TWIN TOWERS FOREVER 2020

TWIN TOWERS FOREVER 2020

A BRESCIA DAL’11 al 20 SETTEMBRE PRESSO LA CASCINA PARCO GALLO “TWIN TOWERS FOREVER 2020” UNA MOSTRA FOTOGRAFICA PER RICORDARE DI NON DIMENTICARE L’11 SETTEMBRE 2001 A NEW YORK  

TWIN TOWERS FOREVER è la mostra fotografica allestita alla Cascina Parco Gallo di Brescia da oggi 11 al 20 Settembre per “ricordare di non dimenticare…” la distruzione delle Torri Gemelle di New York e le quasi tremila vittime innocenti che vi perirono fra le macerie infuocate, proprio nel 19* Anniversario dell’11 Settembre 2001. È previsto un incontro a tema. Presto le news.

CRONACA BRESCIA SALONE VANVITELLIANO DI PALAZZO LOGGIA MOSTRA FOTOGRAFICA LE TORRI GEMELLE DI NEW YORK NELLA FOTO LE OPERE E L’AUTORE ROLANDO GIAMBELLI PER RED CRONACA 11/09/2007 MARCO ORTOGNI FOTO EDEN BRESCIA

RG

A NEW LIFE / UNA  NUOVA VITA

A NEW LIFE / UNA NUOVA VITA

Dal 4 luglio gli scatti del Premio Sirmione per la Fotografia tornano protagonisti di
Palazzo Callas Exhibitions.

Sirmione 3 luglio 2020 – Palazzo Callas Exhibitions apre i battenti ad una nuova mostra fotografica organizzata e promossa all’Amministrazione Comunale, con la collaborazione di CARS. Gli scatti della decima edizione del premio Sirmione per la Fotografia saranno protagonisti di A NEW LIFE / UNA NUOVA VITA – un ritorno alla nostra vita e un invito a guardare il mondo senza dare più nulla per scontato.

Ripartiamo. Liberi, con la voglia di stare insieme ma con l’indelebile ricordo di quanto appena vissuto: l’esperienza di una vita sospesa mescolata al piacere del silenzio. Abbiamo assaporato la sorpresa e la meraviglia di vedere il mondo con un nuovo sguardo. Diamo ancor per scontata la bellezza che ci circonda? Oggi si apre un’altra possibilità, una nuova partenza, un domani da scrivere. Non solo una mostra ma un libro, da svelare, da leggere e da scrivere tutti insieme, di nuovo. Un romanzo per capitoli: l’ultimo è il nostro domani” recita così la presentazione dei questo emozionante progetto.


In mostra 150 scatti di Sirmione e di altri splendidi scorci del lago di Garda, che comprendono una selezione delle fotografie pervenute nella scorsa edizione del Premio Sirmione Per La Fotografia, le fotografie vincitrici della novità di quest’anno – Il Block Notes Photo Contest – e 4 spazi liberi, che accoglieranno i 4 scatti vincitori della 10% Photo Marathon, contest della durata di 1h che si svolgerà in data 19 luglio.

“Ancora una volta Sirmione – sottolinea il sindaco Luisa Lavelli – è l’ideale punto di partenza per visitare tutto il lago di Garda. La nostra mostra infatti vuole offrire a turisti e visitatori rappresenta la bellezza delle località che ci circondano, facilmente raggiungibili da Sirmione anche in una sola giornata”.

Anche quest’anno l’allestimento si estende fuori dalle mura del palazzo per raggiungere turisti, cittadini e passanti nei luoghi di Sirmione. Via 25 aprile, Parco Don Lino Zorzi e Piazzale Orti Manara accoglieranno i “capitoli” di una nuova vita, 9 farsi che raccontano la ripartenza e gli stati d’animo dell’esistenza vista con occhi diversi. A completare l’opera il capitolo 1, allestito a Palazzo Callas Exhibitions e il capitolo 11 che chiude il percorso puntando sulla creatività dei visitatori. Una lavagna accoglierà infatti il capitolo finale “Un domani da scrivere”, in cui tutti potranno raccontare, in una frase, la propria prospettiva sul futuro.

A NEW LIFE / UNA NUOVA VITA

4 luglio – 27 settembre
Palazzo Callas Exhibitions
Sirmione

Pisogne: 10 appuntamenti con buon cibo e buona musica negli scorci più suggestivi del borgo

Pisogne: 10 appuntamenti con buon cibo e buona musica negli scorci più suggestivi del borgo

Comune di Pisogne, propone per questa insolita estate una serie di appuntamenti dedicati al gusto in abbinamento a musica, arte, bellezza.

In un momento delicato come quello che stiamo vivendo, Bar e Ristoranti hanno deciso di fare squadra, di unire competenze e idee e proporre dieci serate negli angoli più magici di Pisogne, in un clima di serenità e convivialità.

Nasce così un ricco calendario che prevede, a partire da lunedì 6 luglio, sei Live and Food al Parco Comunale di Pisogne e, a partire da giovedì 9 luglio, quattro Cene al chiar di luna negli scorci più suggestivi del borgo.
Durante gli aperitivi nel Parco, immersi nella natura, i partecipanti potranno condividere buon cibo e buona musica, scegliendo tra sei serate a tema, prodotti locali fino a allargare lo sguardo al mondo, con i piedi nell’erba e gli occhi al cielo.

Apre Remember Woodstock tra musica e sapori “made in Usa” (lunedì 6 luglio); si continua con Sushi & Swing (lunedì 13 luglio), Serata Mediterranea (lunedì 20 luglio) e Serata Camuna (lunedì 27 luglio); poi Note di mezza estate (lunedì 3 agosto) e Stelle e Bollicine (lunedì 10 agosto).

Apre le cene Romanino: a cena con l’arte (giovedì 9 luglio), si parte quindi dal gioiello più prezioso di Pisogne, la Chiesa di Santa Maria della Neve, per assaporare un menù elegante tra note raffinate e gli affreschi del Romanino; per la seconda serata Non solo lago (giovedì 23 luglio) una cena a Km zero con i migliori prodotti che il nostro territorio offre; si continua con un tuffo nel passato, una divertente serata dedicata a I meravigliosi anni ‘80 (giovedì 6 agosto); per finire appuntamento sul lungolago con Mirando l’orizzonte (giovedì 20 agosto), una cena rock sulle note dei leggendari Pink Floyd.

“Serate a quattro mani, per confrontarsi e sperimentare, per ritrovarsi e camminare insieme, a piccoli passi, verso una nuova normalità.
Sotto lo stesso cielo.
Vi aspettiamo nel nostro ristorante a cielo aperto per ripartire e sorridere insieme, in totale sicurezza”.

 

 

Calendario “Live and Food”

Ore 20,30 PARCO COMUNALE DI PISOGNE:

 

 

 

 

• LUNEDÌ 6 LUGLIO | Remember Woodstock
Apericena proposto da BAOBAB e BARBAI Concerto dei Gillet Fusion e Laura “Lalla” Domeneghini

• LUNEDÌ 13 LUGLIO | Swing & Sushi
Apericena proposto da YUME RESTAURANT Concerto dei Swing Me Trio

• LUNEDÌ 20 LUGLIO | Serata Mediterranea
Apericena proposto da RISTORANTE LA CURT e BAR COMMERCIO Concerto dei Pianta Stabile

• LUNEDÌ 27 LUGLIO | Serata prodotti camuni
Apericena proposto da AGRITURISMO LA MORINA e BAR SAN MARCO Concerto dei Pianta Stabile

• LUNEDÌ 3 AGOSTO | Note di mezza estate
Apericena proposto da PIZZERIA PIZZICOTTO

CHIOSCO AL PARCO Concerto dei Gillet Fusion e Laura “Lalla” Domeneghini

• LUNEDÌ 10 AGOSTO | Stelle e Bollicine
Apericena proposto da BAOBAB e BAR POSTA Concerto Cek Franceschetti Duo

25 euro (bambini 10 euro)

 

 

Calendario “A cena al chiar di luna”

Ore 20

 

 

 

 

• GIOVEDÌ 9 LUGLIO | Romanino: a cena con l’arte

CHIESA SANTA MARIA DELLA NEVE
Cena proposta dal ristorante LA CURT e BAOBAB
Accompagnamento musicale a cura dei Maestri Marco Romele e Giuseppe Gelmini
Visita guidata a cura di Lorenza Zerbinati

• GIOVEDÌ 23 LUGLIO | Non solo lago

VIA PIANGRANDE, ZONA LIDO
Cena a km 0 proposta dall’agriturismo LA MORINA e EL DOS DEL BEC
Accompagnamento musicale a cura di Massimo Guerini duo

• GIOVEDÌ 6 AGOSTO | I meravigliosi anni ‘80

LIDO GOIA
Cena proposta dal ristorante LA BRASERA e DOSSO SERADINO
Musica Disco anni ‘80 (DJ Berni)

• GIOVEDÌ 20 AGOSTO | Mirando l’orizzonte

LUNGOLAGO TEMPINI
Cena proposta dal ristorante LA CURT, BAOBAB e YUME SUSHI & FUSION
Colonna sonora della serata: musica dei Pink Floyd

50 euro

Le serate sono su prenotazione.

Per informazioni e prenotazioni:
eventi.prolocopisogne.it

Promosso da:
Proloco Pisogne

Con:
Baobab
Barbai
Bar Commercio
Bar Posta
Bar San Marco
Chiosco al Parco
Dosso Seradino
El Dos del Bec
La Brasera
La Curt
La Morina
Pizzeria Pizzicotto
Yume Restaurant

Con il patrocinio di:
Comune di Pisogne

JUAN NAVARRO BALDEWEG al Museo di Santa Giulia  dal 18 settembre 2020 al 5 aprile 2021

JUAN NAVARRO BALDEWEG al Museo di Santa Giulia dal 18 settembre 2020 al 5 aprile 2021

Brescia, Museo di Santa Giulia
Dal 18 settembre 2020 al 5 aprile 2021
La mostra  
JUAN NAVARRO BALDEWEG
Architettura, Pittura, Scultura
In un campo di energia e processo
La mostra indagherà il processo creativo di uno degli architetti più originali del panorama contemporaneo internazionale, attraverso l’esposizione di opere di architettura, pittura e scultura.
A Juan Navarro Baldeweg, la Fondazione Brescia Musei ha commissionato la realizzazione del nuovo allestimento del Capitolium che accoglierà la Vittoria Alata, la straordinaria statua che a novembre 2020 tornerà in città dopo un restauro durato due anni.
A cura di Pierre-Alain Croset

Dal 18 settembre 2020 al 5 aprile 2021, il Museo di Santa Giulia ospita la retrospettiva dedicata a Juan Navarro Baldeweg (Santander, Spagna, 1939), uno degli architetti più originali del panorama contemporaneo internazionale.

L’iniziativa rientra nel programma delle celebrazioni per la restituzione alla città di Brescia della Vittoria Alata, la scultura romana che, dopo un attento restauro durato due anni presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, a novembre 2020 ritornerà in città e verrà collocata nella cella orientale del Capitolium, riallestita proprio su progetto dell’architetto spagnolo.

La mostra, curata da Pierre-Alain Croset, organizzata dal Comune di Brescia e dalla Fondazione Brescia Musei, diretta da Stefano Karadjov, col patrocinio dell’Ambasciata di Spagna a Roma e dell’Ordine degli architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Brescia, presenterà una serie di opere – modelli e disegni dei suoi progetti più importanti, grandi tele e sculture – che ripercorreranno la poliedrica carriera di Navarro Baldeweg, come architetto, pittore e scultore, e che consentiranno di cogliere le interazioni e le connessioni tra le varie arti.

Il percorso espositivo si snoderà, all’interno del Museo di Santa Giulia, in tre luoghi particolarmente suggestivi: il Coro delle Monache, la Basilica di San Salvatore e la sottostante Cripta.

Nel Coro delle Monache, nella sezione Immagini del fare e dei modi del fare, si troverà un grande polittico bifacciale con sei quadri su ciascun lato, che documenterà processi espressivi manuali e forme elementari di manipolazione.

La Basilica longobarda di San Salvatore accoglierà la sezione Metafore dell’orizzonte e della natura (luce, gravità, il corpo e i processi) dove saranno esposti i suoi lavori plastici sul tema dell’equilibrio e della gravità, a fianco di opere che indagheranno il tema della luce zenitale, l’appropriazione organica dello spazio. Qui il visitatore potrà seguire la ricerca dell’architetto, molto personale, libera, tesa a stabilire una relazione diretta con gli elementi primi dello spazio costruito, quali l’orizzonte, la luce, la materia.

Nella Cripta, che ospiterà la sezione Una casa dentro un’altra casa, saranno esposti modelli e disegni dei più importanti progetti di Navarro Baldeweg, tra i quali il Palazzo dei Congressi di Salamanca, il Museo delle Grotte di Altamira, il Teatro del Canal a Madrid e la Biblioteca Hertziana a Roma. I plastici, in questo spazio di ridotte dimensione, daranno forma a una città in miniatura.

Nel poliedrico lavoro di Navarro Baldeweg, emerge con chiarezza la connessione e il dialogo tra le varie arti e ritornano temi e obiettivi comuni che si intrecciano negli spazi costruiti, nelle sculture e nei grandi quadri. Appare forte il desiderio di ridurre la complessa realtà in fenomeni essenziali e di rendere visibile l’invisibile.

Nelle sue installazioni sono da ricercare gli spunti, ma anche gli esiti della ricerca architettonica. Il presupposto concettuale si trasforma nella sua architettura in spazi raffinati e complessi, definiti dalla peculiarità dei materiali utilizzati, dalla loro reazione alla luce e dal rapporto con quello che sta loro attorno.

Come dichiara il curatore della mostra Pierre-Alain Croset, “In un’epoca che premia sempre di più la specializzazione, è diventato sempre più raro incontrare architetti che fondano il loro lavoro su una pratica artistica a tutto campo, come avveniva nel Rinascimento, e come solo pochissimi architetti hanno saputo fare in epoca contemporanea. La mostra bresciana evidenzierà la straordinaria coerenza e continuità dell’opera di Navarro Baldeweg, insieme architettonica ed artistica, ma anche la sua capacità rara di saper dialogare con le preesistenze storiche. Per la prima volta è stata offerta a Juan Navarro l’occasione di concepire una mostra antologica in spazi riconosciuti Patrimonio Mondiale dell’Umanità, e possiamo quindi interpretare la mostra come un’installazione site specific di frammenti in dialogo con lo straordinario palinsesto architettonico di Santa Giulia”.

Accompagna la mostra una pubblicazione Skira.

 

Note biografiche

Juan Navarro Baldeweg, architetto-artista, nato a Santander nel 1939, ha studiato presso la Escuela de Bellas Artes di San Fernando e presso la Escuela Técnica Superior de Arquitectura di Madrid.

Dal 1977 Navarro Baldeweg è professore di progettazione alla Escuela Técnica Superior de Arquitectura di Madrid; è stato inoltre visiting professor in numerosi atenei internazionali, fra cui l’Università di architettura di Philadelphia-Pennsylvania nel 1987, l’Università di Yale-Connecticut nel 1990, l’Università di Princeton-New Jersey nel 1992 e l’Università di Harvard-Massachusetts nel 1997.

Numerosi i riconoscimenti attribuitigli nel corso degli anni. Fra i molti citiamo nel 1988 il primo premio per il Palazzo dei Congressi e Esposizioni di Cadice; nel 1992 il primo premio del concorso internazionale per il Centro Congressi a Salisburgo; nel 1993 il premio internazionale Architetture di Pietra di Verona per il Palazzo dei Congressi e Esposizioni a Salamanca; nel 1995 il primo premio per il progetto della Biblioteca Hertziana.

Navarro Baldeweg è inoltre stato eletto Accademico della Reale Accademia di Belle Arti di San Fernando di Madrid nel 2000, mentre l’anno successivo viene nominato honorary fellow dell’American Institute of Architects.

A partire dalla metà degli anni ’70 Juan Navarro Baldeweg ha realizzato oggetti, sculture, opere d’arte, motivato dalla volontà di lavorare con le variabili fisiche della luce, della gravità e del corpo.

Questa attività si è sviluppata parallelamente a quella di architetto, in maniera continua nel tempo.

Le prime opere relative alla gravità come La colonna e il peso oppure La ruota e il peso sono datate 1973 e 1974. In questo periodo emerge però anche l’interesse per la luce naturale e le sue manifestazioni in architettura e nello spazio in generale.

Pierre-Alain Croset, architetto, è Professore ordinario di Composizione Architettonica e Urbana al Politecnico di Milano. Dopo la Laurea in architettura al Politecnico di Losanna nel 1982, diventa assistente di Vittorio Gregotti alla direzione della rivista internazionale di architettura “Casabella” dal 1982 al 1996, pubblicando numerosi scritti sull’architettura moderna e contemporanea. Dal 1985 al 1993 ha collaborato con Luigi Snozzi al Politecnico di Losanna e nello studio di Locarno. Dopo esser stato professore invitato alla Columbia University (New York) nel 1994, vince la cattedra di Professore ordinario di Architettura alla Technische Universität di Graz, dove fu Preside della Facoltà di Architettura dal 2001 al 2002. Nel 2002, diventa professore ordinario di progettazione architettonica al Politecnico di Torino, mentre dal 2015 al 2018 ha insegnato e diretto il Dipartimento di Architettura della Xi’an Jiatong-Liverpool University a Suzhou (Cina).

 

Brescia, giugno 2020

 

JUAN NAVARRO BALDEWEG. Architettura, Pittura, Scultura.

In un campo di energia e processo

Brescia, Museo di Santa Giulia (via Musei 81/b)

18 settembre 2020 – 5 aprile 2021

Una mostra

A cura di:
Pierre-Alain Croset

Promossa da:
Comune di Brescia
Fondazione Brescia Musei – Alleanza Cultura

Con il Patrocinio di:
Embajada de España en Italia
Ordine degli architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia Di Brescia

Con il contributo di:
Fundación Arquia

Sponsor tecnici:
Uno a Uno
Open
Capoferri

 

ORARI

Dal 18 al 30 settembre:

da martedì a venerdì: 12.00 – 17.00
sabato, domenica e festivi: 11.00 – 18.00

Dal 1° ottobre al 5 aprile:

martedì – venerdì: 9:00-17:00
sabato, domenica e festivi: 9:00-18:00

Giorno di chiusura: tutti i lunedì non festivi

 

BIGLIETTI DI INGRESSO

La mostra rientra nel percorso di visita del Museo di Santa Giulia.

Considerate le disposizioni vigenti in materia di sicurezza, prezzi e orari potrebbero subire variazioni. Si invita pertanto a reperire le informazioni aggiornate sul sito bresciamusei.com

Informazioni

CUP Centro Unico Prenotazioni

lunedì, martedì, mercoledì: 10.00 – 16.00

giovedì, venerdì, sabato, domenica e festivi: 10.00 – 18.00

Tel.030.2977833-834

email: santagiulia@bresciamusei.com

 

Sito internet

vittorialatabrescia.it

bresciamusei.com

#vittorialatabrescia

Tutto Christo

Tutto Christo

Il 31 maggio 2020 muore a New York Christo Yacakhev tra i maggiori esponenti della Land Art  e di opere in grande scala.

Christo nasce a Gabrovo in Bulgaria nel 1935 dall’unione di Vladimir Yavasev e Cveta Dimitrova. Dal 1953 studierà presso l’Accademia di Belle Arti di Sofia. Nel 1958 si traferisce a Praga, poi va a Vienna, Ginevra per poi arrivare a Parigi.

Inizialmente si guadagna da vivere facendo dei ritratti, firmandosi con il nome della propria famiglia “ Javacheff”. Pian piano incomincia a interessarsi e a produrre dipinti astratti e ad impacchettare oggetti ( bottiglie, bidoni, cartoni, tavoli) o di modelli viventi nella plastica. A Parigi entra in contatto con il movimento Nouveau Realisme insieme ai suoi amici Arman e Yves Klein.

Nel 1958 a Parigi incontra Jeanne-Claude che gli commissiona un ritratto della madre.
La storia artistica della coppia inizia nel 1961 ma è nel 1962 la loro prima opera monumentale Rideau du Fer, un muro di barili d’olio a bloccare Rue Visconti nei pressi della Senna in segno di protesta al Muro di Berlino. Nel 1964 emigrarono negli Stati Uniti, cominciano a realizzare dei progetti di ampio respiro, intervenendo in maniera diretta su edifici, monumenti o paesaggi interi.

Nel 2009  Jean-Claude muore per le complicazioni di aneurisma celebrale.
I due artisti sono artefici della Land Art.

Che cosa è la Land Art?

La Land Art è una forma d’arte contemporanea sorta negli Stati Uniti tra il 1967 e il 1968 caratterizzato dall’intervento diretto dell’artista sul territorio naturale specie negli spazi incontaminati come deserti, laghi salati, praterie. Le opere hanno spesso carattere effimero.
Nasce da un atteggiamento effimero rigorosamente anti-formale in antitesi con il figuratismo della Pop Art e le fredde geometrie della Minimal Art.

Christo e Jeanne-Claude realizzano opere dal giugno 1968 fino al 2018 utilizzando la tecnica dell’imballaggio impacchettando monumenti, montagne, isole e ponti.

Christo in Italia creò un’importante opera The Floating Piers una passerella galleggiante tra Sulzano e Montisola sul lago d’Iseo.
L’opera pensata nel 2014 e realizzata nel 2016 è costituita da una serie di pontili galleggianti che permetteva ai visitatori di camminare sulla superficie del lago dal 18 giugno al 3 luglio 2016.
Il progetto definitivo è stato realizzato con pontili larghi 16 metri, degradanti ai lati per una lunghezza complessiva di 3 km. Il percorso proseguiva per 1,5 km  lungo le strade pedonali di Sulzano e Monte Isola.

Dopo la mostra tutti i componenti sono stati rimossi e riciclati.

Sulzano e Montisola, sul lago d’Iseo sono riconoscenti a Christo per essere stati scelti nella realizzazione dell’opera The Floating Piers, che ha permesso a molti visitatori italiani e stranieri di visitare ed apprezzare le bellezze del lago d’Iseo.

 

A cura di Emanuele Dall’Asta

MARMOMAC LANCIA IL PROGETTO “RE-START 2020”

MARMOMAC LANCIA IL PROGETTO “RE-START 2020”

A Veronafiere dal 30 settembre al 3 ottobre un’edizione speciale per il rilancio della filiera lapidea

Verona, 15 giugno 2020. La ripresa del settore della pietra naturale riparte da Marmomac. La manifestazione internazionale di riferimento per l’industria del marmo conferma l’appuntamento nel 2020 alla Fiera di Verona, dal 30 settembre al 3 ottobre.
Per sostenere una filiera che in Italia conta 3mila aziende e vale 2,6 miliardi di euro, di cui 1,8 di export, la rassegna veronese lancia il progetto “Marmomac Re-Start 2020”. Si tratta di un’edizione speciale di rilancio per il comparto lapideo nazionale verso la “nuova normalità” del post-emergenza Covid19.

Il mondo dei marmi, graniti, tecnologie di lavorazione e design, infatti, è stato messo a dura prova dal lockdown, dopo un 2019 che già si era chiuso in contrazione, facendo segnare un -7% alle esportazioni di prodotti lavorati made in Italy.
L’obiettivo di “Marmomac Re-start 2020” è quindi proporre a espositori e visitatori specializzati un format fieristico ancora più a misura delle rinnovate esigenze di business e internazionalità, sicuro dal punto di vista sanitario, con maggiori servizi e tariffe di partecipazione personalizzate.

Per ottobre, grazie ad attività mirate di incoming in collaborazione con la rete estera di ICE-Agenzia, si punta a richiamare in fiera a Verona operatori e buyer da tutto il mondo: un target da raggiungere partendo da un nucleo europeo, oggi già garantibile, per arrivare con il susseguirsi delle varie aperture a coinvolgere i diversi paesi per una internazionalità piena.
E per connettersi con i mercati extra-EU che non potranno ancora essere presenti a causa delle restrizioni, Marmomac sta realizzando strumenti innovativi per rendere possibili incontri b2b virtuali.

“Con Marmomac Re-Start – spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – vogliamo assicurare alla più importante community mondiale del marmo di cui siamo promotori da 55 anni, un’edizione 2020 in totale sicurezza e nel segno del rilancio, per ripartire insieme a clienti, espositori e operatori, rispondendo alla sfida che il settore è chiamato a raccogliere. Si tratta di scommessa del sistema-Verona e più in generale del sistema- Paese, affinché la ripresa per l’industria lapidea parta dall’Italia, dove Veronafiere organizza l’evento leader”.

Sul fronte del layout espositivo, ci sono conferme e novità. Torna “The Italian Stone Theatre”, l’esposizione che racconta l’interazione tra pietra, progetti di grandi studi di architettura internazionali e tecnologie di lavorazione innovative sviluppate in Italia. Cambia, invece, il layout del salone, con il nuovo ingresso dalla porta Re Teodorico, l’utilizzo dei padiglioni 6, 9, 10, 11 e 12, e delle aree esterne B, D e Avenue E. Una soluzione logistica studiata anche in funzione del protocollo di sicurezza #safebusiness sviluppato insieme agli altri maggiori operatori fieristici nazionali.