 2019, i danni per la mancata produzione dell’acacia e la perdita dell’agrumi hanno toccato i 73 milioni di euro, a cui si sono unite le ridotte produzioni primaverili e l’importante flessione dei prezzi all’ingrosso.
Ogni anno al Bontà, il Salone delle eccellenze enogastronomiche dei territori che CremonaFiere ha organizzato quest’anno dal 13 al 16 novembre, il miele ricopre un ruolo di primo piano. Anche quest’anno infatti si terrà il Concorso “Il miele cremonese più buono”, giunto alla sua 16ma edizione, un appuntamento sempre molto seguito che oltre a dare ampio risalto ai mieli del Cremonese, contribuisce a valorizzare la cultura del territorio attraverso il suo prodotto più dolce.