da bsupmag | Lug 2, 2020 | Attualità, Economia
- Alle ore 17.30 il Presidente di AIB Giuseppe Pasini dialogherà con l’economista e portavoce ASVIS Enrico Giovannini, già Presidente dell’Istat e Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, e l’amministratore delegato e direttore generale di A2A Renato Mazzoncini.
- Gli incontri sono stati inaugurati lo scorso 25 giugno dall’ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli, e mettono a confronto gli imprenditori bresciani con importanti ospiti dell’economia e del giornalismo italiano.
Brescia, 2 luglio 2020 – Si terrà martedì 7 luglio, dalle ore 17.30, il webinar ““La sfida della sostenibilità” per una nuova fase dell’industria”, secondo di un ciclo di incontri sui temi di attualità dell’economia proposto da AIB.
Durante l’appuntamento online, il Presidente dell’Associazione Industriale Bresciana Giuseppe Pasini dialogherà con l’economista e portavoce ASVIS Enrico Giovannini e con l’amministratore delegato e direttore generale di A2A Renato Mazzoncini, concentrandosi in particolare sui temi della sostenibilità come chiave per il futuro dell’economia e dell’imprenditoria.
Enrico Giovannini è un economista, statistico ed accademico, Chief Statistician dell’OCSE dal 2001 all’agosto 2009, presidente dell’Istatdall’agosto 2009 all’aprile 2013 e Ministro del lavoro e delle politiche sociali dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014. È co-fondatore e portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), una rete di oltre 270 soggetti della società civile italiana. È professore ordinario di statistica economica all’Università di Roma “Tor Vergata”, docente di Sviluppo Sostenibile presso l’Università LUISS e la Scuola Nazionale di Amministrazione (SNA), Senior Fellow della LUISS School of European Political Economy, Associate Senior Research Fellow del Centre for European Policy Studies. Tra gli altri incarichi, è inoltre presidente dell’European Statistical Governance Advisory Board (ESGAB), l’organismo che supervisiona il funzionamento del Sistema Statistico Europeo.
Renato Mazzoncini è Amministratore Delegato e Direttore Generale di A2A da maggio 2020. Ingegnere Elettrotecnico e Professore del Politecnico di Milano, dove è docente del corso “Mobility- Infrastructures and Services” e Membro dell’Advisory Board. Ha un percorso professionale ai vertici di aziende leader in settori strategici per il Paese. Ha iniziato a lavorare in Ansaldo, poi ha guidato Aziende private, pubbliche e miste, di servizi pubblici locali fino ad approdare nel 2012 al Gruppo Ferrovie dello Stato come AD della controllata Busitalia. Arriva al vertice del Gruppo FS, come Amministratore Delegato e Direttore Generale nel 2015 fino al 2018. In quel periodo, tra l’altro, Anas viene integrata nel Gruppo FS. Appassionato ed esperto di tematiche ambientali, green economy e climate change, ha partecipato alla stesura, assieme ad altri esperti mondiali, della “RoadMap to 2050. A Manual for Nations to Decarbonize by Mid Century” presentata a COP 25. Ha inoltre contribuito alla redazione del libro “Green Planning for cities and Communities” sui temi dello sviluppo e della progettazione Smart e Green per le città.
I webinar sono aperti al pubblico: per iscriversi è necessario effettuare la registrazione sul nuovo sito dell’Associazione Industriale Bresciana www.aib.bs.it, nella sezione “Prossimi appuntamenti”.
da bsupmag | Giu 30, 2020 | Attualità, Economia
Tironi (FI) “telecamere e varchi d’accesso saranno gli strumenti concreti per un intervento capillare”
Milano, 30 giugno 2020 – Dopo l’approvazione in Commissione avvenuta qualche settimana fa, il Consiglio regionale ha dato il via libera definitivo alla legge regionale sulla sicurezza del personale sanitario e sociosanitario. “Le aggressioni in sanità – spiega la Consigliere Simona Tironi di Forza Italia – rappresentano da tempo un problema molto serio che riguarda potenzialmente tutti gli operatori. Sono necessarie azioni capillare su più livelli e la legge regionale è un passo importante in questa direzione. Nel testo si è scelto di valorizzare quanto già esisteva a livello di sistema sanitario regionale e aggiungere elementi nuovi. Le previsioni lombarde si potranno auspicabilmente integrare nei prossimi mesi con quelle nazionali che sono in discussione a Roma e che, come spesso accade, abbiamo anticipato. Per definire in modo puntuale gli strumenti concreti del progetto di legge – prosegue Tironi – abbiamo approvato in Consiglio un Ordine del giorno che impegna la Giunta a valutare interventi strutturali sui varchi d’accesso alle strutture, l’installazione di telecamere e l’ammodernamento degli impianti di videosorveglianza esistenti. Dove necessari, telecamere e varchi d’accesso saranno gli strumenti concreti per un intervento capillare. Il tavolo tecnico istituito senza costi e con i coinvolgimento di medici, veterinari e sistema regionale sarà il motore per il futuro delle legge. Anche su questo tema, Regione Lombardia conferma la vicinanza concreta a tutti gli operatori della sanità anche sul fronte sicurezza”.
da bsupmag | Giu 30, 2020 | Economia, Food
Le selezioni della 24ª edizione del Vinitaly Design International Packaging Competition si sono svolte il 18 giugno scorso con 239 campioni. Assegnati i premi e scelte le 20 etichette che saranno valutate nel mese di luglio sui social di Vinitaly.
QUESTIONE DI ETICHETTA: QUANDO IL DESIGN FA LA DIFFERENZA
“Etichetta dell’anno 2020” al vino Terre di Offida doc Passerina Passito “Anima Mundi” 2011 della Cantina dei Colli Ripani di Ripatransone (AP). Premio Speciale “Packaging 2020” all’azienda agricola Santa Tresa di Vittoria (RG). Premio speciale “Immagine Coordinata 2020” alla Brand Breeder di Pescara.
Verona, 30 giugno 2020. Cinque esperti di livello internazionale, 14 categorie, 239 campioni, 37 riconoscimenti assegnati complessivamente, 20 etichette selezionate per essere valutate durante il mese di luglio sui canali social di Vinitaly.
Sono i numeri della 24ª edizione del Vinitaly Design International Packaging Competition, il concorso organizzato da Veronafiere con lo scopo di evidenziare il miglior design complessivo di confezioni e bottiglie di vini, distillati, liquori, birre e degli oli extra vergine d’oliva e premiare l’impegno delle aziende nel continuo miglioramento della propria immagine.
«Veronafiere torna ad organizzare eventi fisici e lo fa con un appuntamento importante come il Vinitaly Design International Packaging Competition, dedicato a quell’aspetto fondamentale del marketing che è il modo di presentare i prodotti al mercato e ai diversi canali distributivi. Veronafiere è pronta a mettere a disposizione delle imprese tutti i servizi e gli strumenti di cui dispone e dà appuntamento al mondo del vino a wine2wine Exhibition, unico evento b2b nel 2020 che coniuga la presenza fisica dei buyer con quella digital, in programma a Verona dal 22 al 24 novembre», sottolinea Matteo Gelmetti, vicepresidente di Veronafiere spa.
I 239 campioni iscritti sono stati valutati da una commissione di esperti presieduta da Alessandro Marinella e composta da Paolo Brogioni (enologo), Alessandra Corsi (direttore marketing GDO), Cleto Munari (designer) e Chiara Tomasi (designer).
Per Alessandro Marinella, presidente di giuria e rappresentante della quarta generazione della maison napoletana di cravatte famose in tutto il mondo, «il packaging al giorno d’oggi è un aspetto fondamentale, perché l’acquisto non è più dato solo dall’esperienza organolettica del prodotto, sia vino, birra, olio, distillato o liquore, ma anche dall’impatto visivo che il consumatore ha al primo sguardo con l’articolo in sé e per sé». Per questo, secondo Marinella, «serve coniugare innovazione e tradizione, e forse questa è la sfida più difficile, anche se sicuramente serve anche un po’ di fantasia. Senza dimenticare che l’aspetto del packaging deve rispettare il valore del contenuto».
Questa filosofia ha sicuramente guidato quest’anno, più delle scorse edizioni, la progettazione dei creativi i quali hanno realizzato le etichette vincitrici che si sono distinte proprio per essere riuscite a unire i tre elementi.
Al concorso sono stati iscritti complessivamente 239 campioni distribuiti nelle 14 categorie previste dal regolamento che, oltre al vino, comprendono anche distillati, vermouth, birre artigianali, olio extravergine di oliva e, da quest’anno, anche la categoria Packaging box, un premio speciale che la giuria attribuisce all’imballaggio (contenitore in cartone, legno, latta o altro materiale) contenente una o più bottiglie, a condizione che identifichi esplicitamente l’azienda produttrice. Per mantenere sempre alti gli standard qualitativi del concorso, la giuria ha ritenuto quest’anno di non assegnare dei premi ad alcune delle categorie in gara.
Vincitore dell’“Etichetta dell’anno 2020” è stato il vino Terre di Offida doc Passerina Passito “Anima Mundi” 2011 della Cantina dei Colli Ripani di Ripatransone (AP), mentre L’Azienda Agricola Santa Tresa di Vittoria (RG) ha ottenuto il premio speciale “Packaging 2020”, infine il premio speciale “Immagine Coordinata 2020” è stato attribuito alla Brand Breeder di Pescara.
La giuria ha inoltre selezionato 20 etichette che saranno votate durante il mese di luglio sui canali ufficiali Instagram e Facebook di Vinitaly per l’assegnazione per la prima volta del premio “Social”. Lo scopo è quello di coinvolgere il pubblico dei consumatori per renderli consapevoli dello sforzo e del contenuto creativo non solo del vino ma anche della sua etichetta e di tutto l’abbigliaggio di una bottiglia.
Ufficio Stampa Veronafiere pressoffice@veronafiere.it | 045 8298210
FB @veronafiere @vinitalyofficial | TW @pressVRfiere @vinitalytasting | IG @vinitalyofficial
PREMIO SPECIALE “Etichetta dell’anno 2020”
Il premio speciale “Etichetta dell’anno 2020” è stato attribuito dalla giuria all’etichetta:
TERRE DI OFFIDA DOC PASSERINA PASSITO 2011 “ANIMA MUNDI”
Cantina dei Colli Ripani Soc. Coop. – Ripatransone (AP)
Grafica: Andrea Castelletti – Milano
PREMIO SPECIALE “Packaging 2020”
AGRICOLA SANTA TRESA S.R.L. – VITTORIA (RG)
Grafica: Advision S.r.l. – Marano di Valpolicella (VR)
PREMIO SPECIALE “Immagine coordinata 2020”
BRAND BREEDER S.R.L.S. -PESCARA (PE)
Grafica: Spazio di Paolo – Spoltore (PE)
CATEGORIA 1: confezioni di vini bianchi tranquilli a denominazione di origine e a indicazione geografica
VENEZIA GIULIA IGP BIANCO “ETHOS” 2018
Az. Forchir di Bianchini Gianfranco & C. S.s.a. – Camino Al Tagliamento (UD)
Grafica: Mine Divine Associati S.r.l. – Udine
TRENTINO DOC SUPERIORE PINOT GRIGIO “MUSIVUM” 2016
Nosio S.p.a. – Mezzocorona (TN)
Grafica: Doni e Associati – Firenze (FI)
VINO BIANCO “PARELLA” 2018
Az. Agr. Febo Davide – Spoltore (PE)
Grafica: Spazio di Paolo – Spoltore (PE)
CATEGORIA 2: confezioni di vini dolci naturali e di vini liquorosi tranquilli a denominazione di origine e a indicazione geografica
MOSCATO D’ASTI DOCG “PAIE'” 2018
Cantina Alice Bel Colle S.c.a. – Alice Bel Colle (AL)
Grafica: Cristina Ciamporcero Wine Stylist – Ivrea (TO)
CATEGORIA 3: confezioni di vini rosati tranquilli a denominazione di origine e a indicazione geografica
IRPINIA DOC ROSATO “VISIONE” 2019
Feudi di San Gregorio Soc. Agr. S.p.a. – Sorbo Serpico (AV)
Grafica: Feudi di San Gregorio Soc. Agr. S.p.a. – Sorbo Serpico (AV)
MARCHE IGT ROSATO “IL VICOLO” 2019
Cantina dei Colli Ripani – Ripatransone (AP)
Grafica: Andrea Castelletti – Milano
ROSA DOLCE&GABBANA e DONNAFUGATA – ROSATO SICILIA DOC 2019
Donnafugata S.r.l. Soc. Agr. – Marsala (TP)
Grafica: Dolce & Gabbana – Milano
CATEGORIA 4: confezioni di vini rossi tranquilli a denominazione d’origine e a indicazione geografica delle annate 2019 e 2018
PUGLIA IGT PRIMITIVO VINO BIOLOGICO 2018
Brand Breeder S.r.l.s. – Pescara (PE)
Grafica: Spazio di Paolo – Spoltore (PE)
CERASUOLO DI VITTORIA DOCG 2018
Società Agricola Santa Tresa S.r.l. – Vittoria (RG)
Grafica: Adivision S.r.l. – Marano di Valpolicella (VR)
SICILIA DOC SYRAH 2018
Grottarossa Vini S.r.l. – Canicattì (AG)
Grafica: Alias S.r.l. – Palermo
CATEGORIA 5: confezioni di vini rossi tranquilli a denominazione d’origine e a indicazione geografica dell’annata 2017 e precedenti
PUGLIA IGT NERO DI TROIA “LAMPYRIS” 2015
Az. Agr. Le Torri S.r.l. – Cerignola (FG)
Grafica: Spazio di Paolo – Spoltore (PE)
LANGHE DOC NEBBIOLO “HEREDIS” 2017
Casa Vinicola Natale Verga S.p.a. – Cermenate (CO)
Grafica: Studio Casa Vinicola Natale Verga S.p.a. – Cermenate (CO)
TAURASI DOCG “CONFINI” 2015
Cantina Camusi – Montemarano (AV)
Grafica: Basile ADV – Bonito (AV)
CATEGORIA 6: confezioni di vini frizzanti a denominazione d’origine e a indicazione geografica
VINO FRIZZANTE METODO CLASSICO ANCESTRALE 2019
Il Drago e la Fornace – Colle di Val d’Elsa (SI)
Grafica: Valentina Cresti Associati – Santa Maria della Fornace (SI)
COLLI PIANCENTIN DOC MALVASIA DI CANDIA FRIZZANTE “AURORA” 2018
Cantina di Valtidone – Borgonovo Val Tidone (PC)
Grafica: Anam Cara – Casinalbo (MO)
CATEGORIA 7: confezioni di vini spumanti prodotti con fermentazione in autoclave (metodo charmat) e con fermentazione in bottiglia (metodo classico)
PROSECCO SOC SPUMANTE BRUT MILLESIMATO “075 CARATI” 2018
Piera Martellozzo S.p.a. – San Quirino (PN)
Grafica: Hangar Design Group – Monigliano Veneto (TV)
ORTRUDO DEI COLLI PIACENTINI VINO SPUMANTE BRUT “UNIC’O” 2018
Cantina di Valtidone – Borgonovo Val Tidone (PC)
Grafica: Anam Cara – Casinalbo (MO)
RIBOLLA GIALLA VINO SPUMANTE BRUT “ONEDIS” 2018
Piera Martellozzo S.p.a. – San Quirino (PN)
Grafica: Hangar Design Group – Monigliano Veneto (TV)
CATEGORIA 8 – confezioni di distillati provenienti da uve, vinacce, mosto o vino
DISTILLATO DI AGLIANICO IRPO”2017
Distilleria Antonellis di Paolo Saverio Antonellis – Venticano (AV)
Grafica: Basile ADV – Bonito (AV)
SCHIOPPETTINO GRAPPA INVECCHIATA BARRICATA “I TRE RE”
Domenis 1898 S.r.l. – Cividale del Friuli (UD)
Grafica: KU – Studio di Progettazione grafica – Mirano (VE)
AMARONE GRAPPA INVECCHIATA RISERVA “PRIVATA”
Bottega S.p.a. – Bibano di Godega di Sant’Urbano (TV)
Grafica: Studio Grafico Piero Furlanetto – Bibano di Godega di Sant’Urbano (TV)
CATEGORIA 9 – confezioni di distillati con provenienza diversa dall’uva
GIN “LAST COLONY” 2019
Brand Breeder S.r.l.s. – Pescara (PE)
Grafica: Spazio di Paolo – Spoltore (PE)
SCOTTISH GIN DISTILLED BROICH SINGLE ESTATE
The Theasmith Spirtis Co. Ltd – Crieff (Scozia)
Grafica: Fortytwo Studio – Aberdeen (Scozia)
GIN “NO MAN’S SPACE” 2019
Brand Breeder S.r.l.s. – Pescara (PE)
Grafica: Spazio di Paolo – Spoltore (PE)
CATEGORIA 10- confezioni di liquori
BITTER “NO MAN’S SPACE – COMET” 2019
Brand Breeder S.r.l.s. – Pescara (PE)
Grafica: Spazio di Paolo – Spoltore (PE)
- Etichetta d’Argento
- BEVANDA ALCOLICA “ESTRATTO DI BELLAVITA” 2019
Tricky S.r.l. – San Fior (TV)
Grafica: Alessandro Andreetta – San Fior (TV)
CREMA AL CAFFEE’ AL GINSENG “GIN-CO LIQUOR”
Bottega S.p.a. – Bibano di Godega di Sant’Urbano (TV)
Grafica: Studio Grafico Piero Furlanetto – Bibano di Godega di Sant’Urbano (TV)
CATEGORIA 11 – confezioni di olio extra vergine d’oliva
OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA 2019
Accademia Olearia S.r.l. – Alghero (SS)
Grafica: Asili & Boassa – Alghero (SS)
OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA BIOLOICO “CASTIGLIONCELLI” 2019
Tenuta San Jacopo in Castiglioni Soc. Agr. S.r.l. – Cavriglia (AR)
Grafica: Tenuta San Jacopo in Castiglioni Soc. Agr. S.r.l. – Cavriglia (AR)
Etichetta di Bronzo
- OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA BIOLOGICO MONOCULTIVAR PERANZANA” 2019
Bioorto Soc. Coop. Agr. – Apricena (FG)
Grafica: Dispenser Studio – Vasto (CH)
CATEGORIA 13 – confezioni di Vermouth e altri vini aromatici
VERMOUTH DRY 2019
Brand Breeder S.r.l.s. – Pescara (PE)
Grafica: Spazio di Paolo – Spoltore (PE)
CATEGORIA 14 – packaging box
IRPO 2017
Distilleria Antonellis – Venticano (AV)
Grafica: BasileADV – Resistenza
ROSA DOLCE&GABBANA e DONNAFUGATA – ROSATO SICILIA DOC 2019
Donnafugata S.r.l. Soc. Agr. – Marsala (TP)
Grafica: Dolce & Gabbana – Milano
MUSIVUM MÜLLER THURGAU 2017
Nosio S.p.a. – Mezzocorona (TN)
Grafica: Doni & Associati
da bsupmag | Giu 27, 2020 | Economia
- L’imprenditrice bresciana, già alla guida del Settore Metallurgia, Siderurgia e Mineraria di AIB, succede nel ruolo a Paola Artioli.
- Fondazione AIB si occupa di tutte le attività formative promosse, a più livelli, dall’Associazione Industriale Bresciana.
Brescia, 26 giugno 2020 – Loretta Forelli è il nuovo Presidente di Fondazione AIB, realtà che si occupa di tutte le attività formative promosse dall’Associazione Industriale Bresciana. L’imprenditrice, già alla guida del Settore Metallurgia, Siderurgia e Mineraria di AIB, succede nel ruolo a Paola Artioli.
“Voglio innanzitutto ringraziare Paola Artioli, chi mi ha preceduto per molti anni in questo ruolo – commenta Loretta Forelli –. La Fondazione è una costola dell’AIB, un impegno importante che l’Associazione si prende. Per questo è fondamentale che gli imprenditori sentano propria la Fondazione, con spirito di servizio. I contenuti e la cultura son aspetti imprescindibili per l’imprenditoria, e creano una solida base per il futuro delle aziende bresciane. Un discorso che acquisisce ancor più significato con l’attuale situazione legata al Covid-19 e una crisi che rischia di diventare sociale, oltre che economica”.
Fondazione AIB, diretta da Cinzia Pollio, è stata istituita a marzo 2012 con l’obbiettivo principale di attuare il progetto d’innovazione formativa del Liceo Internazionale per l’Impresa “Guido Carli”. Successivamente, nel 2014, tutte le società ed enti del Polo Formazione del sistema AIB sono confluite in Fondazione AIB, per accorpare in un unico soggetto le attività formative proposte dall’Associazione Industriale Bresciana.
Oggi all’interno della Fondazione sono presenti e operano Isfor Formazione e Ricerca – che nell’esercizio 2018/19 ha realizzato 586 corsi con un totale di 4.460 partecipanti –, il Liceo Internazionale per l’Impresa “Guido Carli”(129 studenti nell’anno 2019/20) e il “Centro Formazione AIB”, con sedi a Ome e Castelmella (388 studenti nel 2019/20).
Loretta Forelli – Presidente della Forelli Pietro Srl e del settore merceologico Metallurgia, Siderurgia e Mineraria di AIB – guida l’azienda famigliare, la Forelli Pietro srl, società fondata nel 1925, giunta oggi alla quarta generazione, e specializzata nella raffinazione di leghe con base rame. È stata presidente della Croce Rossa di Brescia e, nel 2019, è stata insignita del titolo di accademica dall’Accademia della Diplomacia del Regno di Spagna.
da bsupmag | Giu 25, 2020 | Economia, Food
Verona, 25 giugno 2020 – Crescono in Italia i consumi di bio anche durante il lockdown (+11%), con una forte accelerazione nel periodo compreso fra il 9 di marzo e Pasqua (+20%, trascinato prevalentemente dal Nord Italia) a conferma di un appeal molto forte sul consumatore. Anche il numero di operatori nei primi cinque mesi del 2020 aumenta, seppure manifestando una sostanziale stabilità su base tendenziale (+0,15%), probabilmente per le difficoltà legate al Covid-19.
È quanto emerso questa mattina nel corso del webinar di B/Open – la nuova rassegna del Bio foods & Natural self-care in programma a Verona il 23 e 24 novembre 2020 – al quale ha preso parte tutto il settore, dal Ministero delle Politiche agricole ad Assocertbio alle associazioni di categoria, con gli stakeholder moderati da Angelo Frigerio, ceo di Edizioni Turbo by Tespi Mediagroup.
I primi cinque mesi del 2020 evidenziano dati dunque positivi per un settore in salute e con grandi opportunità, alle prese con il problema della burocrazia, di percorsi certificativi talvolta tortuosi e la necessità di migliorare la redditività.
In attesa dell’approvazione a livello nazionale della nuova legge di settore, al centro delle politiche del Green Deal della Commissione Ue con le strategie “Farm to Fork” e “Biodiversità”, nel 2019 in Italia – secondo i dati presentati oggi in anteprima dall’Osservatorio di Assocertbio – il numero di operatori certificati, che tiene in considerazione produttori, preparatori e importatori, si mantiene stabile (con una percentuale di crescita che oscilla da +1,34% a +1,5%) arrivando a 80.105 unità, contro i 79.046 del 2018.
“Sembra confermata una continua crescita, seppure più rallentata, un po’ come era avvenuto anche nel 2018”, ha esordito Riccardo Cozzo, presidente di Assocertbio, l’associazione che certifica attraverso i propri soci certificano circa il 95% degli operatori del biologico.
Su un terreno positivo il trend nei primi cinque mesi del 2020 (+117 unità, pari al +0,15%), “meno frizzante con ogni probabilità per l’effetto delle difficoltà nella trasmissione delle notifiche da parte dei Centri di assistenza agricola nella fase di confinamento, anche se la ripresa delle attività a giugno lasciano ipotizzare che nel secondo semestre gli operatori certificati possano aumentare”, ha proseguito Cozzo.
Per quanto riguarda le superfici bio, i primi 5 mesi del 2020 evidenziano una sostanziale tenuta della Sau (Superficie agricola utilizzata) con circa 10.000 ettari certificati in più (+0,57%), che potrebbero essere confermati anche nelle proiezioni di fine anno.
Dall’indagine emerge anche l’identikit delle imprese agricole bio, confermate nei primi mesi del 2020: il 45% ha una superficie inferiore ai 15 ettari, il 25% si estende tra 15 e 50 ettari e il 30% occupa una Sau superiore ai 50 ettari. Calabria, Sicilia e Puglia si confermano anche nei primi mesi del 2020 le regioni dove è presente il maggior numero di operatori biologici.
Al centro delle politiche ministeriali, con risorse stanziate annualmente per le mense scolastiche (10 milioni di euro) e per ricerca e sviluppo (5 milioni), il biologico, ha affermato Roberta Cafiero del Mipaaf, “rientra nelle strategie comunitarie del Green Deal e trova l’Italia in una posizione di vantaggio, dal momento che rispetto a una media di superficie agricola bio che in Europa è intorno all’8%, l’Italia si colloca oltre il 15 per cento”.
Il settore ha grandi potenzialità e deve poter cogliere, secondo i protagonisti del dibattito che si è aperto in seguito alla presentazione dei dati, tutte “le opportunità della Politica agricola, per sostenere le produzioni grazie ai Programmi di sviluppo rurale e favorire le produzioni bio nazionali”, ha raccomandato Vincenzo Vizioli, vicepresidente Aiab.
“Dalla legge di riforma del settore, attualmente ferma al Senato, potrebbe arrivare un aiuto agli operatori biologici, che necessitano di un riconoscimento sul ruolo ambientale e sociale dell’agricoltura biologica e di maggiori certezze per pianificare il futuro dei distretti produttivi e dell’attività di ricerca e sviluppo”, ha affermato Roberto Zanoni, presidente di Assobio, che ha spinto per una “piattaforma comune per la tracciabilità validata dal Mipaaf”.
Il settore, secondo Francesco Giardina, responsabile dell’Associazione produttori biologici di Coldiretti, “deve rimettere al centro l’impresa agricola, monitorando le produzioni per evitare bolle pericolose, che potrebbero travolgere un comparto. I dati delle non conformità legati alle importazioni di biologico, sono allarmanti, e proprio per questo bisogna sostenere il Made in Italy per rispondere alle esigenze di trasparenza e alla domanda crescente dei consumi”. Strategici, in tal senso, “i mercati di Campagna Amica, dove il valore aggiunto dell’acquisto direttamente dal produttore rappresentano una garanzia per gli agricoltori e i consumatori”.
Luigi Tozzi, responsabile Ufficio Qualità e sicurezza alimentare di Confagricoltura, ha posto l’accento sul tema della burocrazia eccessiva. “Serve un cambio di mentalità, perché non basta aumentare le superfici bio, se poi manca il prodotto e se l’iter burocratico è troppo complesso, tanto che gli ettari in conversione diminuiscono – ha specificato –. Inoltre, dobbiamo ottenere la reciprocità fra le regole di produzione e certificazione bio comunitarie ed extra Ue”.
Accanto alla burocrazia resta da risolvere il nodo della redditività. Lo ha ricordato Andrea Bertoldi, vicepresidente di Federbio, che ha lanciato l’iniziativa per il giusto prezzo dei prodotti biologici. “Dobbiamo sostenere i giovani e le imprese agricole a fare redditività, altrimenti non si verificherà il ricambio generazionale che è necessario per il settore”, ha detto Bertoldi.
Ismea e la filiera olivicola. Nel corso del webinar, Riccardo Meo di Ismea e Roberta Callieris del Mediterranean Agronomic Institute of Bari hanno presentato il focus sulla filiera olivicola biologica italiana (disponibile sul sito di Ismea), che vede l’Italia al secondo posto fra le superfici bio al mondo con 235.741 ettari (26,70% della superficie mondiale a olivo bio), alle spalle della Tunisia (254.411 ettari) e davanti a Spagna (195.114 ha) e Turchia (81.586 ha).
“Con un valore al consumo di 7,1 milioni di euro – ha detto Meo – 40.099 tonnellate di olio bio, 44.903 operatori, 1.620 frantoi biologici, il settore ha grandi opportunità di crescita, sfruttando le politiche comunitarie, l’aggregazione in organizzazioni di produttori, la crescita delle vendite che nella grande distribuzione è aumentata del 200% negli ultimi dieci anni”.
Il 15 luglio, alle ore 11, B/Open dà appuntamento per un nuovo webinar dedicato a soluzioni per l’accesso al credito per le imprese biologiche.
da bsupmag | Giu 24, 2020 | Attualità, Economia
Alla determinazione delle nostre imprese per alimentare la crescita, fanno da contraltare ostacoli burocratici che scoraggiano lo sviluppo di un comparto che offre opportunità occupazionali. Nella tempesta Covid-19 molte imprese sono provate da mesi di inattività, prospettive di lavoro incerte, timore di contagio in azienda, con la potenziale beffa, insieme al danno, di vedersi imputare colpe penali; iper-burocrazia e mancanza di liquidità. Nessuna parte politica sembra curarsene a dovere, proponendo azioni risolutive e tempestive. Se non si agisce subito a pagarne il prezzo maggiore saranno le Pmi.
Talune decisioni dell’esecutivo non aiutano. Un esempio: il Governo ha definito il blocco dei licenziamenti sino al 31 dicembre 2020, trenta settimane e accompagna la misura con l’allargamento della Cassa integrazione ordinaria di sole 18 settimane, scaricando sulle imprese il costo e la gestione delle settimane mancanti. Scelta che stride. Non tutte le imprese sono uguali, come diversi sono i casi dei dipendenti. Non permettendo un ricollocamento delle risorse si limita l’attività imprenditoriale, mentre solo togliendo impedimenti alle imprese si rilancia il settore. A peggiorarne il quadro si aggiungono gli interventi del Governo che tutela una parte della collettività con provvedimenti non equilibrati. Non chiediamo liberalizzazioni selvagge ma interventi statali più sensati e meno assistenzialistici. In questa situazione drammatica è necessario comprendere che se vogliamo parlare di futuro, dobbiamo salvaguardare le imprese: se crollano loro perdono il lavoro migliaia di lavoratori.
Soluzioni ne sono state presentate tante. Ance sin dall’inizio del lockdown è stata propositiva, ai primi di aprile presentò un pacchetto di proposte per la ripartenza basato sugli investimenti pubblici e sul sostegno di quelli privati e il 26 maggio espose in Senato il suo Piano strategico, con misure riguardanti diversi cruciali ambiti: investimenti, opere pubbliche, liquidità alle imprese, fisco, lavoro, edilizia privata, per affrontare la ripartenza. Ma di oltre trenta proposte messe sul tavolo poche si sono tradotte in norme, anzi la situazione pare peggiorata. Ne è un esempio la proroga dello split payment che il Governo avrebbe presentato a Bruxelles. In un momento in cui almeno metà delle imprese italiane soffre a causa di mancanza di liquidità, il prolungamento della misura, che peraltro doveva da tempo essere cancellata, è un atto scellerato. Il meccanismo dello split payment prevede che le pubbliche amministrazioni e altri soggetti obbligati versino direttamente all’Erario l’Iva dovuta per i lavori effettuati, mentre l’impresa continua a pagare l’imposta per l’acquisto di beni e servizi. Ciò comporta un drenaggio annuo di liquidità a danno delle imprese di costruzioni di 2,5 miliardi di euro e la loro continua situazione di credito Iva nei confronti dello Stato. Serve una diversa attenzione alle imprese se davvero vogliamo che l’enorme potenzialità dell’edilizia possa concretamente aiutare la crescita sociale ed economica del Paese.
a cura di Massimo Angelo Deldossi *Presidente Ance Brescia
Brescia, 24 giugno 2020