Lo sport, ma non solo: dopo due anni complessi Active torna in prima linea anche nel sociale

Lo sport, ma non solo: dopo due anni complessi Active torna in prima linea anche nel sociale

Brescia – Lo sport ce l’ha nel nome e nel DNA, fin dalla sua fondazione datata 2009, ma oltre a tennis in carrozzina, paraciclismo, badminton e altre discipline, nell’impegno sociale di Active Sport c’è molto di più. In particolare il lavoro di sensibilizzazione nelle scuole, il preziosissimo sportello d’ascolto e il progetto sport therapy in Domus Salutis, che aiuta i degenti a riavvicinarsi allo sport già durante il periodo di riabilitazione. Attività che fra 2020 e 2021 hanno subito un notevole rallentamento a causa dell’emergenza sanitaria, ma stanno gradualmente recuperando la frequenza pre-pandemia. “Seppur fra restrizioni e difficoltà varie –  spiega Maurizio Antonini, socio fondatore di Active e anima dei progetti sociali – siamo tornati nelle scuole già da qualche mese, e con gli ultimi incontri che terremo a maggio chiuderemo a quota dodici interventi, fra elementari, medie e superiori. Un bel ritmo, dopo quasi due anni di stop”. La novità del 2022 riguarda un nuovo progetto promosso nelle scuole primarie, chiamato “Immedesimarsi”, grazie al quale il team di Active Sport cerca di far rivivere ai ragazzini certe esperienze riconducibili a vari tipi di disabilità, fino a fargli praticare alcuni sport seduti su una carrozzina. “Con i bambini – continua Antonini –  non basta parlare: è importante che possano toccare con mano certe situazioni. I due incontri svolti quest’anno sono stati un successo e la sensibilità dei più piccoli ci ha davvero sorpreso. Cercheremo di portare avanti e sviluppare questo progetto il più possibile, perché lo riteniamo particolarmente valido”.

“Devo ringraziare di cuore tutte le persone che si impegnano in queste attività – prosegue Antonini –, nelle quali cerchiamo di coinvolgere soprattutto chi non è più attivo dal punto di vista sportivo, così che anche loro possano dare il proprio apporto all’associazione. Quello che fanno non è facile, perché a ogni incontro devono mettere sul tavolo le emozioni di ciò che gli è successo, andando a rivivere il proprio passato”. Sempre nelle scuole prosegue anche lo storico “Indietro non si torna”, progetto di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale che Active porta avanti da tantissimi anni. “È molto importante – dice ancora il responsabile –, sia per educare i ragazzi al rispetto del codice della strada, sia per far capire che in determinate situazioni non si deve guardare a ciò che non si può più fare, bensì a ciò che ancora si può fare”. Lo stesso messaggio che è alla base delle attività presso la Domus Salutis, le più limitate dal Covid, dato che – per mesi e mesi – gli incontri in presenza sono stati sospesi. “L’ostacolo di dover svolgere il tutto da remoto – ha detto ancora Antonini –  è stato enorme, e la situazione ha aggravato ulteriormente le difficoltà emotive di chi si trova impegnato in un percorso riabilitativo. A noi è stata tolta la possibilità di trasmettergli da subito l’idea di un ritorno all’attività sportiva e instaurare dei rapporti coi pazienti è diventato molto più complesso. Ma non ci arrendiamo: pur con tanti interrogativi, qualcosa si muove. Dobbiamo tenere duro ancora un po’, per essere pronti per ripartire a pieno regime quando la situazione tornerà definitivamente alla normalità”.

Match Report Ravenna-Brescia Serie B femminile

Match Report Ravenna-Brescia Serie B femminile

Biancoblu rimontate nella ripresa: in gol Luana Merli. Inseguitrici a -1 a tre partite dalla fine. Garavaglia: «Sapremo reagire, da vere Leonesse»

SAN ZACCARIA, 1 MAGGIO 2022 – Al “Massimo Soprani” di San Zaccaria cade l’imbattibilità del Brescia Calcio Femminile che persisteva da 15 giornate (12 vittorie, 3 pareggi): nel recupero della prima giornata di ritorno del campionato di Serie B femminile le Leonesse escono sconfitte in rimonta per 2-1 sul campo del Ravenna. In gol con Luana Merli a metà primo tempo, nella seconda frazione di gioco arrivano i gol di Burbassi e Barbaresi a regalare tre punti d’oro per le
romagnole in chiave salvezza.

LA GARA – Mister Elio Garavaglia deve fare a meno di Jenny Hjohlman e Camilla Tengattini infortunate e schiera il Brescia con il 4-3-3: Lonni in porta; Viscardi, Perin, Barcella e Galbiati in difesa; Ghisi, Magri e Cristina Merli a centrocampo; Brayda, Luana Merli e Porcarelli in attacco. Arbitra il signor Pistarelli di Fermo.
Il primo tempo è divertente, si gioca ad alti ritmi e le occasioni da gol fioccano da entrambe le parti: al 9′ Ravenna pericoloso con un lancio per Burbassi ma è ottima la chiusura di Perin; sul ribaltamento di fronte ci prova Luana Merli ma il suo tiro a girare è alto. Al 12′ ancora padrone di casa insidiose: Cimatti lancia per Burbassi che cerca il pallonetto di testa ma è fantastica la parata di Lonni che alza in corner. Al 14′ risponde il Brescia con l’azione di sfondamento di Porcarelli: assist per Ghisi che mette in mezzo per l’accorrente Cristina Merli, contrastata al momento del tiro da Capucci. Al 22′ il vantaggio delle Leonesse: perfetto il cross di Porcarelli per la testa di Luana Merli che a centro area insacca. Gol numero 13 in campionato per lei. Al 31′ occasione Brescia con il recupero palla alto di Brayda che poi prova la conclusione da posizione defilata, respinta da Serafino. Il Ravenna non ci sta e al 34′ va vicino al pari: lancio di Barbaresi per Benedetti, ma Lonni in uscita si oppone; sul rimbalzo arriva Burbassi che calcia dal limite, ma ancora Lonni è pronta a respingere. Al 40′ errore di Perin in uscita: ne approfitta Burbassi che ruba il pallone e prova la conclusione, ma la stessa Perin recupera e devia il tiro. Al 42′ tiro dalla distanza di Magri, pallone fuori di poco. Il primo tempo si chiude con il tiro sul primo palo di Porcarelli al 44′, ma Serafino è attenta e mette in corner. La ripresa si apre subito col pareggio delle padrone di casa: al 7′ Burbassi trafigge Lonni in uscita dopo essere scattata in profondità sul filo del fuorigioco. La risposta del Brescia arriva al 17′ con il tiro dal limite di Magri, alto. Al 24′ ci prova in acrobazia Brayda ma il pallone è largo. Al 27′ ancora Magri protagonista con una punizione dalla distanza ma la sua conclusione è alta di poco. Al 34′ il vantaggio del Ravenna: Barbaresi da posizione defilata trova direttamente da calcio di punizione l’angolino basso, Lonni tocca ma non riesce a salvare la porta. Il Brescia accusa il colpo e tra stanchezza e nervosismo non riesce a rendersi pericoloso fino al 51′ quando Luana Merli prova a calciare in diagonale ma non trova lo specchio della porta. Finisce così, con la prima sconfitta del 2022 (ultimo ko a Tavagnacco, il 7 novembre scorso) che però non scalza le Leonesse dalla testa della classifica: prossimo impegno domenica 8 maggio in casa contro il Cortefranca.

LE INTERVISTE – «Sapevamo che il Ravenna aveva questa caratteristiche – le parole al termine del match di mister Elio Garavaglia -. Sono tutte giocatrici molto aggressive e logicamente lottano con queste armi, giocando in verticale sulle punte molto veloci. Abbiamo giocato su un campo che per loro era forse ideale: stretto con il fondo che non era il massimo. Ma non sono giustificazioni. Se le partite si valutano sulle palle gol noi ne abbiamo avute più di loro, probabilmente loro le hanno sfruttate meglio, hanno sfruttato i nostri errori, perché noi abbiamo fatto degli errori che se vogliamo mantenere questo rendimento dobbiamo evitare
assolutamente. Non bisogna comunque dire nulla alle ragazze, perché ci sta a questo punto della stagione perdere una partita a Ravenna. Può darsi che questo risultato faccia scattare nelle ragazze quell’entusiasmo e quella sana rivalità agonistica che possa poi dopo sbloccarle. Sono ragazze serie, che si impegnano e che tireranno fuori il meglio di loro da qui in avanti». Sapevamo dall’inizio che sarebbe stata una partita difficile – il commento di Chiara Barcella – come ormai lo sono tutte. Mancano poche partite e ce la giochiamo sempre a viso aperto. Questo è sempre stato un campo difficile e lo è stato anche oggi. Siamo riuscite a passare in vantaggio e non posso dire che ci siamo accontentate perché abbiamo continuato a giocare. Abbiamo subìto gol su degli episodi in fase difensiva ma ce la siamo sempre giocata: purtroppo oggi usciamo di qui non contente. Però, come dico sempre, ogni cosa brutta fa ripartire dall’inizio. Secondo me abbiamo tutte le possibilità per continuare a cercare quello che stiamo inseguendo. Sicuramente ci servirà da lezione e ci servirà per rialzarci. Questa squadra ha un carattere e una grinta enormi. Oggi è successo, ce ne assumiamo la responsabilità, ma non è finito niente». Nonostante una classifica complicata il Ravenna ha dimostrato più volte in questo campionato di essere un’ottima squadra – l’analisi di Serena Magri – e anche oggi lo ha dimostrato. Oggi ci abbiamo provato in tutti i modi a ribaltare il risultato ma il calcio è anche questo e sfortunatamente non ci siamo riuscite. Non so dire precisamente cosa sia successo nel secondo tempo, che in genere è il nostro forte, però come ho detto il calcio è questo: una volta gira bene, un’altra gira male. Noi e io personalmente posso dire di aver messo tutto e penso anche tutte le mie compagne. Abbiamo messo tutto quello che avevamo dentro di noi e lo faremo da qui in avanti continuando sempre su questa strada. Naturalmente non è bello perdere una partita in questa fase del campionato, ma abbiamo l’opportunità di rifarci già domenica prossima e ci riproveremo con tutte le forze».

RAVENNA – BRESCIA 2 – 1
Ravenna Serafino, Greppi, Barbaresi, Cimatti (22’ st Gianesin), Burbassi, Crespi (49’ st Raggi), Ligi (38’ st Distefano), Capucci, Morucci, Giovagnoli, Benedetti. (Vicenzi, Tanzini, Poli, Priviero, Baruffaldi). Allenatore Ricci
Brescia Lonni, Viscardi, Barcella (16’ st Asta), Perin, Galbiati, Ghisi, Magri, Merli Cristina (33’ st Pasquali), Brayda, Merli Luana, Porcarelli (16’ st Farina). (Ballabio, Maroni, Bianchi, Angoli). Allenatore Garavaglia
Arbitro Pistarelli di Fermo; Assistenti Cerrato di San Donà di Piave e Sbardella di Belluno
Reti pt 22’ Merli Luana; st 7’ Burbassi, 34’ Barbaresi
Ammonite nessuna
Note Centro Sportivo “M.Soprani” di San Zaccaria. Calci d’angolo 3-7. Recupero pt 2’, st 6’

Lombardia, mobilità dolce: a Palazzo Pirelli il punto su scenari e opportunità

Lombardia, mobilità dolce: a Palazzo Pirelli il punto su scenari e opportunità

I progetti legati agli spostamenti a “impatto zero” sono un’occasione per ripensare gli spazi urbani e favorire il cicloturismo.

Claudia Carzeri: “La sfida del futuro è fornire un supporto tecnico e finanziario ai piccoli Comuni per sviluppare un’a rete ciclistica integrata

Milano, 28 aprile 2022 – “Un supporto tecnico e finanziario ai piccoli Comuni. Passa da questa sfida la possibilità di creare una rete di piste ciclabili dinamica e integrata in Lombardia”. Così Claudia Carzeri (Forza Italia), Presidente della Commissione Territorio e Infrastrutture, sintetizza l’esigenza emersa nel convegno “Mobilità dolce: scenari e opportunità” che si è svolto oggi a Palazzo Pirelli in Sala Gonfalone.

Con l’avvento delle misure restrittive per il contenimento del Covid è aumentato l’utilizzo delle biciclette – ha dichiarato Claudia Carzeri che ha aperto il convegno-. Regione Lombardia ha mappato i 17 percorsi ciclabili regionali che si snodano principalmente lungo i corsi dei fiumi e ha costruito una banca dati dell’offerta ciclabile regionale attraverso il Geoportale che consente di conoscere tutti i percorsi. Regione, inoltre, è riuscita ad attrarre 20 milioni di risorse europee per finanziare 22 progetti di mobilità dolce in 42 Comuni per collegare le stazioni della metropolitana e quelle ferroviarie con l’obiettivo di realizzare una vera integrazione ferro – gomma – bicicletta. In Lombardia abbiamo oltre 4 mila chilometri di piste dedicate alle biciclette. Ma non basta. Per creare una rete di piste ciclabili diffusa su tutto il territorio, in particolare nei paesi, nelle aree interne e nei territori montani, è necessario fornire un supporto tecnico e finanziario ai piccoli Comuni affinché siano messi nelle condizioni di progettare e utilizzare le risorse messe a disposizione. Questa è la vera sfida che dovremo affrontare in futuro”.

La pandemia ha avuto tra i vari effetti anche quello di cambiare la mobilità, di renderla più morbida. In questo senso si sta dimostrando un’opportunità per ripensare gli spazi urbani, con ancora più attenzione all’ambiente, e favorire il cicloturismo. Le difficoltà di questi due anni possono diventare l’occasione per dare una nuova forma alle città e ai territori con ancora più attenzione a sistemi di spostamento sostenibili, tra cui una parte importante è quella delle reti ciclistiche.

Non siamo all’anno zero – ha spiegato il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, che ha chiuso i lavori-. In questi anni sono nate e si sono sviluppate numerose iniziative nell’ambito della mobilità sostenibile. Serve, però, un coordinamento in grado di mettere a sistema le singole proposteServe un progetto unitario che ci consenta di pensare a un nuovo sistema: la mobilità di oggi e di domani è, infatti, destinata a dividersi, integrandosi, tra trasporto pubblico, privato e sharing solution. E, naturalmente, un ruolo di primo piano lo avrà la mobilità dolce. Su questa visione stiamo lavorando percorrendo soluzioni concrete ed efficaci. Perché il tema della mobilità oggi è strategico per garantire alla nostra regione di continuare a crescere. Per farlo, però, serve un salto culturale”.

 

L’Assessore Turismo, Marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia Lara Magoni ha sottolineato come il cicloturismo sia “un asse strategico di promozione del territorio per Regione Lombardia. Per questo, in questi anni, abbiamo investito 6 milioni di euro per finanziare progetti di sviluppo del turismo slow e di prossimità”.

Al convegno è intervenuta Paola Bocci (PD) che ha chiesto l’istituzione di un tavolo di confronto permanente sul tema della mobilità dolce tra enti pubblici, associazioni, imprese private, scuole e gestori del trasporto pubblico locale. Erano presenti in sala Viviana Beccalossi (Gruppo Misto), Roberto Mura (Lega) e Luigi Ponti (PD).

 

Hanno portato il loro contributo: Luca Pasino Studer (Responsabile Laboratorio Mobilità e Trasporti del Politecnico di Milano), Giulio Maternini (Docente di Tecnica ed Economia dei Trasporti all’Università di Brescia), Giovanni Chiodi (Responsabile Market Analysis and Business Development di Trenord), Andrea Scagni (FIAB – Federazione italiana ambiente e bicicletta – Lombardia) e Matteo Tanzilli (Presidente di Assosharing).

Psicologo di base: presentato progetto di legge per la sua istituzione e riconoscimento tra le cure primarie

Psicologo di base: presentato progetto di legge per la sua istituzione e riconoscimento tra le cure primarie

Milano, 27 aprile 2022 – Una nuova legge regionale per istituire lo psicologo di base, figura inserita e riconosciuta a tutti gli effetti tra le cure primarie grazie a uno stanziamento regionale quantificato in 12 milioni di euro. Una risposta significativa al forte incremento della domanda e del bisogno psicologico riscontrato nel periodo pandemico con l’obiettivo, in una prospettiva stabile e di lungo periodo, di strutturare un’offerta psicologica integrata nel Sistema Sanitario Regionale che possa essere tempestiva, appropriata e sempre più vicina ai cittadini e al territorio.
E’ il progetto di legge di cui sono primi firmatari la Vice Presidente della Commissione Sanità Simona Tironi (Forza Italia) e il Consigliere regionale Niccolò Carretta (Gruppo Misto – Azione) presentato e illustrato oggi a Palazzo Pirelli e che nelle prossime settimane sarà all’esame della Commissione Sanità presieduta da Emanuele Monti (Lega).
All’iniziativa sono intervenuti anche il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, il Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza Riccardo Bettiga, la Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia Laura Parolin e Aurora Ramazzotti, conduttrice e creator, scelta come testimonial per il suo impegno e la sua attenzione nel promuovere la salute mentale.
E’ un progetto di legge nato dalla proficua collaborazione tra maggioranza e minoranza –hanno sottolineato Simona Tironi e Niccolò Carretta– con un unico obiettivo: garantire un’efficace e tempestiva risposta al bisogno sempre più emergente del disagio mentale. La pandemia infatti ha portato alla luce un evidente stato di disagio soprattutto nelle giovani generazioni che deve essere valutato e curato per tempo per evitare che possa diventare cronico”.

I giovani sono al centro delle politiche regionali soprattutto in questa fase di uscita dalla pandemia -ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermiperché siamo consapevoli che sono la fascia che forse più di tutte ha sofferto le restrizioni e le conseguenze pandemiche. Regione Lombardia vuole mettere i giovani al centro delle proprie politiche e questa legge di iniziativa consiliare va anch’essa in questa direzione, all’interno di un’azione legislativa che deve essere sempre più incentrata sul confronto e sull’ascolto delle nuove generazioni partendo dalle loro necessità e aspirazioni”.
Dopo la prima bocciatura dell’emendamento nella Legge di Bilancio del Governo Draghi che istituiva il “Bonus Psicologo” –ha evidenziato la Tironiabbiamo lavorato a livello regionale per garantire un supporto adeguato e per fare in modo che Regione Lombardia preveda uno stanziamento adeguato a rendere strutturale la psicologia delle cure primarie. Questo progetto di legge –ha concluso Simona Tironimira anche a far superare lo stigma persistente nei riguardi della cura della psiche, troppo spesso ancora oggi vista come qualcosa di cui vergognarsi e non ricondotta a un ambito di normalità. Quando riportiamo una frattura, andiamo subito dall’ortopedico senza porci retropensieri: allo stesso modo, se abbiamo male ai nostri sentimenti, dobbiamo andare dallo psicologo. Vogliamo quindi garantire a quanti lo necessitano il necessario sostegno per consentire loro di vivere in un mondo libero dallo stigma e dal disagio mentale”.
Con questo ulteriore passo -ha aggiunto Niccolò Carrettasi vuole dare una risposta concreta direttamente all’interno del sistema sanitario regionale che, necessariamente, dopo la pandemia deve tener conto e deve saper tutelare anche la salute mentale. Istituire lo psicologo delle cure primarie vorrà dire far cadere un tabù, che rappresenta un ostacolo alla prevenzione e alla cura, ma è anche un vero e proprio investimento sociale ed economico per la collettività. Con oggi -ha proseguito Carrettasi apre un percorso di ascolto e di collaborazione con il Terzo Settore, con i cittadini, i professionisti e tutte le forze politiche che intenderanno migliorare una proposta che ho da subito voluto rendere plurale e condivisa e che già prevede una dotazione finanziaria considerevole per rendere efficace, effettivo e concreto un servizio territoriale, gratuito e di facile accesso anche grazie all’istituzione delle Case di Comunità previste dal PNRR del Governo”.

 

I contenuti del progetto di legge
Il provvedimento introduce la figura dello “psicologo delle cure primarie”, con l’intento rendere più facile ai cittadini l’accesso all’intervento psicologico di primo livello, nell’ambito delle strutture di prossimità e in stretto coordinamento con i servizi specialistici. Lo “psicologo delle cure primarie” è pertanto una figura che opererà all’interno delle Case della Comunità in relazione ai problemi psichici dei pazienti e dei loro familiari e in stretta cooperazione con il medico e le altre figure specialistiche della sanità. Presterà il proprio servizio sia su sollecitazione del medico di base, sia su richiesta spontanea dei pazienti, e il suo compito sarà quello attivare una presa in carico tempestiva tramite un’assistenza psicologica di primo livello. Quando necessario, sarà suo compito procedere con un invio per un’ulteriore consultazione, di tipo psicologico o psichiatrico (invio a cure secondarie e terziarie).
Alla psicologia delle cure primarie vengono assegnate funzioni di prevenzione, diagnosi ed intervento precoce sulle forme di disagio psicologico all’esordio o di minore gravità, e funzioni di orientamento e accompagnamento ai servizi specialistici di secondo livello, ai servizi sociosanitari e sociali, ma anche funzioni di consulenza, valutazione e supporto psicologico in condizioni non richiedono interventi specialistici o prese in carico multidisciplinari di lungo periodo.

Alcuni dati statistici
In Italia oggi solo il 29% della popolazione affetta da depressione maggiore accede a un trattamento entro un anno dall’esordio della patologia. Inviare i pazienti da uno psicologo entro un anno dall’insorgere del disturbo, permetterebbe un intervento efficace che potrebbe evitare di portare alla prescrizione di psicofarmaci.
Un ragazzo su sette tra i 10 e i 19 anni soffre di un disturbo mentale: depressione, ansia e disturbi comportamentali sono tra le cause principali di sofferenza per questa fascia di popolazione. Nel primo anno della pandemia di COVID-19, 1 giovane su 4 in Italia ha presentato sintomi depressivi e 1 giovane su 5 presenta sintomi d’ansia clinicamente significativi, stime raddoppiate rispetto al periodo precedente alla pandemia. In particolare è stata registrata difficoltà di concentrazione (76,6%), noia (52%), irritabilità (39%), irrequietezza (38,8%), nervosismo (38%), sentimenti di solitudine (31,3%), disagio (30,4%) e preoccupazioni (30,1%).
Nell’ultimo anno si è manifestata un’alta prevalenza di ansia e sintomi depressivi dovuti alla pandemia stessa, all’isolamento sociale e allo stress dei genitori, con un maggiore rischio di sviluppare sintomi psichiatrici in famiglie a basso reddito, nei tardo adolescenti e tra le femmine.

Testimonial dell’iniziativa Aurora Ramazzotti che ha sottolineato come “la legge lombarda per la nascita dello psicologo di base è un primo passo per cambiare culturalmente la percezione che le persone hanno della figura dello psicologo, da sempre avvolta da uno stigma che sembra insuperabile. A fine 2020 – ha detto la Ramazzotti – ho conosciuto una ragazza che si è presentata a casa mia tramite mio padre, che spesso entra in contatto con i suoi fan per aiutarli. Di questa ragazza di soli 13 anni, che aveva più volte tentato il suicidio, mi ha colpito davvero tantissimo la facilità con cui mi ha detto che non voleva più vivere. Io in lei ho visto una intera generazione, colpita da questa pandemia, ma che in realtà nasce anche con delle fragilità e componenti di dialogo diverse dalla mia generazione, che non è tanto lontana. Quindi – ha concluso – anche noi ci dobbiamo impegnare per ascoltarli e farli sentire meno soli, per prevenire una situazione prima che diventi difficile da curare”.


“Per me oggi è un giorno importante –
ha aggiunto il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Riccardo Bettiga– perché vedo finalmente coronato il percorso che avevo sollecitato e iniziato anni fa come presidente dell’Ordine degli psicologi lombardi. Questa figura risponde a delle esigenze che la pandemia ha acuito, ma che già prima erano presenti e si erano manifestate in modo evidente. E’ tempo di dare concretezza a un progetto di cura e attenzione della salute mentale che da tempo attende risposte”.
Anche la Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia Laura Parolin ha salutato con grande favore l’iniziativa: “L’inserimento stabile della figura di un professionista psicologo all’interno delle Case della Salute è un obiettivo al quale l’Ordine ha lavorato con pressione negli ultimi mesi e rappresenta una rivoluzione virtuosa che risponde al bisogno crescente di attenzione alla salute psicologica di cittadine e cittadini che fa seguito alla pandemia. Al contempo riconosce la necessità di realizzare dei presìdi di prossimità stabili per ‘normalizzare’ l’accesso alle cure psicologiche, rendendo la cura della salute psicologica davvero accessibile a tutti”.

 

Stefano Bertazzoni

Match Report Roma CF-Brescia

Match Report Roma CF-Brescia

Le doppiette di Brayda e Magri decidono il match sempre in controllo. Garavaglia: «Non era semplice, ma le ragazze ancora una volta raccolgono i frutti del loro grande impegno»

ROMA, 24 APRILE 2022 – Vittoria d’autorità del Brescia Calcio Femminile sul campo della Roma Calcio Femminile nella 23a giornata del campionato di Serie B: le doppiette di Brayda e Magri fissano lo 0-4 finale che mantengono inalterate le distanze con le inseguitrici in classifica.

LA GARA – Mister Elio Garavaglia schiera il Brescia con il 4-2-3-1: in porta c’è Lonni; difesa con Viscardi, Perin, Barcella e Asta; cintura di centrocampo formata da Ghisi e Bianchi; batteria delle trequartiste composta da Brayda, Cristina Merli e Luana Merli con Pasquali punta avanzata. Arbitra Maione di Ercolano.
Il primo squillo è della squadra di casa al 4′ con Orlando su punizione: pallone alto. Col passare dei minuti il Brescia prende progressivamente campo e al 9′ ci prova Pasquali dal limite, facile parata di Casaroli. Al 22′ eccesso di altruismo di Brayda che, servita da Cristina Merli, invece di calciare in porta da posizione più che favorevole cerca l’assist per Luana Merli che però era in fuorigioco. Al 33′ il vantaggio delle Leonesse: segna Brayda al termine di una percussione personale e il suo tiro a incrociare col destro trova una deviazione che beffa Casaroli. Nella ripresa subito due cambi per Garavaglia: dentro Magri e Porcarelli per Bianchi e Pasquali. Si vede subito che è un Brescia molto più aggressivo e veloce: al 3′ incredibile occasione con Cristina Merli che calcia a botta sicura da pochi metri ma centra il palo. Un minuto dopo il raddoppio: segna Brayda che devia col polpaccio un tentativo di Cristina Merli e spiazza Casaroli. Al 25′ tiro di collo pieno a spiovere di Luana Merli dal limite: pallone alto di pochissimo. Al 29′ Roma in dieci per il secondo giallo sventolato a Di Salvo. Un minuto dopo il Brescia chiude i conti: fantastica traiettoria disegnata da Magri su calcio di punizione laterale, col pallone che si insacca sotto l’incrocio opposto dove Casaroli non può arrivare. La Roma prova a reagire, ma la
conclusione di Coda al 41′ è bloccata senza problemi da Lonni. Al 43′ spunto di Farina sulla linea di fondo e suggerimento basso per Asta che viene anticipata un attimo prima di calciare a botta sicura. Al 44′ il poker: ancora Magri che calcia potente dal limite di destro non lasciando scampo al portiere avversario.
Finisce così, con una vittoria netta delle Leonesse, che chiudono così una settimana fatta di tre partite: tra sette giorni altra trasferta in casa del Ravenna.

LE INTERVISTE – «Non era semplice come poi il risultato finale potrebbe far sembrare – le parole di mister Elio Garavaglia – perché la Roma aveva l’ultima chance di mantenere vivo il discorso salvezza. E’ stata una partita tirata nel primo tempo, anche a causa di un campo molto duro e una temperatura particolarmente elevata, quindi le ragazze hanno fatto il loro meglio in quel frangente. Poi come spesso ci accade, nel secondo tempo usciamo fisicamente e riusciamo a gestire la partita con un atteggiamento molto costante, magari senza picchi di prestazione ma con tanto equilibrio e costanza di rendimento. Tutte le partite hanno insidie, soprattutto nel finale di stagione. Le ragazze hanno dato il massimo, ma non avevo dubbi perché è dall’inizio dell’anno che dico che si allenano bene e questi risultati sono il giusto premio per il loro impegno. Ora ci godiamo un viaggio lungo di ritorno ma col sorriso, le ragazze devono recuperare bene e poi penseremo alla prossima partita col massimo impegno e massima fiducia».

Protagonista dei primi due gol del Brescia, capitan Veronique Brayda: «Due gol sporchi, ma sapevamo perfettamente che qui ci sarebbe stato da combattere duramente. Non abbiamo sottovalutato l’impegno e ci siamo prese tre punti meritatamente. Nella ripresa abbiamo chiuso la partita, ma questo indipendentemente dall’avversario. Come abbiamo sempre fatto, pensiamo a noi, a quello che dobbiamo fare in campo, e così continueremo fino alla fine». Sul prossimo impegno col Ravenna: «Tutte le squadre quando giocano contro il Brescia tirano fuori tutto quello che hanno, ma è giusto così. Andiamo a Ravenna, per un’altra battaglia da vivere intensamente».

Due gol in 45′ per Serena Magri: «Sono molto felice per i gol ovviamente, ma anche per essermi sbloccata in questo campionato e soprattutto perché ho aiutato la squadra a conquistare una vittoria importante. In questa parte della stagione forse è più difficile incontrare squadre di bassa classifica perché si devono salvare, però l’abbiamo preparata bene anche se solo in un giorno visto che abbiamo giocato mercoledì sera contro il Bari, eravamo pronte a fare una bella prova e penso che abbiamo dimostrato quello che valiamo». Chiusa nel migliore dei modi una settimana con tre partite: «Sì, è stata una settimana impegnativa ma abbiamo portato a casa la vittoria oggi ed è questo quello che importava».

ROMA CF – BRESCIA 0-4
Roma CF Casaroli, Orlando, Viandrisa (36’ st Farnesi), Salm, Polverino (13’ st Brandizzi), Di Fazio, Lazdauskaite (36’ st Taveri), Conti (36’ st Peri), Di Salvo, Manno (29’ pt Coda), Grossi. (Di Cicco, Novelli, Bevilacqua, Borg). Allenatore Piras
Brescia Lonni, Viscardi, Barcella, Perin, Asta, Ghisi (37’ st Maroni), Bianchi (1’ st Porcarelli), Merli Cristina (32’ Farina), Brayda, Pasquali (1’ st Magri), Merli Luana. (Ballabio, Galbiati). Allenatore Garavaglia
Arbitro Maione di Ercolano; Assistenti Caputo di Benevento e Minichiello di Ariano Irpino
Reti pt 33’ Brayda; st 4’ Brayda, 30’ Magri, 44’ Magri
Ammonite Di Salvo
Espulse Di Salvo al 28’ st per doppia ammonizione
Note Centro Sportivo “Certosa”. Calci d’angolo 2-3. Recupero pt 2’, st 0’.

Nasce lo “psicologo di base”: oggi, mercoledì 27 aprile la presentazione del progetto di legge regionale

Presenti Fermi, Tironi, Carretta, Bettiga e Parolin: testimonial sarà Aurora Ramazzotti
Alle ore 12 in Sala Gonfalone a Palazzo Pirelli: le modalità di accredito

Milano, 22 aprile 2022 – Una nuova legge regionale per istituire lo psicologo di base, figura inserita e riconosciuta a tutti gli effetti tra le cure primarie grazie a uno stanziamento regionale quantificato in 12 milioni di euro. Una risposta significativa al forte incremento della domanda e del bisogno psicologico riscontrato nel periodo pandemico con l’obiettivo, in una prospettiva stabile e di lungo periodo, di strutturare un’offerta psicologica integrata nel Sistema Sanitario Regionale che possa essere tempestiva, appropriata e sempre più vicina ai cittadini e al territorio.
E’ il progetto di legge di cui sono primi firmatari la Vice Presidente della Commissione Sanità Simona Tironi (Forza Italia) e il Consigliere regionale Niccolò Carretta (Gruppo Misto – Azione) che sarà presentato in conferenza stampa mercoledì 27 aprile alle ore 12 a Palazzo Pirelli in Sala Gonfalone.

 

All’iniziativa interverranno, oltre ai due primi firmatari Tironi e Carretta, anche il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, il Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza Riccardo Bettiga, la Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia Laura Parolin e Aurora Ramazzotti, conduttrice e creator, scelta come testimonial per il suo impegno e la sua attenzione nel promuovere la salute mentale.

E’ un progetto di legge nato dalla proficua collaborazione tra maggioranza e minoranza –sottolineano Simona Tironi e Niccolò Carretta– con un unico obiettivo: garantire un’efficace e tempestiva risposta al bisogno sempre più emergente del disagio mentale. La pandemia infatti ha portato alla luce un evidente stato di disagio mentale soprattutto nelle giovani generazioni che deve essere valutato e curato per tempo per evitare che possa diventare cronico”.
In Italia oggi solo il 29% della popolazione affetta da depressione maggiore accede a un trattamento entro un anno dall’esordio della patologia. Inviare i pazienti da uno psicologo entro un anno dall’insorgere del disturbo, permetterebbe un intervento efficace che potrebbe evitare di portare alla prescrizione di psicofarmaci.