da Manuela Prestini | Gen 21, 2021 | Economia
Smeup, azienda leader nel panorama informatico italiano e Intea Engineering, specializzata nella progettazione e produzione di apparecchiature elettroniche di comando e controllo e sensori di tipo elettronico, siglano l’accordo per l’ingresso in IoTReady (BG), azienda specializzata in IoT.
20 Gennaio 2021 – Smeup e Intea Engineering annunciano oggi di aver acquisito il 30% ciascuna di IoTReady, startup innovativa che offre soluzioni IoT per la trasformazione digitale dei prodotti sia in ambito commerciale che per l’Industria 4.0, che quindi detiene il 40% di quote.
IOTREADY S.r.l. nasce dalla passione di due ingegneri informatici esperti di tecnologie web che hanno creduto fin da subito nell’opportunità dell’Internet of Things. Il nome rimanda all’obiettivo di trasformare i prodotti e le macchine in oggetti connessi, per permettere alle imprese di migliorare la qualità dei propri servizi creando valore attraverso i dati.
Grazie a questa Partnership, le tre aziende mettono a fattor comune le proprie competenze per offrire al cliente una soluzione completa, che parte dalla fisicità, per estendersi fino alle logiche tipiche dell’IoT, con le quali i dati prendono valore. Lo fanno proponendosi al mercato come un unico fornitore, in grado di risolvere a 360° le esigenze dei clienti che intendono approcciare il mondo dell’IoT.
Il concetto di IoT, infatti, può essere sintetizzato con l’immagine di una rete di oggetti intelligenti connessi tra loro. Questa rete è composta da tre elementi: la parte fisica (gli oggetti intelligenti interconnessi), mercato in cui Intea Engineering ha acquisito un ruolo di primo piano, la componente applicativa, terreno sul quale smeup ha sviluppato il suo successo negli anni e la connettività, core business di IoTReady.
Con l’ingresso in IoTReady, smeup, con sede legale a Erbusco (BS) e altre 13 sedi nel nord e centro Italia, con 450 collaboratori e 2350 clienti in Italia e nel mondo, consolida il suo offering IoT.
“Abbiamo intrapreso molto volentieri questo percorso insieme ad un nostro cliente. Crediamo molto in questa operazione come orizzonte strategico: l’IoT si configura infatti come una prospettiva determinante per i prossimi anni. Ha un’importanza tale da farci decidere di non percorrere questa strada da soli, ma di coinvolgere soggetti in grado di darci garanzia del risultato, per noi e per i nostri clienti.
La nostra mission si basa sul concetto di aggregazione delle intelligenze sviluppate studiando processi aziendali complessi, di settori diversi e realtà specifiche con il know how tipico del cliente.
Questa operazione rappresenta un ottimo esempio di “collaborazione tra intelligenze” che auspico possa essere di stimolo ad altre iniziative simili con aziende clienti attuali o futuri.”– ha dichiarato Silvano Lancini, Presidente smeup.
“Estrema soddisfazione. Con questa partnership, Intea Engineering integra, all’interno del proprio gruppo, importanti competenze legate alla connettività, consolidando la collaborazione con smeup ed offrendo la propria competenza industriale nella produzione di Hardware tecnologicamente avanzato.” – ha dichiarato Ivano Novali, Ad Intea Engineering
“Siamo orgogliosi che due aziende del livello di Smeup ed Intea Engineering abbiano scommesso sulla nostra visione e sulle nostre competenze nella tecnologia IoT.
Crediamo che questa collaborazione aiuterà i nostri clienti a beneficiare di un’offerta completa ed altamente innovativa, che li aiuterà nella crescita attraverso un nuovo percorso di trasformazione digitale.
Questa partnership sarà fondamentale per lo sviluppo di un progetto industriale di lungo termine: crediamo che l’organizzazione e le competenze dei nostri nuovi partner, unite al know-how specifico di IoTReady, possano dare una svolta nella crescita e nell’affermazione nel mercato.” – ha dichiarato Andrea Taffi, CEO IoTReady
SMEUP
smeup è il partner ideale per le aziende che vogliono essere accompagnate nel processo della Digital Transformation, valorizzando intelligenze e processi di lavoro sotto la guida dell’innovazione.
La mission di smeup può infatti essere così sintetizzata: aggregare le intelligenze sviluppate studiando processi aziendali complessi, di settori diversi e realtà specifiche con il know how tipico del cliente. L’obiettivo è semplice: attraverso la digitalizzazione dei processi, i dati delle aziende vengono trasformati in valore aggiunto per il loro business.
Per accompagnare le aziende nel processo di innovazione, smeup mette in primo piano le proprie competenze per proporre la soluzione più adatta alle specifiche esigenze dell’impresa e al contesto di business.
Un vero e proprio partner strategico che con la propria capacità di integrazione esaudisce i desideri di innovazione del cliente che vuole differenziarsi nel suo mercato competitivo.
I numeri di smeup oggi:
- 14 sedi in Italia
- 450 risorse
- 2350 clienti in Italia e nel mondo
- 55 milioni di ricavi nel 2019
Le esigenze aziendali in cui smeup ha sviluppato la propria expertise sono:
- Software gestionali – ERP
- Infrastruttura, Cloud e Security
- Retail
- Business Analytics
- Software Documentale
- Digital e Web Marketing
- Industrial IoT
- Soluzioni per la gestione delle Risorse Umane
- Software di progettazione.
SMEUP, IL NUOVO BRAND
Nell’ottica di rinnovamento continuo perseguita a livello aziendale, che tenga conto del contesto globale in cui opera, smeup si presenta con un nuovo brand che intende rappresentare, anche a livello visual, ciò che in 30 anni di storia il gruppo ha costruito: un’aggregazione di aziende, persone, competenze, conoscenze. E affinchè tutte le aziende coinvolte possano sentirsi rappresentate da un’unica entità, in tutti gli elementi che le caratterizzano, il nuovo brand abbandona la definizione di “Gruppo”: (solo) smeup, quindi, nessun punto e nessuna distanza,
a favore di unione e coesione, anche nel nome.
Con il nuovo brand arrivano anche un nuovo logo e un nuovo colore, un vero e proprio cambio d’abito che l’azienda ha scelto di realizzare come segnale di comprensione della nuova realtà e della conseguente necessità di evolvere. Il rosso, da sempre il colore rappresentativo di smeup, cambia in una tonalità più scura, molto intensa, per sottolineare il carattere di forte solidità, affidabilità e competenza dell’azienda. Al rosso si aggiungono anche altri colori, con lo scopo di rappresentare i diversi elementi che la caratterizzano e aggiungere una sferzata di energia e innovazione.
In questo percorso, anche il nuovo payoff Powered by data. Driven by people. intende rafforzare l’identità e i valori dell’azienda: per smeup, da sempre, la potenzialità dell’utilizzo dei dati acquisisce forza solo quando è affiancata al valore e alle competenze delle persone che ci lavorano.
Il nuovo brand rafforza quindi ulteriormente il posizionamento di smeup quale partner globale per quelle imprese che vogliono differenziarsi sul proprio mercato, e lo fa aggregando intelligenze in grado di studiare processi aziendali complessi e creando valore attraverso strumenti come software strategico e infrastrutture dinamiche.
www.smeup.com
INTEA ENGINEERING
INTEA ENGINEERING è una società specializzata nella progettazione e realizzazione “custom” di sistemi elettronici di comando e controllo, sensori elettronici, azionamento motori, interfacce utente evolute e schede elettroniche per numerose e complesse applicazioni in svariati campi industriali.
La mission: Intea Engineering vuole essere il partner industriale competente, esperto ed affidabile con cui il cliente può ricercare, sviluppare e produrre le migliori soluzioni sia per i nuovi progetti che per le produzioni OEM ed il rinnovamento di prodotti esistenti.
I pilastri su cui Intea Engineering poggia la propria strategia sono:
- un Team interno di progettazione HW/FW/SW costituito nel tempo stratificando elevate competenze applicative trasversali
- un reparto produttivo mantenuto costantemente all’avanguardia con le più recenti attrezzature produttive.
- strumentazione tecnica di controllo e verifica di altissimo livello che, senza gravare sugli elevati standard di processo, consentono il test sul 100% della produzione.
INTEA ENGINEERING in sintesi
- Fondata nel 1998 a Sale Marasino (BS)
- Nel 2008 si trasferisce nel nuovo stabilimento di 3000 m²
- Presente con un proprio plant produttivo nell’est europeo (Romania) fin dal 2005
- Nel 2014 ottiene la certificazione ISO-TS/IATF per il settore automotive
- Fatturato consolidato di oltre 20M€ con un organico di circa 100 persone di cui oltre il 50% impiegato nei reparti R&S e progettazione.
Le competenze di INTEA ENGINEERING le consentono di essere partner dei Centri R&S dei più importanti Gruppi Internazionali per i progetti in cui si richiede innovazione, eccellenza, flessibilità e, soprattutto, un approccio di partnership per sviluppare soluzioni nuove modellate su specifici obiettivi.
L’elevata capacità produttiva, la flessibilità e la dislocazione geografica dei siti produttivi consentono di soddisfare il rapporto qualità costi richiesto dai nostri clienti.
www.inteaengineering.it
IoTReady
IoTReady nasce nel 2018 con l’ambizione di diventare un’azienda leader in Italia nello sviluppo di soluzioni IoT e, per questo, ha deciso di investire da subito in tecnologie proprietarie sviluppando la propria piattaforma Cloud e il software per la connettività.
In pochi anni IoTReady è riuscita a rendere connesse più di 400 macchine consolidando i propri prodotti e sviluppando le competenze tecniche trasversali necessarie per la buona riuscita di un progetto IoT.
L’esperienza maturata ha permesso a IoTReady di affermarsi anche nel settore Industria 4.0, realizzando una piattaforma con tecnologia proprietaria di Industrial IoT per la raccolta dati e il monitoraggio della produzione, in grado di fornire informazioni in tempo reale sull’efficacia degli impianti.
Ci poniamo come partner unico al servizio del cliente nella scelta e nella fornitura di tutto ciò che serve per portare il progetto IoT fino in fondo, senza incertezze né rischi.
Da oggi questa convinzione diventa ancora più concreta, avendo a disposizione nuove competenze industriali in grado di risolvere a 360° le esigenze dei clienti che intendono approcciare il mondo dell’IoT, dallo sviluppo di soluzioni hardware all’ambito applicativo.
www.IoTReady.it
da Manuela Prestini | Dic 7, 2020 | Attualità, Economia
- Il dato riguarda la somma tra la spesa media a carico delle aziende per i costi di gestione (mascherine, sanificazione, disinfettanti, pulizia locali), pari a 458 euro, e per quelli “una tantum” (termoscanner, barriere protettive), che si attestano a 152 euro.
- A evidenziarlo è la nona edizione del Booklet Economia a cura del Centro Studi, che contiene – oltre ai principali indicatori economici della Provincia di Brescia – uno specifico approfondimento sull’impatto del Coronavirus.
Dall’inizio del lockdown, le aziende bresciane hanno speso in media 610 euro a dipendente per i costi di sicurezza legati all’applicazione del Protocollo aziendale Covid-19: il dato riguarda la somma tra la spesa media per i costi di gestione (mascherine, sanificazione, disinfettanti, pulizia locali), pari a 458 euro, e per quelli “una tantum” (termoscanner, barriere protettive), che si attestano a 152 euro.
A evidenziarlo è la nona edizione del Booklet Economia, documento realizzato dal Centro Studi di Confindustria Brescia – disponibile in formato digitale –, e contenente informazioni su tutti i principali indicatori economici bresciani aggiornati al 30 ottobre.
“I numeri raccolti dal Centro Studi di Confindustria Brescia evidenziano il forte impegno, anche economico, messo in atto dalle nostre aziende sul tema della sicurezza – commenta Giuseppe Pasini, Presidente di Confindustria Brescia –. Si tratta di un versante su cui abbiamo compiuto numerosi e importanti sforzi negli ultimi anni. Nonostante ciò, il Covid-19 ha rappresentato una sfida inedita e drammatica da affrontare. Ci siamo fatti trovare pronti: siamo stati la prima provincia in Italia a realizzare un protocollo condiviso con i sindacati per il rientro al lavoro, nello scorso mese di aprile, e abbiamo proseguito nei mesi successivi rispettando e implementando gli accordi presi. Una sfida che abbiamo vinto, come testimonia il fatto che nessuna fabbrica bresciana è divenuta focolaio dell’epidemia.”
Oltre ai principali dati economici bresciani, nel Booklet è presente un’apposita sezione dedicata all’impatto del Covid-19 sul sistema bresciano. In particolare, gli operatori interpellati hanno dichiarato, per il periodo gennaio-settembre 2020, in media un calo percentuale del fatturato del 9% rispetto ai primi nove mesi 2019.
Riguardo alle misure di gestione del personale adottate dalle imprese in seguito all’emergenza sanitaria: l’85% degli intervistati ha dichiarato di aver utilizzato la Cassa Integrazione Guadagni; il 77% di aver introdotto o intensificato lo smart working; il 64% di aver fatto ricorso alle ferie obbligatorie; il 56% di aver ridotto le ore di lavoro; il 25% di aver rinviato le assunzioni previste; il 17% di aver fatto formazione aggiuntiva del personale; il 16% di non aver prorogato i contratti a termine.
Per quanto riguarda i costi “una tantum” (termoscanner, barriere protettive) per l’applicazione del Protocollo aziendale Covid-19, le aziende hanno dichiarato una spesa media per dipendente pari a 152 euro, con punte più elevate nei settori: legno e minerali non metalliferi (319 euro), meccanica (155) e metallurgia (187). Tra le classi dimensionali, la spesa risulta più elevata per le piccole imprese (179 euro) e per le medie (167), rispetto alle micro e a quelle di maggiore dimensione.
In merito ai costi di gestione (mascherine, sanificazione, disinfettanti, pulizia locali) per l’applicazione del Protocollo aziendale Covid-19, gli operatori hanno dichiarato di dover sostenere, dall’inizio del lockdown fino alla fine di quest’anno, una spesa media per dipendente pari a 458 euro, con costi più elevati nell’alimentare (607 euro), legno e minerali non metalliferi (475), meccanica (480) e, a livello dimensionale, nelle piccole (501 euro) e medie aziende (477).
da Manuela Prestini | Dic 4, 2020 | Attualità, Economia
Importante novità per Farco Group di Torbole Casaglia, alla fine di questo tribolato 2020: nei giorni scorsi è stato infatti siglato l’accordo per la cessione del controllo (55%) della società Setam srl di Flero.
I soci storici di Setam, l’ing. Mauro Lucchese, il figlio Emilio e l’ing. Alberto Davide Broglia, continueranno a restare all’interno della società per dare continuità al lavoro costruito in 40 anni di attività.
Un passo importante per il gruppo Farco, punto di riferimento sul territorio bresciano (e non solo) per la sicurezza sul lavoro, i sistemi antincendio, la formazione e la sorveglianza sanitaria. “Con l’acquisizione di Setam, facciamo una scelta strategica in campo ambientale e ci proponiamo ai nostri clienti come partner per le scelte di Sostenibilità che dovranno fare nei prossimi anni”, dichiara Roberto Zini, presidente Farco Group e vicepresidente di Confindustria Brescia. “Oggi più che mai è necessario fare sistema, costruire sinergie tra attori diversi, per poter rispondere alle esigenze delle imprese, chiamate ad un cambiamento della propria organizzazione e del proprio modello di business”.
Farco Group, organizzato in 4 società (Farco, Sintex, Sinermed ed Eost) e con il centinaio di collaboratori attivi, nel 2020 supererà i 10 milioni di fatturato; erano 9,1 milioni nel 2019 con un Ebitda del 14%.
Con un fatturato (2019) pari a € 850.000, Setam conta ad oggi 12 professionisti impegnati nelle varie divisioni organizzative dell’azienda: divisione tecnica acqua e ambiente, autorizzazioni, sistemi di gestione e adempimenti normativi. Le competenze aziendali, nate inizialmente con la progettazione di impianti di depurazione dell’acqua, fanno oggi di Setam un punto di riferimento nel territorio bresciano per la consulenza e la progettazione di soluzioni relative a svariate problematiche inerenti la tutela dell’ambiente, con l’obiettivo di accompagnare i propri clienti in un percorso di crescita responsabile, sempre nel rispetto delle prescrizioni normative di settore.
È grande la soddisfazione anche per Setam, che da tempo sentiva l’esigenza di diversificare le prestazioni sempre più richieste dai clienti e interconnesse ai temi della tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e al grande tema della sostenibilità ambientale: “l’ingresso in Farco Group soddisfa intenzione ed aspirazioni” ha commentato Mauro Lucchese, fondatore della società di Flero. “La scelta di collaborare con Farco Group è decisiva per il futuro e la continuità aziendale di Setam, che sarà così in grado di efficientare i servizi già erogati e strutturarne di nuovi, ampliando anche il target dei nostri clienti”, dichiara l’ing. Alberto Davide Broglia, “poiché la sostenibilità ha bisogno di esperienze e competenze integrate”.
Nel team di gestione di Setam, Farco Group inserisce anche l’ing. Graziano Biondi e l’ing. Francesca Ceretti, risorse storiche di Sintex esperte del settore ambientale.
Dando il benvenuto a Setam in Farco Group, Roberto Zini coglie l’occasione per ribadire quanto “la forza delle società di servizi risiede anche nella competenza e nella professionalità dei collaboratori, che intendiamo coinvolgere sempre nelle scelte aziendali e per i quali continueremo ad investire, mantenendo attive ed aggiornate le importanti misure di welfare già implementate”; tale impegno è stato peraltro recentemente riconosciuto nell’ambito del Welfare Index PMI che ha visto Farco Group fra le 78 imprese premiate sul territorio nazionale dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
da bsupmag | Lug 23, 2020 | Economia
AIB – INTESA SANPAOLO: IL 23 LUGLIO IL WEBINAR “IL RILANCIO DELLE IMPRESE E DEL TERRITORIO”
- L’incontro si concentrerà, in particolare, su strumenti, opportunità e prospettive per le imprese lombarde nel periodo post Covid.
- Intervengono Mauro Micillo (Responsabile Divisione IMI Corporate & Investment Banking Intesa Sanpaolo), Gregorio De Felice (Chief Economist Intesa Sanpaolo) e Giuseppe Pasini (Presidente AIB).
Brescia, 21 luglio 2020 – Associazione Industriale Bresciana e Intesa Sanpaolo organizzano il webinar “Il rilancio delle imprese e del territorio”, in programma giovedì 23 luglio alle ore 17.00.
L’appuntamento online si concentrerà, in particolare, su strumenti, opportunità e prospettive per il post Covid, tematiche di cui discuteranno Mauro Micillo (Responsabile Divisione IMI Corporate & Investment Banking Intesa Sanpaolo), Gregorio De Felice (Chief Economist Intesa Sanpaolo) e Giuseppe Pasini (Presidente AIB).
Partendo da un’analisi dello scenario macro economico nazionale e internazionale post pandemia, l’incontro presenterà gli strumenti attualmente disponibili a supporto della crescita competitiva delle imprese lombarde. In particolare, verrà approfondito il tema delle agevolazioni per l’accesso al credito, insieme agli incentivi agli investimenti e supporto all’innovazione, alla digitalizzazione e alla sostenibilità.
“L’emergenza sanitaria e la conseguente fase di lockdown hanno portato a una caduta della produzione nel settore manifatturiero e nei servizi, con un impatto negativo su esportazioni, consumi e investimenti – commenta Giuseppe Pasini, Presidente di AIB –. In questo contesto, le imprese della Lombardia – la regione più colpita dalla pandemia – sono impegnate in una sfida decisiva: superare la fase di crisi e rafforzare il ruolo di motore dell’economia italiana. In tal senso, l’incontro con Intesa Sanpaolo servirà ad approfondire il possibile sostegno che il mondo bancario è in grado di offrire all’imprenditoria.”
“Brescia e la sua provincia sono aree orgogliosamente laboriose e dinamiche che trainano la produzione industriale della Lombardia e del Paese e Intesa Sanpaolo, che da sempre le segue e le assiste con attenzione, è pronta a sostenerne il rilancio con strumenti sia ordinari che straordinari, come i nuovi finanziamenti per le imprese garantiti da Sace – afferma Mauro Micillo, Responsabile della Divisione IMI Corporate Investment Banking di Intesa Sanpaolo –. I contributi già varati dal nostro Gruppo a favore di imprese e famiglie per l’emergenza Covid ammontano a circa 50 miliardi di euro. Per i territori dove UBI è capillarmente presente, come ad esempio Brescia e Bergamo, a conclusione dell’OPS in corso prevediamo ulteriori nuovi 10 miliardi di euro di crediti a sostegno dell’economia reale per il triennio 2021-2023”.
Il webinar è aperto al pubblico: per iscriversi è necessario effettuare la registrazione sul nuovo sito dell’Associazione Industriale Bresciana www.aib.bs.it, nella sezione “Prossimi appuntamenti”.
da bsupmag | Lug 10, 2020 | Attualità, Economia
Verona, 8 luglio 2020 – Marmomac Re-Start, il progetto speciale di Veronafiere dedicato a supportare nel 2020 la ripartenza della filiera della pietra naturale accelera sull’integrazione tra evento fisico e digitale, con nuove iniziative online. Tre giornate di incontri b2b, networking e formazione per riunire sul web, dal 30 settembre al 2 ottobre 2020, l’intera community dell’industria di marmi, graniti e tecnologie di lavorazione.
Tutto questo grazie ad una piattaforma digitale evoluta, interattiva e a misura di business, per collegare in modo mirato e sicuro le imprese con quei mercati mondiali ancora in difficoltà per l’emergenza Covid-19.
Nel contesto di Marmomac Re-Start, inoltre, si continua a lavorare insieme ad Agenzia-ICE per organizzare momenti di contatto in fiera a Verona e nelle aziende del territorio con buyer, architetti e designer esteri selezionati.
L’obiettivo del nuovo modello di rassegna, grazie all’interazione tra realtà fisica e virtuale, è quello di mantenere l’importante profilo internazionale raggiunto da Marmomac in 54 edizioni, con oltre il 62% dei visitatori in arrivo ogni anno da più di 150 nazioni. L’appuntamento speciale di Marmomac Re-Start, quindi, vuole sostenere anche in questo momento critico la promozione del settore lapideo, accompagnandolo verso l’edizione 2021 di Marmomac.
Maurizio Danese, presidente di Veronafiere: «Il sistema fieristico costituisce uno degli asset strategici per far ripartire il Paese. L’emergenza sanitaria ha colpito duramente anche tutto il comparto lapideo a livello mondiale. In questo scenario, Veronafiere ha valorizzato al massimo le potenzialità che poteva esprimere riprogettando le proprie rassegne del calendario 2020. È stato creato un modello ibrido tra il fisico e il digitale per garantire la ripresa del business alle aziende clienti, oltre che alle community dei comparti rappresentati. A fine emergenza, il modello sviluppato andrà a integrare le rassegne fisiche che torneranno a regime, generando nuove opportunità. Una attività che stiamo svolgendo in stretta collaborazione con Agenzia-ICE, dal momento che questo format coniuga gli indirizzi definiti dal Patto per l’export sottoscritto nel giugno scorso presso il ministero degli Affari esteri. Il nostro obiettivo è il rilancio dell’attività fieristica e tramite di essa dell’economia italiana, delle imprese e dei nostri prodotti del made in Italy».
Federico Sboarina, sindaco di Verona: «In un anno drammatico e difficile per l’intero pianeta, il sistema Verona non si è fermato ed ha continuato a lavorare per generare valore e rimettere in moto, nelle modalità possibili, tutte le sue eccellenze, dalla cultura al business. Marmomac, come altri appuntamenti in calendario nel secondo semestre, resta un evento strategico per sostenere uno dei comparti principali dell’economia locale. L’aver ripensato in tempi così rapidi i modelli di business in chiave innovativa e tecnologica, è una risposta operativa e concreta per approdare al più presto, come tutti noi ci auguriamo, a una ritrovata normalità».
da bsupmag | Lug 7, 2020 | Economia
- L’appuntamento online, in programma alle ore 17.30, sarà aperto dal Presidente di Confindustria Lombardia, Marco Bonometti. Interverranno anche Michele Lancellotti, Delegato AIB allo Sviluppo Associativo, Zone e Settori, e i Coordinatori di Zona Emanuele Morandi (Bassa Bresciana Occidentale) e Marco Baresi (Brescia).
- Il progetto, realizzato dal gruppo LE Imprenditrici di AIB, ha affrontato il tema dell’identità imprenditoriale, coinvolgendo le oltre 1.300 aziende associate ad AIB e un migliaio di cittadini, attraverso un sondaggio proposto via web e discusso in 3 incontri con gli imprenditori.
Brescia, 7 luglio 2020 – Si terrà giovedì 9 luglio dalle ore 17.30, in modalità online, il terzo e ultimo incontro del progetto de LE Imprenditrici di AIB, “E.L.I. – Essere l’Impresa”. Durante il gruppo di lavoro – riservato a imprenditori e imprenditrici e dedicato all’immagine sociale dell’imprenditore – saranno approfonditi i risultati del sondaggio inviato negli scorsi mesi ad aziende e popolazione bresciana. Nello specifico, il focus sarà su “Rafforzare l’azione per far sentire la voce dell’impresa” – Come rendere gli imprenditori, attori del cambiamento?”
Aprirà i lavori il Presidente di Confindustria Lombardia, Marco Bonometti. Interverranno anche: Michele Lancellotti, Delegato AIB allo Sviluppo Associativo, Zone e Settori, e i Coordinatori di Zona Emanuele Morandi (Bassa Bresciana Occidentale) e Marco Baresi (Brescia).
Il progetto “E.L.I. – Essere l’Impresa” è promosso dal gruppo LE Imprenditrici dell’Associazione Industriale Bresciana con l’obiettivo di approfondire il tema dell’identità imprenditoriale attraverso un apposito sondaggio – inviato via web – alle oltre 1.300 aziende associate e a un migliaio di cittadini, per garantire il coinvolgimento nella ricerca della comunità locale.
Per partecipare è necessario iscriversi sul sito di AIB, nella sezione Prossimi Eventi; info scrivendo a leimprenditrici@aib.bs.it