B/Open, il biologico in Italia più forte del Covid: crescono operatori, consumi e superfici

B/Open, il biologico in Italia più forte del Covid: crescono operatori, consumi e superfici

Verona, 25 giugno 2020 – Crescono in Italia i consumi di bio anche durante il lockdown (+11%), con una forte accelerazione nel periodo compreso fra il 9 di marzo e Pasqua (+20%, trascinato prevalentemente dal Nord Italia) a conferma di un appeal molto forte sul consumatore. Anche il numero di operatori nei primi cinque mesi del 2020 aumenta, seppure manifestando una sostanziale stabilità su base tendenziale (+0,15%), probabilmente per le difficoltà legate al Covid-19.
È quanto emerso questa mattina nel corso del webinar di B/Open – la nuova rassegna del Bio foods & Natural self-care in programma a Verona il 23 e 24 novembre 2020 – al quale ha preso parte tutto il settore, dal Ministero delle Politiche agricole ad Assocertbio alle associazioni di categoria, con gli stakeholder moderati da Angelo Frigerio, ceo di Edizioni Turbo by Tespi Mediagroup.

I primi cinque mesi del 2020 evidenziano dati dunque positivi per un settore in salute e con grandi opportunità, alle prese con il problema della burocrazia, di percorsi certificativi talvolta tortuosi e la necessità di migliorare la redditività.
In attesa dell’approvazione a livello nazionale della nuova legge di settore, al centro delle politiche del Green Deal della Commissione Ue con le strategie “Farm to Fork” e “Biodiversità”, nel 2019 in Italia – secondo i dati presentati oggi in anteprima dall’Osservatorio di Assocertbio – il numero di operatori certificati, che tiene in considerazione produttori, preparatori e importatori, si mantiene stabile (con una percentuale di crescita che oscilla da +1,34% a +1,5%) arrivando a 80.105 unità, contro i 79.046 del 2018.

“Sembra confermata una continua crescita, seppure più rallentata, un po’ come era avvenuto anche nel 2018”, ha esordito Riccardo Cozzo, presidente di Assocertbio, l’associazione che certifica attraverso i propri soci certificano circa il 95% degli operatori del biologico.
Su un terreno positivo il trend nei primi cinque mesi del 2020 (+117 unità, pari al +0,15%), “meno frizzante con ogni probabilità per l’effetto delle difficoltà nella trasmissione delle notifiche da parte dei Centri di assistenza agricola nella fase di confinamento, anche se la ripresa delle attività a giugno lasciano ipotizzare che nel secondo semestre gli operatori certificati possano aumentare”, ha proseguito Cozzo.

Per quanto riguarda le superfici bio, i primi 5 mesi del 2020 evidenziano una sostanziale tenuta della Sau (Superficie agricola utilizzata) con circa 10.000 ettari certificati in più (+0,57%), che potrebbero essere confermati anche nelle proiezioni di fine anno.
Dall’indagine emerge anche l’identikit delle imprese agricole bio, confermate nei primi mesi del 2020: il 45% ha una superficie inferiore ai 15 ettari, il 25% si estende tra 15 e 50 ettari e il 30% occupa una Sau superiore ai 50 ettari. Calabria, Sicilia e Puglia si confermano anche nei primi mesi del 2020 le regioni dove è presente il maggior numero di operatori biologici.

Al centro delle politiche ministeriali, con risorse stanziate annualmente per le mense scolastiche (10 milioni di euro) e per ricerca e sviluppo (5 milioni), il biologico, ha affermato Roberta Cafiero del Mipaaf, “rientra nelle strategie comunitarie del Green Deal e trova l’Italia in una posizione di vantaggio, dal momento che rispetto a una media di superficie agricola bio che in Europa è intorno all’8%, l’Italia si colloca oltre il 15 per cento”.
Il settore ha grandi potenzialità e deve poter cogliere, secondo i protagonisti del dibattito che si è aperto in seguito alla presentazione dei dati, tutte “le opportunità della Politica agricola, per sostenere le produzioni grazie ai Programmi di sviluppo rurale e favorire le produzioni bio nazionali”, ha raccomandato Vincenzo Vizioli, vicepresidente Aiab.

“Dalla legge di riforma del settore, attualmente ferma al Senato, potrebbe arrivare un aiuto agli operatori biologici, che necessitano di un riconoscimento sul ruolo ambientale e sociale dell’agricoltura biologica e di maggiori certezze per pianificare il futuro dei distretti produttivi e dell’attività di ricerca e sviluppo”, ha affermato Roberto Zanoni, presidente di Assobio, che ha spinto per una “piattaforma comune per la tracciabilità validata dal Mipaaf”.

Il settore, secondo Francesco Giardina, responsabile dell’Associazione produttori biologici di Coldiretti, “deve rimettere al centro l’impresa agricola, monitorando le produzioni per evitare bolle pericolose, che potrebbero travolgere un comparto. I dati delle non conformità legati alle importazioni di biologico, sono allarmanti, e proprio per questo bisogna sostenere il Made in Italy per rispondere alle esigenze di trasparenza e alla domanda crescente dei consumi”. Strategici, in tal senso, “i mercati di Campagna Amica, dove il valore aggiunto dell’acquisto direttamente dal produttore rappresentano una garanzia per gli agricoltori e i consumatori”.

Luigi Tozzi, responsabile Ufficio Qualità e sicurezza alimentare di Confagricoltura, ha posto l’accento sul tema della burocrazia eccessiva. “Serve un cambio di mentalità, perché non basta aumentare le superfici bio, se poi manca il prodotto e se l’iter burocratico è troppo complesso, tanto che gli ettari in conversione diminuiscono – ha specificato –. Inoltre, dobbiamo ottenere la reciprocità fra le regole di produzione e certificazione bio comunitarie ed extra Ue”.

Accanto alla burocrazia resta da risolvere il nodo della redditività. Lo ha ricordato Andrea Bertoldi, vicepresidente di Federbio, che ha lanciato l’iniziativa per il giusto prezzo dei prodotti biologici. “Dobbiamo sostenere i giovani e le imprese agricole a fare redditività, altrimenti non si verificherà il ricambio generazionale che è necessario per il settore”, ha detto Bertoldi.

Ismea e la filiera olivicola. Nel corso del webinar, Riccardo Meo di Ismea e Roberta Callieris del Mediterranean Agronomic Institute of Bari hanno presentato il focus sulla filiera olivicola biologica italiana (disponibile sul sito di Ismea), che vede l’Italia al secondo posto fra le superfici bio al mondo con 235.741 ettari (26,70% della superficie mondiale a olivo bio), alle spalle della Tunisia (254.411 ettari) e davanti a Spagna (195.114 ha) e Turchia (81.586 ha).
“Con un valore al consumo di 7,1 milioni di euro – ha detto Meo – 40.099 tonnellate di olio bio, 44.903 operatori, 1.620 frantoi biologici, il settore ha grandi opportunità di crescita, sfruttando le politiche comunitarie, l’aggregazione in organizzazioni di produttori, la crescita delle vendite che nella grande distribuzione è aumentata del 200% negli ultimi dieci anni”.

Il 15 luglio, alle ore 11, B/Open dà appuntamento per un nuovo webinar dedicato a soluzioni per l’accesso al credito per le imprese biologiche.

Giovedì 25 il webinar di B/Open su “Il bio in Italia nell’era Covid”

Giovedì 25 il webinar di B/Open su “Il bio in Italia nell’era Covid”

B/Open, la rassegna del Bio foods & Natural self-care, in programma a Verona il 23 e 24 novembre 2020

Verona, 23 giugno 2020B/Open, la rassegna dedicata al Bio foods & Natural self-care, in programma a Veronafiere il 23 e 24 novembre 2020, accende i riflettori sul mondo del biologico in Italia, con i dati del 2019 e i trend in fase Covid-19, grazie alle prime stime per il periodo gennaio-maggio 2020.

Giovedì 25 giugno, alle ore 11, nel corso del webinar organizzato da B/Open verranno presentate in anteprima, infatti, le analisi elaborate dell’Osservatorio Dati istituito da Assocertbio, lAssociazione degli organismi di certificazione del biologico che raggruppa nove dei principali enti presenti in Italia.

Il modello di agricoltura biologica è uno dei pilastri della strategia Farm to Fork inserita nel più ampio progetto del New Green Deal, promosso dalla Commissione von der Leyen per un’Europa più verde e sostenibile.

Il seminario, che rappresenta la prima tappa online di B/Open verso la manifestazione fieristica, è intitolato “Il bio in Italia nell’era Covid: superfici, operatori e aziende (e un focus sulla filiera olivicola)” e vedrà la partecipazione di Riccardo Cozzo, presidente di Assocertbio (L’Osservatorio Dati di Assocertbio: il trend dei primi cinque mesi del 2020); Roberta Cafiero, dirigente del ministero delle Politiche agricole – Agricoltura biologica e Sistemi di qualità alimentare nazionale e affari generali; Riccardo Meo, Direzione servizi per lo sviluppo rurale di Ismea e Roberta Callieris, Mediterranean Agronomic Institute of Bari (La  filiera olivicola biologica italiana).

Seguiranno gli interventi degli operatori: Vincenzo Vizioli, Vicepresidente del Consiglio Direttivo Federale AIAB; Roberto Zanoni, presidente di Assobio; Francesco Giardina, responsabile Associazione produttori biologici Coldiretti; Luigi Tozzi, responsabile Ufficio Qualità e sicurezza alimentare di Confagricoltura; Andrea Bertoldi, vicepresidente di Federbio. Modera Angelo Frigerio, CEO Edizioni Turbo by Tespi Mediagroup.

La Franciacorta riparte. Assemblea Generale dei Soci.

La Franciacorta riparte. Assemblea Generale dei Soci.

Erbusco, 23 Giugno

Il 2020 è un anno molto importante per il territorio della Franciacorta, che già dai primi mesi si era preparata a festeggiare i 30 anni di Consorzio e ad inaugurare la sua nuova sede situata ad Erbusco. Un anno di celebrazioni, che non hanno purtroppo potuto avere luogo a causa dei terribili eventi che hanno colpito duramente il nostro Paese.

La Franciacorta però riparte con una nuova forza e con nuovi stimoli per poter rilanciare il vino e il suo fantastico territorio. Oggi si è tenuta l’Assemblea Generale dei Soci in cui, dopo i mesi di lockdown, si sono finalmente riunite tutte le cantine, che hanno aperto l’incontro con un minuto di silenzio per ricordare i numerosi lutti avuti durante i difficili mesi del Covid.

“In molti abbiamo perso famigliari ed amici e ritengo pertanto doveroso un ricordo a tutte le vittime di questa tragedia” ha iniziato il Presidente Silvano Brescianini. “Questa situazione senza precedenti ha avuto e continuerà ad avere, ripercussioni pesanti sulle aziende della Franciacorta. Però oggi ripartiamo verso la ripresa della normalità, per proteggere il valore delle produzioni ed il nostro posizionamento. Nei mesi che verranno sarà inevitabile una flessione dei consumi che si protrarrà ancora per diverso tempo; sarà quindi fondamentale essere coesi nel decidere la via migliore per mantenere in equilibrio l’offerta di prodotto, per evitare pesanti tensioni sui prezzi”.

“In questi 30 anni abbiamo ottenuto importanti risultati perché abbiamo compiuto scelte coraggiose e talvolta controcorrente” ha proseguito Brescianini.  “Non è oggi il momento di invertire questa rotta, ma è anzi il momento di insistere per difendere le posizioni che abbiamo conquistato, restando uniti e dimostrando la stessa tenacia che ci ha sempre contraddistinto. In momenti difficili investire per restare leader nel posizionamento è doveroso, per questo stiamo lavorando per predisporre un fine anno ricco di attività, che lanci anche un messaggio positivo e di ripresa a tutti i consumatori”.

Le cantine della Franciacorta riaprono infatti le porte ai visitatori, per la prima volta dalla chiusura forzata di marzo, nel rispetto assoluto delle attuali norme di sicurezza e di distanziamento. Si riattivano ristoranti ed hotel, pronti ad accogliere i turisti nel periodo estivo ed accompagnarli verso il Festival in Cantina di settembre, che quest’anno offrirà un programma sempre più ricco ed accattivante.
Tutti insieme, ancora una volta, gli operatori del territorio stanno facendo del loro meglio per coccolare i propri ospiti e raccontare le meraviglie della Franciacorta, proseguendo l’anno sotto una nuova luce e facendo sì che questi tempi difficili restino solo un brutto ricordo.

NASCE SOL&AGRIFOOD ON WEB, INCONTRI ONLINE PER LE IMPRESE

NASCE SOL&AGRIFOOD ON WEB, INCONTRI ONLINE PER LE IMPRESE

Tre gli appuntamenti, il 16, 19 e 24 giugno, declinati sui settori olio, cibo artigianale e birre
I relatori sono advisor di Microsoft, docenti della Luiss Business School e Chief digital officer della At Si-Net

Verona, 12 giugno 2020.  Veronafiere lancia Sol&Agrifood on Web, la piattaforma onlinededicata alle aziende dei tre macrosettori dell’olio extra vergine di oliva, del cibo artigianale di qualità e delle birre e si inizia con un ciclo di incontri interattivi.
L’obiettivo di Veronafiere è offrire alle imprese di riferimento un sistema sempre più integrato, online e offline, per costruire una community in grado di fornire al business un valido supporto non soltanto durante le manifestazioni, ma 365 giorni l’anno.

Ciò vale a maggior ragione in questo momento, in cui il comparto agroalimentare, e soprattutto quello rappresentato dalle piccole e medie imprese italiane che hanno come principale canale di sbocco l’Horeca, è stato costretto al lockdown per settimane a livello globale. Anche in questo periodo di post emergenza Coronavirus, le opportunità non mancano e Veronafiere vuole tracciare per le aziende una nuova strada verso modelli innovativi di economia, senza disperdere preziose risorse, con l’intento di fare formazione e informazione.

È così che, ad integrazione della manifestazione fisica, nasce Sol&Agrifood on Web, che attraverso una piattaforma digitale interattiva offre una serie di webinar via via sempre più verticali e specifici, in cui il produttore diventa l’attore protagonista e contribuisce con il suo intervento a delineare la fiera del futuro, tra fisico e digital.
Il primo ciclo di incontri interattivi si intitola “Nuovi modelli di sviluppo commerciale per le piccole e medie imprese: istruzioni per l’uso”, con focus declinati sulle diverse aree tematiche di Sol&Agrifood. Le date in calendario sono tre, sempre alle ore 14: il 16 giugno è in programma l’appuntamento dedicato alle birre, il 19 giugno all’olio e il 24 giugno al food.
Le tematiche degli incontri sono trasversali alle tre macro-merceologie, ma con focus specifici per ogni settore: protagonisti assoluti sono i partecipanti, che con il loro contributo attivo attraverso interventi e risposte in tempo reale, daranno uno spaccato dell’attuale situazione del comparto agroalimentare.

A presentare il primo ciclo di webinar sarà il direttore commerciale di Veronafiere Flavio Innocenzi, seguito dai tre relatori. Carlo Vischi, advisor di Microsoft, presenta “Ambizione per l’Italia #DigitalRestart”; Febo Leondini, docente alla LUISS Business School nell’ambito del Master Trade Management, approfondisce il tema “Applicazione della tecnologia ai servizi, scenario dei consumi fuori casa, modelli di business dei distributori. Evoluzione: dalla filiera rigida al ruolo interscambiabile dei protagonisti”. Fausto Turco, Chief Digital Officer / Ceo At Si-Net, spiega come avvicinare il consumatore e vivere un’esperienza in diretta con i produttori, portando qualche esempio realizzato nel settore delle piccole e medie agroalimentari.

Questi primi tre webinar saranno gratuiti per tutte le aziende che parteciperanno, sia iscritte a Sol&Agrifood 2020, sia non iscritte. I produttori si potranno collegare, tramite il link https://www.solagrifood.com/webinar-interattivi.
La particolarità di questi incontri sarà proprio l’interattività: i partecipanti in forma anonima potranno rispondere al questionario proposto da Veronafiere nel corso dei webinar, scoprendo in tempo reale il risultato delle loro risposte in forma grafica. Inoltre, dal giorno successivo la registrazione dell’incontro verrà pubblicata online, attraverso i canali social.

Nel mondo delle birre artigianali  irrompe il sorgo, naturalmente senza glutine

Nel mondo delle birre artigianali irrompe il sorgo, naturalmente senza glutine

Cremona, 10 giugno 2020 – Cosa lega l’architettura alla produzione di birra artigianale? La risposta è scontata: nulla. In realtà non è così. Tiziano Tanzi è un architetto, alcuni anni fa progettò la costruzione di un’azienda sementiera il cui direttore, durante i loro incontri, lo omaggiava di una birra artigianale che produceva lui stesso. A Tanzi quella birra piaceva, la curiosità su quel tipo di produzione iniziò a farsi strada, il rapporto tra i due professionisti si trasformò in amicizia e fu allora che il direttore dell’azienda propose a Tiziano Tanzi di provare a produrre insieme una birra ottenuta esclusivamente dal sorgo. “Di questa coltura non sapevo nulla – spiega – se non che è uno dei 5 cereali al mondo priva di glutine”. Da allora sono trascorsi poco più di tre anni, ma nel frattempo Tiziano Tanzi ha realizzato un piccolo birrificio artigianale a Fidenza, provincia di Parma, dove produce birra di sorgo, particolarmente indicata per chi soffre di intolleranze alimentari o di celiachia e che difficilmente, proprio perché contiene glutine, potrebbe gustare una birra classica.

Dai 25 hl della preproduzione del primo anno, il 2017, la produzione vera e propria è arrivata ai 95 hl del 2019“con una previsione per il 2020 di raggiungere i 110 hl – sottolinea Tanzi – compatibilmente con il difficile momento che stiamo tutti vivendo a causa dell’emergenza sanitaria Covid 19. Infatti, proprio all’inizio di quest’anno stavamo consolidando alcuni rapporti commerciali con il mondo della ristorazione, ma tutto si è arenato con l’esplosione dell’epidemia. Speriamo di poter riannodare i fili di un dialogo che aveva tutte le caratteristiche per sfociare in soluzioni positive, forti soprattutto di essere riusciti in questi pochi anni a consolidare la nostra presenza nel mondo delle intolleranze alimentari sull’intero territorio nazionale e di essere gli unici, in Italia, a produrre una birra di sorgo preservando la produzione dal rischio di contaminazioni crociate”.

In termini di valore, la birra di sorgo prodotta da Tiziano Tanzi si colloca nella fascia medio-alta all’interno del segmento artigianale, dove altre birre senza glutine sono comunque presenti, anche se nessuna lo è all’origine come quella di sorgo. Il motivo lo spiega Tanzi: “Durante la produzione, alle birre artigianali che dichiarano l’assenza di glutine viene aggiunto un enzima chiarificante che fa precipitare tutte le proteine compreso il glutine, che nel sorgo è invece assente in natura”. Tre le referenze base di birra prodotte, a cui si aggiungono una versione natalizia leggermente più alcolica e una un po’ più acida. Il mondo delle birre artigianali è estremamente variegato e al Bontà, il Salone delle eccellenze enogastronomiche dei territori in calendario a Cremona dal 13 al 16 novembre prossimi, troverà ampio spazio per degustazioni e approfondimenti conoscitivi riservati al vasto e appassionato pubblico che calcherà i padiglioni del quartiere fieristico. Tiziano Tanzi comunque non ha smesso di fare l’architetto e vive il suo nuovo ruolo di produttore di birra come un’attività parallela di cui – afferma – “sono particolarmente orgoglioso e convinto di proseguire”.

Per informazioni:
Anna Mossini
Giornalista
tel. +39 335/1253964
annamossini.bo@gmail.com
skype: anna.mossini
Testori Comunicazione – Ufficio Stampa
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GRUPPO VERONAFIERE AL LAVORO SULLA FASE 3

GRUPPO VERONAFIERE AL LAVORO SULLA FASE 3

Nel secondo semestre 2020 in calendario 21 manifestazioni in Italia e all’estero.

(Verona, 8 giugno 2020) Una nuova fiera per la “nuova normalità”. Il Consiglio di amministrazione del Gruppo Veronafiere conferma il programma del secondo semestre 2020: dodici importanti appuntamenti in Italia e nove all’estero che inaugurano una rinnovata modalità di organizzare manifestazioni, fortemente orientate a salvaguardare il business delle aziende clienti con format agili, digitali e sicuri.

«La ripartenza sarà un momento fondamentale per la ricostruzione economica del Paese – dice Maurizio Danese, presidente di Veronafiere –. E noi vogliamo farci trovare pronti per supportare al meglio la promozione delle filiere industriali che presidiamo, ricordando che lo strumento fieristico moltiplica fino a 10 volte l’investimento fatto dagli espositori, genera il 50% dell’export delle pmi italiane e un valore complessivo a livello mondiale superiore ai 250 miliardi di euro».

«In questi mesi abbiamo lavorato pensando già alla Fase 3, con la formulazione delle manifestazioni secondo un perimetro straordinario per un tempo eccezionale che non consentirà per tutto il 2020 di progettare fiere secondo gli standard che conosciamo. Tuttavia, il mercato ha bisogno di un motore già acceso per garantire la ripartenza ma soprattutto rilancio, nuovi posizionamenti internazionali in una road map dell’export stravolta dall’emergenza sanitaria globale – sottolinea Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere –. Per questo, abbiamo tenuto aperto il dialogo con i nostri clienti e i mercati attraverso numerose iniziative digital, perché oggi più che mai il nostro è un ruolo fondamentale per lo sviluppo dell’economia che necessita di un nuovo paradigma fisico-digitale e di un’offerta complementare per il business».

Completamente rimodulato, quindi, il calendario fieristico della seconda metà dell’anno, con un notevole sforzo logistico per far combaciare la stagionalità delle manifestazioni, con spostamenti di data, start-up e tempi di rotazione del quartiere e dei padiglioni. Mentre il calendario degli eventi e convegnistico, altro importante asset di Veronafiere, riparte il 18 giugno con il Vinitaly Design Int’l Packaging Competition a cui segue il 19 giugno l’assemblea del Consorzio del Grana Padano.

Il lockdown è servito anche per ridisegnare format fieristici ampiamente consolidati, re-impostandoli alla luce delle nuove misure di sicurezza e distanziamento sociale.

È il caso, ad esempio, di Fieracavalli, che per la prima volta si svolge su due fine settimana consecutivi, per diluire gli ingressi, di wine2wine che, al tradizionale business forum, affianca un momento espositivo, o di Marmomac, in scena nel 2020 con un’edizione speciale tarata sulle esigenze contingenti delle imprese del settore.

È in attesa della validazione da parte delle istituzioni preposte, inoltre, il nuovo protocollo #safebusiness per la tutela della salute di espositori e visitatori, sviluppato insieme ai principali operatori fieristici italiani.

Tra le misure di prevenzione: biglietteria esclusivamente online e ingressi giornalieri contingentati; filtri ai cancelli con termoscanner; nuova architettura interna degli spazi per dirigere i flussi di visitatori in entrata ed uscita; interventi di sanificazione degli ambienti; formazione del personale; presidi medici permanenti, protocolli di emergenza appositi e collaborazione con le migliori realtà sanitarie del territorio.

Allo studio anche rassegne più smart, grazie alla tecnologia. Il Covid19 ha soltanto impresso una ulteriore accelerazione ad un processo che Veronafiere aveva già attivato, investendo importanti risorse nella digital transformation.
Una rivoluzione che parte dai portali web delle singole manifestazioni che diventano per Vinitaly e Marmomac, delle directory interattive e multilingua, per arrivare alle agende digitali per programmare appuntamenti b2b, ai webinar per la formazione permanente o alle app di geolocalizzazione con cui muoversi agilmente e in sicurezza tra gli stand.

Veronafiere, inoltre, sta realizzando strumenti virtuali di incontro per permettere alle aziende di dialogare con i buyer esteri e mantenere aperto un canale di comunicazione con i mercati di maggiore interesse, che ancora non possono essere presenti fisicamente alla rassegna.
Tutto questo con l’obiettivo finale di creare eventi integrati, in grado di fondere la parte fisica con quella digitale e connettere 365 giorni all’anno le community dei settori di riferimento.

PROGRAMMA II SEMESTRE 2020
Italia
Marmomac: 30 settembre-3 ottobre
Samoter: 21-25 ottobre
Asphaltica: 21-25 ottobre
Oil&nonOil: 21-23 ottobre
Innovabiomed: 26-27 ottobre
Fieracavalli: 5-8 novembre e 13-15 novembre
Festival del Futuro: 19-21 novembre
wine2wine Forum&Exhibition: 22-24 novembre
B/Open: 23-24 novembre
Job&Orienta: 25-27 novembre
Verona Mineral Show Geo Shop: 26-28 novembre
ArtVerona: 11-13 dicembre

Estero
Bellavita Expo Bangkok: 9-12 settembre
Vinitaly China Road Show – Shanghai, Xiamen, Chengdu: 14-18 settembre
Wine South America: 23-25 settembre
Living Italy@Design Pechino: 23-26 settembre
Vinitaly International Russia: 26 e 28 ottobre
Vinitaly International Hong Kong: 5-7 novembre
Wine to Asia: 9-11 novembre
Living Italy@Design Shanghai: 26-29 novembre
Bellavita Expo Città del Messico: 2-4 dicembre

(calendario suscettibile di variazioni)