Tamponi e test sierologici

Tamponi e test sierologici

Tironi (FI): “condizioni mature per un passo ulteriore su over 65, conviventi, costi e tariffe. La maggioranza conferma concretezza e vicinanza ai cittadini”

Milano, 16 giugno 2020 – “L’evoluzione del quadro epidemiologico e dell’impatto dell’emergenza globale causata dal Coronavirus consente di fare oggi quello che ieri non sarebbe stato possibile. Vale per tamponi e test sierologici come per tutti gli altri interventi legati al Covid. Ora ci sono le condizioni per un passo ulteriore su tamponi e test sierologici e la maggioranza non si è tirata indietro”. È quanto dichiara la Vicepresidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia in quota Forza Italia, Simona Tironi, sull’approvazione da parte del Consiglio regionale dell’attesa mozione su tamponi e test sierologici. “Dal primo giorno dell’emergenza, Regione Lombardia ha fatto tutto il possibile per tenere testa all’epidemia. Oggi gli strumenti da mettere in campo sono il potenziamento di uno studio epidemiologico sulla popolazione over 65, il rafforzamento di test e tamponi per i conviventi di persone positive al Virus, la gratuità dei tamponi effettuati da cittadini privati a seguito di test sierologico positivi e una tariffa standard per i laboratori privati autorizzati per l’esecuzione dei test sierologici così da evitare speculazioni. Questi punti, messi a sistema, sono un ulteriore tassello della strategia regionale, che non avrebbe avuto senso inserire singolarmente o a spot solo per fare promesse. Adesso che le condizioni sono mature abbiamo fatto un passo ulteriore e la condivisione con le minoranze è la conferma di una maggioranza capace di ascoltare e di dare concretezza ad una strategia che si è costruita con coraggio e coerenza nello scenario sconosciuto di un’emergenza senza precedenti”.

 

 

IL VOLO DI PIETRO

IL VOLO DI PIETRO

L’ASSOCIAZIONE DI TUTTI BAMBINI

Il Volo di Pietro O.N.L.U.S. nasce nel novembre 2016 da un’idea dei genitori, nonni, zii e amici di Pietro, un bambino solare e molto amato, scomparso a soli 33 mesi.
Obiettivo dell’associazione è tenerne vivo il ricordo e, attraverso la sua memoria aiutare principalmente bambini e adolescenti in difficoltà.
L’associazione crede fortemente nella realizzazione di progetti concreti senza discriminazioni: opera sia sul territorio bresciano sia all’estero.
Attualmente, oltre a tenere sempre vivo un progetto sul territorio locale, opera in Kenya, in Brasile e, attraverso la collaborazione con un’altra associazione, in Siria.

La trasparenza caratterizza il Volo di Pietro ONLUS sin dalla sua costituzione, avvenuta con atto pubblico, regolarmente iscritta al registro delle ONLUS.

I donatori possono sempre seguire sui social l’avanzamento dei progetti e la realizzazione. Ogni volta che un progetto è concluso infatti pubblichiamo sui nostri social il resoconto delle spese effettuate e le fotografie dell’opera realizzata e/o acquistata.

Tutti i volontari pagano personalmente i biglietti aerei e i soggiorni all’estero. Nessuno usufruisce di rimborsi spesa.

All’inizio di marzo, quando ci siamo ritrovati catapultati a gestire un’emergenza sanitaria mai accaduta nella nostra storia recente, abituati a fare in prima persona, abbiamo ritenuto non fosse possibile stare semplicemente a guardare.

Se è pur vero che il Volo di Pietro ONLUS predilige i progetti che hanno come beneficiari bambini ed adolescenti, è innegabile che ogni nostro bambino ha una famiglia, dei nonni, dei parenti che si sono ritrovati a combattere contro la pandemia causata dal Sars-Cov 2 e che se non avessimo superato questa emergenza, non ci sarebbe stato futuro nemmeno per i progetti dedicati ai più piccoli.

Quindi, in accordo con il Rotary Club Brescia Manerbio – con il quale abbiamo iniziato una proficua collaborazione lo scorso anno a favore della pediatria dell’ospedale di Manerbio (BS) – abbiamo creduto si potesse fare di più che rimanere in attesa di una soluzione calata dall’alto.

Così abbiamo lanciato una raccolta fondi che ha permesso di acquistare due respiratori, un ecografo portatile, un ecotomografo, un macchinario per processare i tamponi, gel disinfettante, mascherine, cibo, dpi, abbigliamento.

Ora stiamo pensando ad un progetto per la fase 2 e contemporaneamente a sostenere i nostri progetti all’estero perché, anche se gli eventi si sono fermati, vogliamo comunque tenere fede agli impegni presi.

Per tenere sempre vivi i nostri progetti e realizzare nuovi ci auguriamo che le persone che ci sostengono, ma anche chi non ci conosceva e ha potuto verificare di persona come opera il Volo di Pietro ONLUS, possa aiutarci, al momento, con la devoluzione del 5X1000 in sede di dichiarazione dei redditi, e, quando potremo tornare alla normalità, mediante donazioni, partecipando ai nostri eventi, acquistando bomboniere solidali.

Il 5×1000 non costa nulla al contribuente ma per noi significa molto, è sufficiente prestare un po’ di attenzione nella compilazione della dichiarazione dei redditi e inserire il nostro codice fiscale 98192580177 nella casella di sostegno al volontariato.

Abbiamo sempre creduto che Pietro avrebbe fatto grandi cose e anche se non è più fisicamente con noi ogni giorno cambia la vita a centinaia di persone.

In tre anni e mezzo di attività abbiamo realizzato tanti progetti in Kenya, Brasile, Siria, Italia.

Potete trovare i dettagli di tutti i nostri progetti e scoprire come aiutarci sul nostro sito www.ilvolodipietro.org, su Facebook (ilvolodipietro) e su Instagram (ilvolodipietro).

 

Seguiteci sui social e contattateci:

uniti siamo più forti!

 

 

 

A cura di Simona Cottali Pirlo

Tutto Christo

Tutto Christo

Il 31 maggio 2020 muore a New York Christo Yacakhev tra i maggiori esponenti della Land Art  e di opere in grande scala.

Christo nasce a Gabrovo in Bulgaria nel 1935 dall’unione di Vladimir Yavasev e Cveta Dimitrova. Dal 1953 studierà presso l’Accademia di Belle Arti di Sofia. Nel 1958 si traferisce a Praga, poi va a Vienna, Ginevra per poi arrivare a Parigi.

Inizialmente si guadagna da vivere facendo dei ritratti, firmandosi con il nome della propria famiglia “ Javacheff”. Pian piano incomincia a interessarsi e a produrre dipinti astratti e ad impacchettare oggetti ( bottiglie, bidoni, cartoni, tavoli) o di modelli viventi nella plastica. A Parigi entra in contatto con il movimento Nouveau Realisme insieme ai suoi amici Arman e Yves Klein.

Nel 1958 a Parigi incontra Jeanne-Claude che gli commissiona un ritratto della madre.
La storia artistica della coppia inizia nel 1961 ma è nel 1962 la loro prima opera monumentale Rideau du Fer, un muro di barili d’olio a bloccare Rue Visconti nei pressi della Senna in segno di protesta al Muro di Berlino. Nel 1964 emigrarono negli Stati Uniti, cominciano a realizzare dei progetti di ampio respiro, intervenendo in maniera diretta su edifici, monumenti o paesaggi interi.

Nel 2009  Jean-Claude muore per le complicazioni di aneurisma celebrale.
I due artisti sono artefici della Land Art.

Che cosa è la Land Art?

La Land Art è una forma d’arte contemporanea sorta negli Stati Uniti tra il 1967 e il 1968 caratterizzato dall’intervento diretto dell’artista sul territorio naturale specie negli spazi incontaminati come deserti, laghi salati, praterie. Le opere hanno spesso carattere effimero.
Nasce da un atteggiamento effimero rigorosamente anti-formale in antitesi con il figuratismo della Pop Art e le fredde geometrie della Minimal Art.

Christo e Jeanne-Claude realizzano opere dal giugno 1968 fino al 2018 utilizzando la tecnica dell’imballaggio impacchettando monumenti, montagne, isole e ponti.

Christo in Italia creò un’importante opera The Floating Piers una passerella galleggiante tra Sulzano e Montisola sul lago d’Iseo.
L’opera pensata nel 2014 e realizzata nel 2016 è costituita da una serie di pontili galleggianti che permetteva ai visitatori di camminare sulla superficie del lago dal 18 giugno al 3 luglio 2016.
Il progetto definitivo è stato realizzato con pontili larghi 16 metri, degradanti ai lati per una lunghezza complessiva di 3 km. Il percorso proseguiva per 1,5 km  lungo le strade pedonali di Sulzano e Monte Isola.

Dopo la mostra tutti i componenti sono stati rimossi e riciclati.

Sulzano e Montisola, sul lago d’Iseo sono riconoscenti a Christo per essere stati scelti nella realizzazione dell’opera The Floating Piers, che ha permesso a molti visitatori italiani e stranieri di visitare ed apprezzare le bellezze del lago d’Iseo.

 

A cura di Emanuele Dall’Asta

Sono meglio… de nos.

Sono meglio… de nos.

Amici cari vogliamo dircela tutta. Sono tornato in piazza Vittoria per caso…. tanto abito lì attorno e sapere di una chiassosa e festosa manifestazione e mi motiva sempre a partecipare. E cosa ci trovo tanti ragazzi in festa. Alcuni di colore anche al microfono ai piedi del palazzo delle poste. E centinaia di persone ad ascoltare parole e canzoni di questa gioventù pulita e determinate a vincere il razzismo e il cretinismo. Si perché la sensazione che ho avuto oggi dalla base diversamente dall’altro giorno diretta dai comitati politici e politicanti è il fresco profumo di libertà. Le canzoni alternate a messaggi più che ragionevoli. Mai volgari. Di unità. Contro il razzismo ma liberi per poter volare alto e distinguersi da quel cretinismo dell’altro giorno che vuol vedere razzismo ovunque e sempre dall’altra parte politica….
I messaggi indirizzati ai giovani mi hanno commosso. Detti da giovani di colore sono più credibili. E realmente profondi. Un ragazzo ha chiesto di studiare. Studiate la Storia. Questi ragazzi che parlano italiano e si sentono molto più italiani di noi, sono orgogliosi della nostra comune cultura. Sono meglio dei nostri (comunisti).

A cura di Massimo Lucidi

NASCE SOL&AGRIFOOD ON WEB, INCONTRI ONLINE PER LE IMPRESE

NASCE SOL&AGRIFOOD ON WEB, INCONTRI ONLINE PER LE IMPRESE

Tre gli appuntamenti, il 16, 19 e 24 giugno, declinati sui settori olio, cibo artigianale e birre
I relatori sono advisor di Microsoft, docenti della Luiss Business School e Chief digital officer della At Si-Net

Verona, 12 giugno 2020.  Veronafiere lancia Sol&Agrifood on Web, la piattaforma onlinededicata alle aziende dei tre macrosettori dell’olio extra vergine di oliva, del cibo artigianale di qualità e delle birre e si inizia con un ciclo di incontri interattivi.
L’obiettivo di Veronafiere è offrire alle imprese di riferimento un sistema sempre più integrato, online e offline, per costruire una community in grado di fornire al business un valido supporto non soltanto durante le manifestazioni, ma 365 giorni l’anno.

Ciò vale a maggior ragione in questo momento, in cui il comparto agroalimentare, e soprattutto quello rappresentato dalle piccole e medie imprese italiane che hanno come principale canale di sbocco l’Horeca, è stato costretto al lockdown per settimane a livello globale. Anche in questo periodo di post emergenza Coronavirus, le opportunità non mancano e Veronafiere vuole tracciare per le aziende una nuova strada verso modelli innovativi di economia, senza disperdere preziose risorse, con l’intento di fare formazione e informazione.

È così che, ad integrazione della manifestazione fisica, nasce Sol&Agrifood on Web, che attraverso una piattaforma digitale interattiva offre una serie di webinar via via sempre più verticali e specifici, in cui il produttore diventa l’attore protagonista e contribuisce con il suo intervento a delineare la fiera del futuro, tra fisico e digital.
Il primo ciclo di incontri interattivi si intitola “Nuovi modelli di sviluppo commerciale per le piccole e medie imprese: istruzioni per l’uso”, con focus declinati sulle diverse aree tematiche di Sol&Agrifood. Le date in calendario sono tre, sempre alle ore 14: il 16 giugno è in programma l’appuntamento dedicato alle birre, il 19 giugno all’olio e il 24 giugno al food.
Le tematiche degli incontri sono trasversali alle tre macro-merceologie, ma con focus specifici per ogni settore: protagonisti assoluti sono i partecipanti, che con il loro contributo attivo attraverso interventi e risposte in tempo reale, daranno uno spaccato dell’attuale situazione del comparto agroalimentare.

A presentare il primo ciclo di webinar sarà il direttore commerciale di Veronafiere Flavio Innocenzi, seguito dai tre relatori. Carlo Vischi, advisor di Microsoft, presenta “Ambizione per l’Italia #DigitalRestart”; Febo Leondini, docente alla LUISS Business School nell’ambito del Master Trade Management, approfondisce il tema “Applicazione della tecnologia ai servizi, scenario dei consumi fuori casa, modelli di business dei distributori. Evoluzione: dalla filiera rigida al ruolo interscambiabile dei protagonisti”. Fausto Turco, Chief Digital Officer / Ceo At Si-Net, spiega come avvicinare il consumatore e vivere un’esperienza in diretta con i produttori, portando qualche esempio realizzato nel settore delle piccole e medie agroalimentari.

Questi primi tre webinar saranno gratuiti per tutte le aziende che parteciperanno, sia iscritte a Sol&Agrifood 2020, sia non iscritte. I produttori si potranno collegare, tramite il link https://www.solagrifood.com/webinar-interattivi.
La particolarità di questi incontri sarà proprio l’interattività: i partecipanti in forma anonima potranno rispondere al questionario proposto da Veronafiere nel corso dei webinar, scoprendo in tempo reale il risultato delle loro risposte in forma grafica. Inoltre, dal giorno successivo la registrazione dell’incontro verrà pubblicata online, attraverso i canali social.

UNA SENTENZA ESEMPLARE CHE AFFERMA L’OBBLIGO DI ISCRIZIONE ALLA CASSA EDILE

UNA SENTENZA ESEMPLARE CHE AFFERMA L’OBBLIGO DI ISCRIZIONE ALLA CASSA EDILE

“Garantire l’equilibrio del mercato e tutelare la corretta concorrenza fra gli operatori”

Ance Brescia commenta la sentenza della Corte di cassazione che afferma il principio giuridico dell’obbligo di iscrizione alla Cassa edile di tutte le aziende attive nel settore

BRESCIA – Una sentenza a volte è portatrice di un profondo cambiamento: è il caso del recente verdetto emanato dalla Corte di cassazione, il n. 9803 del 26 maggio 2020, che rappresenta una svolta imprescindibile e fondamentale in merio all’annosa questione dell’obbligo di iscrizione alle Casse edili per tutte le aziende che svolgono di fatto attività di natura edile, pur non essendo classificate come tali ai fini Istat.

“Questa sentenza, che ci auguriamo possa produrre celermente e stabilmente positivi effetti sul settore, è esemplare per la tutela dei diritti delle imprese edili e dei propri dipendenti”, dichiara il presidente di Ance Brescia Massimo Deldossi. Riuscire a controllare e contrastare questo fenomeno – continua il leader degli edili – è per Ance Brescia un impegno di primaria importanza, che parte dalla consapevolezza e dalla condivisione di pronunciamenti esemplari come questo, per poter mantenere gli equilibri del mercato e garantire la corretta concorrenza fra gli operatori edili del territorio.”

La vicenda in questione ha interessato un’impresa che svolgeva attività di montaggio e smontaggio dei ponteggi. All’Inps e alla Camera di commercio, pur svolgendo attività riconducibili al reparto edile, l’impresa oggetto della sentenza risultava classificata come commerciale, applicando ai propri dipendenti il contratto collettivo nazionale del settore di riferimento. Sconfitta in primo e in secondo grado di appello, la società ha sostenuto anche in Cassazione la propria posizione circa l’insussistenza a suo carico dell’obbligo di iscrizione e di contribuzione secondo le norme della Cassa edile territoriale.

Ma a nulla è servito: la Corte ha confermato la posizione già espressa dai giudici di merito, dichiarando che: “…Il rapporto tra classificazione amministrativa Istat e obbligatorietà dell’iscrizione dei dipendenti alla Cassa edile sia retto dalla presunzione assoluta e, ritenendo non corretto l’inquadramento operato dagli istituti previdenziali, ha esaminato la concreta fattispecie oggetto di causa.”

L’accaduto pone luce su una pratica diffusa, che vede alcune aziende aggirare le norme ricorrendo ad escamotage, come nel caso presentato, per abbattere i costi della manodopera a scapito della legalità e della correttezza nei confronti, non solo dei propri dipendenti, ma anche dei competitor.

La rilevante pronuncia della Suprema Corte chiarisce, quindi, come le imprese che operino nell’edilizia e che svolgano lavorazioni merceologiche riconducibili a tale attività, debbano garantire ai lavoratori i medesimi trattamenti economici e normativi previsti dal contratto collettivo dell’edilizia, firmato dalle organizzazioni sindacali più rappresentative a livello nazionale.

Brescia, 12 giugno 2020
Ufficio stampa Ance Brescia