RIPARTIAMO DA QUI:   ACCOGLIENZA IN CANTINA, IN VIGNA E  NEL TERRITORIO

RIPARTIAMO DA QUI: ACCOGLIENZA IN CANTINA, IN VIGNA E NEL TERRITORIO

NOI VOGLIAMO PORTARE IL MONDO IN FRANCIACORTA
17 CANTINE DI FRANCIACORTA PRESENTANO

NOI BEVIAMO RIGOROSAMENTE IL FRANCIACORTA 

Stiamo progettando: 

– la prima crociera Gourmet abbinando Franciacorta a chef stellati prevista per il 2021 

La CROCIERA DEL GUSTO è diventata una manifestazione importantissima, ormai seguita da un pubblico sempre più vasto e interessato, proprio per questo, è stata inserita in un contesto più ampio di viaggi ,al fine di promuovere con temi, mete e incontri commerciali la FRANCIACORTA. 

La Crociera del Gusto diventerà la CROCIERA GOURMET 

3 Luglio : CONFERENZA STAMPA SULLA MOTONAVE NEGRINI ANDES TOURS A MANTOVA 

Arrivo previsto alle ore 10.30 a Mantova in Via Lungolago Gonzaga. 

Conferenza stampa: presentazione programma turistico enogastronomico in collaborazione con il gruppo Franciacorta.

Partenza con Motonave ‘River Queen’ da Mantova pontile A. 

Inizio navigazione sul Lago Inferiore e di Mezzo in vista dello scenario architettonico più classico della città gonzaghesca che si specchia nelle acque dei suoi laghi. La navigazione procede poi nella Vallazza fra le caratteristiche presenze di flora e di fauna che vivono in questa zona protetta del Parco Naturale Mincio . Seguiranno degustazioni di Franciacorta abbinate a salumi, formaggi e caffè (prodotti tipici bresciani). 

TURISMO DELLA RIPARTENZA PER PROMUOVERE IL MADE IN ITALY 

1) Prima edizione Premio Nazionale Letterario e di cultura Franciacorta

Per valorizzare il territorio della Franciacorta dal punto di vista culturale e letterario un gruppo di scrittori, poeti , saggisti , artisti, giornalisti, si sono riuniti in Franciacorta ed hanno istituito ufficialmente la prima edizione del premio Letterario nazionale Franciacorta. 

Il 5 Settembre ci sarà la premiazione presso il Castello di Bornato con letture di brani del libro premiato, momenti musicali e allietata da un buffet. Al vincitore verrà consegnato un premio in denaro. 

La giuria sceglierà una volta all’anno un libro o un autore a cui conferire il premio ( una somma di denaro o un’opera artistica). 

E’ prevista una presentazione del libro del vincitore in una libreria di Brescia, alla presenza dei giornalisti dei quotidiani locali . 

Si è anche deciso di creare un Comitato d’Onore per accogliervi figure istituzionali del territorio e personalità amanti della cultura e delle buone tradizioni della Franciacorta (cura del paesaggio, beni artisti ed ambientali, viticultura, rapporto fra vino e mondo letterario, artistico e cinematografico), enogastronomia, ecc. 

Questo Comitato è in via di ampliamento e si stanno intessendo contatti a vari livelli. 

2) In occasione del Festival Franciacorta 19/20 Settembre

Le cantine della crociera del gusto apriranno le loro porte alle persone che durante le varie crociere hanno avuto modo di degustare i vini . 

Sarà un weekend di degustazioni , dedicato ai turisti curiosi e agli appassionati con eventi ricchi di molteplici iniziative. Le cantine riapriranno al pubblico con pic-nic fra i filari e degustazioni all’aria aperta. 

Si potrà prendere contatti per la vendemmia didattica. 

3) Dall’11 al 18 ottobre2020 DEGUSTANDO IL FRANCIACORTA fra musica poesia e arte con MSC MUSICA (Isole Greche) 

Itinerario:Venezia, Brindisi, Katakolon, Santorini, Piraeus, Corfù, Kotor, Venezia 

Durante la navigazione poeti e scrittori si esibiranno con le loro poesie e racconti sul vino, in contemporanea l’artista Giancarlo Gottardi realizzerà quadri ,che saranno poi battuti all’asta il cui ricavato verrà usato per l’organizzazione sempre più importante del premio letterario della Franciacorta (seconda edizione). 

Il 15 Ottobre a Piraeus (Atene) su invito saliranno poeti, artisti, autorità e giornalisti per un incontro letterario degustativo con lo scopo di rendere la lingua greca Patrimonio dell’Unesco. 

Durante queste degustazioni abbineremo il cibo, all’arte, alla poesia e alla pittura e il pittore Giancarlo Gottardi farà la sua performance mentre il somelier spiegherà il Franciacorta e i cuochi prepareranno un buffet. 

Direzione tecnica affidata all’agenzia viaggi Roncalli 

Le Cantine che partecipano sono: Tenuta Ambrosini, Villa, La Fiorita, Quadra, De Maldè, Massussi, Monzio Compagnoni, Montedelma, Bredasole, Rizzini, Marzaghe, Corte Aura, Castello Bonomi, Bonfadini, La Torre, Priore, La Costa di Ome 

Le aziende agroalimentari presenti: Salumificio Aliprandi, Pasta Nardi, Cissva, Lucaffè, Parmigiano Reggiano, Pasticceria Bazzoli, Olio Massussi 

Partners: Redazione Italia a Tavola, MSC, Zanni, CIA (Confederazione Italiana Agricoltori), Valentina Rovetta (business e social media) , Patrizia Marazzi (wine tourism) , Social Wine, DragoPress 

DIREZIONE TECNICA Agenzie viaggi: Roncalli group 

Sommeliers: Ada Sinigalia (Social Wine) e Michele Pigozzo (DragoPress) 

Servizio fotografico, video e stampa: DragoPress (Maurizio Drago) 

ATTIVITA’ PROMOZIONALI 

– Tessera Franciacorta Lovers ha lo scopo di approfondire la conoscenza dei patrimoni storici, culturali, naturalistici e produttivi della Franciacorta. E’ una tessera abbinata a un’associazione culturale senza scopo di lucro (assiociazione in Vino Veritas) 

Il Franciacorta non è solo emozione, ma stile di vita.

Francicorta Lovers tra arte, storia, cultura in Franciacorta da bere. 

Obiettivi: divulgazione della conoscenza dei patrimoni storici, culturali, naturalistici della zona storicamente denominata Franciacorta. 

Attività: di approfondimento della conoscenza del patrimonio culturale e produttivo dell’area Franciacorta. 

Per pubblicizzare tutte queste iniziative enogastronomiche sono previste e già in atto: 

– cinque conferenze stampa: a Brescia, Crema, Mantova (3 Luglio sulla motonave) , Castello di Bornato (5 Settembre) , Milano (da organizzare) 

– trasmissioni specifiche e interviste su radio e TV locali, Teletutto e canali nazionali 

– articoli su giornali a livello provinciale e nazionale acquistando spazi pubblicitari 

– presentazioni su blog di categoria 

– locandine da distribuire 

– inviti 

– Prima edizione premio nazionale letterario e di cultura Franciacorta 

L’iconica Moka Express diventa ambasciatrice mondiale di sostenibilità con il progetto Oceana

L’iconica Moka Express diventa ambasciatrice mondiale di sostenibilità con il progetto Oceana

Bialetti mostra il suo impegno a favore dell’ambiente legando l’iconica Moka Express a Oceana, organizzazione mondiale dedicata alla salvaguardia degli ecosistemi oceanici, con una campagna di forte impatto, che punta i riflettori sul tema dell’inquinamento da plastica monouso.


Milano, giugno 2020Bialetti, da sempre attenta al rispetto dell’ambiente, si impegna concretamente in un’ottica di sostenibilità stringendo una partnership con Oceana, la più grande organizzazione internazionale al mondo focalizzata esclusivamente sulla salvaguardia degli oceani. In questo progetto Bialetti supporta Oceana attraverso un’importante donazione e mette al centro l’iconica Moka Express, protagonista in veste di ambasciatrice mondiale di sostenibilità.

Moka Express ambassador mondiale del progetto Oceana

Bialetti mostra l’impegno assunto a favore dell’ambiente legando la Moka Express al progetto Oceana, campagna per la salvaguardia degli oceani dagli inquinanti, specie le plastiche monouso e post-consumo.

Per la prima volta, il prodotto-icona per eccellenza di casa Bialetti e del caffè all’italiana sposa una causa globale divenendone ambassador. D’altra parte, la Moka Express rappresenta un metodo di preparazione del caffè 100% eco-sostenibile: l’unico rifiuto che produce, infatti, è biodegradabile e compostabile al 100%.

Ogni Moka Express, inoltre, rappresenta un investimento green sia per i 10 anni di durata minima della caffettiera con una manutenzione ridotta all’essenziale, sia perché la pulizia richiede il solo lavaggio con acqua, senza impiego di detergenti chimici inquinanti.

Oltre ad un’importante donazione da parte di Bialetti, il sostegno al progetto Oceana coinvolge tutte le taglie di Moka Express e sarà veicolato attraverso una comunicazione a 360 gradi focalizzata sul messaggio principale della campagna: #wakeupfortheoceans, call to action che invita ad acquistare Moka Express e mostrare il proprio impegno a proteggere gli oceani. Il consumatore potrà inoltre mostrare il proprio supporto all’attività di Oceana attraverso una donazione diretta, tramite un link posto sul packaging del prodotto.

Bialetti ha inoltre mostrato il proprio impegno a favore della causa sostituendo tutti i sacchetti in plastica che avvolgono Moka Express dentro il packaging, con involucri in carta 100% riciclabile.

Oceana è stata creata nel 2001 da un gruppo di importanti fondazioni: The Pew Charitable Trusts, Oak Foundation, Marisla Foundation (ex Homeland Foundation) e Rockefeller Brothers Fund. All’epoca, nessuna organizzazione si era ancora focalizzata sulla protezione degli oceani su scala globale. Oceana oggi concentra tutte le proprie risorse e il proprio team di scienziati, economisti e avvocati su campagne strategiche finalizzate esclusivamente alla protezione e al ripristino degli oceani. www.oceana.org

A cura di Rossella Cavalluzzo

FIERE, VERONAFIERE: GIORNATA MONDIALE A PADIGLIONI CHIUSI, SETTORE STRATEGICO PRONTO PER RIPARTENZA  

FIERE, VERONAFIERE: GIORNATA MONDIALE A PADIGLIONI CHIUSI, SETTORE STRATEGICO PRONTO PER RIPARTENZA  

ZAIA: “RIAPERTURA MANIFESTAZIONI PER TORNARE FORTI E COMPETITIVI COME PRIMA. NON SARÀ UNA PASSEGGIATA, MA POSSIAMO FARCELA”

FIERE ASSET DA 60 MILIARDI L’ANNO PER LE PMI, ASSICURARE LIQUIDITÀ PER RILANCIO MADE IN ITALY

(Verona, 3 giugno 2020). «Oggi si celebra la Giornata mondiale delle fiere a padiglioni ancora chiusi. All’emergenza fa seguito un’incertezza sulla ripartenza che è in forte contrasto con la nostra consapevolezza di poter essere decisivi per l’export delle piccole e medie imprese italiane. Una centralità riconosciuta prima dai presidenti delle tre regioni (Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna) – che assieme sommano il 75% delle manifestazioni internazionali italiane – e ora anche nel dl Liquidità, in corso di approvazione, che finalmente sancisce la funzione strategica del sistema fieristico per i mercati del made in Italy. Ma ad oggi, mentre riparte il calcio, riaprono ombrelloni, musei e i parchi di divertimento, non sappiamo quando potremo riattivare la nostra forza propulsiva a sostegno del Paese. Contiamo che i tempi della riapertura delle attività fieristiche siano definiti al più presto».
Lo ha detto, oggi in occasione della Giornata mondiale delle Fiere indetta da Ufi (Global association for the exhibition industry), il presidente di Veronafieree vicepresidente di Aefi Maurizio Danese. «Verona, il Veneto e l’intero Paese – ha proseguito il presidente – hanno il diritto di sapere se i comparti produttivi espressi da Veronafiere, ma anche dagli altri poli espositivi, possano da subito continuare a essere rappresentati sul mercato nazionale e su quelli internazionali».

«La riapertura dei padiglioni – ha sottolineato il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia – sarà il segnale forte del superamento dell’emergenza e soprattutto della necessaria ripartenza del mondo produttivo.  Le fiere sono un asset strategico per la promozione del made in Italy sui mercati internazionali e una leva fondamentale per la competitività delle pmi italiane. Gli appuntamenti promossi dai nostri poli fieristici si sono affermati a livello globale come vetrine di straordinario valore promozionale ed economico per il nostro territorio, anche in termini di indotto con un fortissimo richiamo di milioni di persone. Non guardiamo ora a quello che è stato, pensiamo piuttosto a quello che sarà e trasformiamolo in rilancio, perché non mancano certo volontà, capacità e voglia di riproporre orgogliosamente il meglio della nostra industria e delle nostre eccellenze. Non sarà una passeggiata, ma le nostre fiere possono tornare a essere forti e competitive come prima».

Secondo le stime, il lockdown fieristico ha determinato la cancellazione o rinvio degli eventi programmati nel primo semestre del 2020, con un danno per le sole realtà fieristiche delle tre regioni di circa 700 milioni di euro più l’indotto. Veronafiere, primo organizzatore in Italia per manifestazioni dirette e di proprietà, è stata costretta a cancellare o riprogrammare oltre 20 eventi, con un danno che impatterà nell’ordine del 50% sul fatturato 2020. Un deficit che si rifletterà anche sulla città scaligera, che ogni anno beneficia dell’indotto fieristico per un valore di circa 1 miliardo di euro, e sui settori del made in Italy rappresentati da Veronafiere, per cui il danno è ancora maggiore.

Per il direttore generale della Spa, Giovanni Mantovani: «Veronafiere è pronta a ripartire; in questi mesi abbiamo ridisegnato strategie e strumenti per assicurare il business ai nostri comparti produttivi. Ora servono risposte dal Governo: la certezza della data di riapertura, l’approvazione dei protocolli presentati congiuntamente con i principali player del settore, un sostegno adeguato per evitare un pericoloso avvitamento finanziario. Ma soprattutto va dato seguito al lavoro compiuto da diversi parlamentari che in questi mesi hanno posto all’attenzione del Governo la nostra funzione strategica per il sistema Paese. Solo partendo da questo assunto si potrà parlare di rilancio: sarà necessaria una visione nuova e una tempestiva capacità di elaborare percorsi di internazionalizzazione a trazione fieristica, con una presenza diretta on e off line nei mercati esteri condivisa e pianificata assieme alle istituzioni».

Secondo Aefi (Associazione esposizioni e fiere italiane), sono circa 1.000 le manifestazioni fieristiche organizzate dal settore ogni anno (oltre 200 le internazionali e 89 quelle organizzate all’estero). È pari a circa 60 miliardi di euro il volume d’affari annuale generato dalle 200mila imprese italiane espositrici e dai 20 milioni di operatori provenienti dall’Italia e da tutti i paesi del mondo. Il 50% delle esportazioni nasce da contatti originati dalla partecipazione alle manifestazioni fieristiche.

A livello globale, evidenzia Ufi, il valore degli affari generati dalle fiere per i settori di riferimento è di 251 miliardi di euro l’anno, per un ritorno sugli investimenti di 8 euro per ogni euro investito.

 

Comunicato stampa Verona Fiere

La rinascita (digitale) di Brescia (UP)

La rinascita (digitale) di Brescia (UP)

Brescia rinasce dopo il Covid. Più consapevole e digitale. La movida torna ma regolata. Il suo giornale patinato, glamour di costume, Brescia Up festeggia il primo compleanno digitale. Diventa digitale. Certo ci manca il calore e il clamore di quelle feste di compleanno targate Brescia UP, che restano nella memoria e nel cuore di tanti di noi. E ve ne regaliamo gli scatti più belli. Ma non è migliore una società più consapevole e digitale? Più sostenibile e partecipata? Io penso proprio di si. Stiamo costruendo un futuro più bello. E torneremo ad abbracciarci. Ne abbiamo bisogno. E basta con la continua litania del #nullasaràcomeprima. #saràsempremegliodiprima. Ne siamo convinti. È la storia dell’umanità. E la nostra città bella e laboriosa che si scopre sempre più resiliente e accogliente dovrà essere leader nella produzione sostenibile e nella cultura digitale. Noi crediamo nella cultura della Bellezza che per Brescia deve sempre più affermarsi nella qualità della vita e dell’offerta turistica per il rispetto e la valorizzazione della nostra storia e offrire un futuro carico di opportunità e speranza.

Un passaggio merita un approfondimento. Brescia UP diventa giornale digitale. La produzione di contenuti originali a favore di imprese e marchi è la sfida sull’innovazione che il sistema Brescia deve vincere. Quante volte abbiamo sentito “la pubblicità a me non serve”. Quante volte non facciamo domande quando non capiamo qualcosa. Sono momenti sbagliati. Prendete appunti. La pubblicità o meglio comunicate serve. A tutti. Sempre e sempre di più. Il problema è comunicare cosa. Contenuti di qualità. Non aprire la bocca per dire fandonie, fake news, dietrologie, cospirazioni. Ma fatti. Che profumino di scienza e di storia. Di Vita e di Speranza. A far prendere aria alla bocca sono bravo tutti. Ma fare contenuti di qualità, originali, interessanti è la sfida. E Brescia Up ci sta. E ci vuole stare con tutta l’offerta digitale e gli eventi che siamo capaci di suggerirvi. È questa l’offerta che muoviamo a favore del sistema Brescia.

 

A cura di Massimo Lucidi

Fase 2 flop: bar e ristoranti perdono 70 euro su 100 rispetto al pre-Covid

Fase 2 flop: bar e ristoranti perdono 70 euro su 100 rispetto al pre-Covid

Male le riaperture secondo un’indagine Fipe: perso il 70% degli incassi. L’estate non migliorerà le cifre. “Una vera ripartenza solo in autunno, sempre che non ci sia una seconda ondata. In quel caso, il colpo di grazia. Stiamo calmi con la movida ora”, dice il vicedirettore Luciano Sbraga

La prima settimana di riapertura per bar, ristoranti, pizzerie e pub è stata una tragedia. E quella in corso non sarà meglio. I clienti scarseggiano, gli incassi sono magri e i costi aumentano. Le imprese hanno registrato un calo del fatturato del 70% rispetto all’epoca pre-virus. Insomma, un disastro purtroppo. I dati di Fipe, la Federazione italiana dei pubblici esercizi, ci danno uno spaccato terribile della portata distruttiva e delle prime macerie che l’emergenza Covid ha causato nella nostra economia, soprattutto quella più micro, che riguarda tante piccole attività di ristorazione. E se tutto sommato i dati negativi della prima settimana si potevano anche mettere nel conto, quello che più preoccupa è che i proprietari non vedono ancora una luce in fondo al tunnel, si aspettano che anche per i prossimi giorni ci saranno sale e banconi mezzi vuoti. Anzi, la vera ripartenza è prevista solo per l’autunno. Non ci sono i turisti nei centri storici delle grandi città, certo. Tanti lavoratori pendolari sono ancora in smart working, e questo è un altro dato di fatto. Ma c’è anche dell’altro. Quasi come se gli italiani avessero modificato, almeno per ora, il loro rapporto con l’aspetto conviviale e di svago relativo all’andare a pranzo o cena fuori. Il Covid fa ancora paura, per mangiare fuori ci sarà tempo. Ma intanto gli esercenti come faranno a sopravvivere, quando a fronte di minori incassi i costi salgono inesorabilmente?

La Fipe ha sottoposto un questionario ai suoi iscritti in cui invita a tratteggiare un bilancio di primi giorni di riapertura. Bar e ristoranti si sono ritrovati di colpo con il 70% dei clienti in meno. Una brutta botta, tanto che per 3 esercenti su 4 i primi giorni di ripartenza sono assolutamente da bocciare. Il dato però ancora più negativo è il cosiddetto sentiment: ben 7 intervistati su 10 prevede che non ci saranno miglioramenti nei prossimi giorni. Il pessimismo della ragione prevale sull’ottimismo della volontà. “Purtroppo la prospettiva di breve-medio termine è negativa, non c’è dubbio – ci dice Luciano Sbraga, vicedirettore di Fipe nonché direttore del Centro studi – . I motivi sono almeno tre. Prima di tutto, la mancanza di turisti: per tante attività è fondamentale, non penso solo alle località balneari ma ai bar e ristoranti dei centri storici delle nostre città, che purtroppo col blocco delle frontiere sono mezzi vuoti. Poi c’è la questione smart working: manca il pendolarismo di quei lavoratori che vanno in uffici pubblici o privati e si fermano a pranzare. Per tanti bar questo è un business importante. Infine c’è anche una sorta di cambiamento di stile di vita degli italiani per le regole post-Covid: penso alle classiche tavolate in pizzeria o trattoria, che non vedremo più per un bel po’ di tempo”. Il distanziamento sociale e le sue regole, appunto. Sempre secondo l’indagine Fipe, il motivo del calo di clienti è ravvisabile proprio nel distanziamento: l′80% dei ristoratori ne è convinto. Si tratta però di una condizione che ci accompagnerà almeno fino a quando non ci sarà la fase 3 ovvero il ritorno alle vecchie abitudini a emergenza passata. Il problema è che questo orizzonte ora è quasi impossibile da scrutare.

“Infatti non ci aspettiamo grandi cose per questa estate, non ci sarà una vera ripartenza – sostiene Sbraga -. Basti pensare che solamente il 16% degli italiani ora prevede di andare in vacanza, quando negli anni precedenti la percentuale di solito era superiore al 60%. Un miglioramento ce lo aspettiamo a settembre, più in generale in autunno. A patto però che non arrivi una seconda ondata di Covid. ecco, quello è il vero pericolo: sarebbe il colpo finale per il settore, non ci riprenderemmo più. Dirò di più: meglio andare con calma adesso, magari evitare una movida prematura e poter ripartire con slancio dopo l’estate”. Preoccupazione comprensibile, se si pensa che già adesso le imprese a rischio chiusura sono più o meno 50mila secondo le stime di Fipe. Un secondo lockdown sarebbe esiziale.

Uniche due note positive dell’indagine Fipe sono la percentuale delle riaperture e il comportamento dei clienti. La maggior parte degli imprenditori ha deciso di riaprire già a partire dal 18 maggio (circa il 48%) mentre circa il 35% lo ha fatto solo qualche giorno dopo. Una minima parte, il 10,8% riaprirà il primo giugno, mentre ancora meno, il 5,6%, ha rinunciato del tutto a riaprire. Quindi le serrande sono andate sù nella stragrande maggioranza dei casi.

Poi c’è il comportamento virtuoso dei clienti che non hanno fatto particolare fatica a rispettare le regole anti Covid-19. Secondo i dati l’aspetto a cui i clienti fanno più attenzione è l’igiene delle mani nell’88% dei casi. Ottime percentuali anche per quanto riguarda l’uso della mascherina (85%). Qualche difficoltà in più sulle regole di distanziamento sociale seguite in poco meno dell’80% dei casi.

Fonte Huffpost

Bontà: Secondo Rapporto Ismea sugli acquisti alimentari al tempo del coronavirus: +160% le consegne a domicilio

Bontà: Secondo Rapporto Ismea sugli acquisti alimentari al tempo del coronavirus: +160% le consegne a domicilio

Anche nel secondo mese di diffusione del coronavirus Covid19 la spesa delle famiglie italiane per l’acquisto di prodotti alimentari ha continuato a crescere. Lo rileva Ismea nel secondo rapporto sulla domanda e offerta pubblicato il 30 aprile scorso. Il documento sottolinea che le vendite al dettaglio di prodotti alimentari confezionati, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, hanno registrato un incremento del 18%, mentre rispetto al primo mese di emergenza sanitaria l’aumento è stato del 3%.

Va sottolineato inoltre il forte aumento delle consegne di prodotti alimentari a domicilio (+160%) con un limite di crescita imposto non dalla effettiva domanda, ben più alta, ma dalla capacità di soddisfarla. Rilevante è anche il ruolo che hanno via via ricoperto gli esercizi commerciali di prossimità che hanno saputo organizzare in fretta le consegne a domicilio. A questo va aggiunto un significativo cambio delle preferenze d’acquisto da parte dei consumatori che dai prodotti stoccabili, privilegiati nel primo mese di emergenza sanitaria, hanno diretto le loro scelte agli ingredienti come uova, farina, olio, mozzarella. In aumento poi gli acquisti di vino, soprattutto però quelli che si posizionano nella fascia di mercato media o media-bassa.