“Onco Hair”: a Palazzo Pirelli il racconto delle donne protagoniste del “progetto che dona i capelli”

“Onco Hair”: a Palazzo Pirelli il racconto delle donne protagoniste del “progetto che dona i capelli”

“Onco Hair”: a Palazzo Pirelli il racconto delle donne protagoniste del “progetto che dona i capelli”

Presidente Alessandro Fermi: “L’istituzione regionale supporterà sicuramente anche in futuro questo progetto” Simona Tironi: “Strumento innovativo in grado di ridare la giusta dignità alla donna”

Milano, 7 marzo 2022 – Maria Concetta, Marilena, Maddalena, Alfonsina, Anna Maria, Elena, Dalila, Michela, Eva, Andrea, Roberta, Amelia, Valentina, Verediana, Carmela, Rachele, Silvia, Ethel, Giuditta Anna, Selena, Pushine, Maria Cristina, Zhulieta, Francesca, Giulia. Sono le venticinque protagoniste di Onco Hair, il progetto che dona i capelli alle donneche stanno affrontando lachemioterapia per carcinoma alla mammellapromosso dall’ Associazione per il Policlinico Onlus, da Fondazione Cariplo e da CRLAB.
A un anno esatto del lancio dell’iniziativa, oggi a Palazzo Pirelli sono state proprio le donne che vi hanno aderito a raccontare come stanno vivendo questa esperienza, spiegando quanto indossare la protesi tricologica CNC (Capelli Naturali a Contatto) sia di grande supporto nella battaglia contro la malattia.

La forza e il coraggio, ma anche la bellezza della normalità. Credo che si possa riassumere in queste semplici parole il valore e il significato delle testimonianze che abbiamo ascoltato oggi –ha detto nel suo intervento il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi -. Racconti di donne coraggiose e forti, che nella loro “normalità” trovano le condizioni migliori per affrontare e superare la malattia. Regione Lombardia e il Consiglio regionale supporteranno sicuramente anche in futuro questo progetto, un progetto di speranza ma anche concreta e reale possibilità di cura e di vita migliore”

 

A ricordare l’impegno di Regione Lombardia verso le donne che affrontano il carcinoma mammario è stata soprattutto Simona Tironi, Vice Presidente della Commissione Sanità e promotrice dell’iniziativa: “La nostra Regione –ha spiegato- è un’eccellenza nella cura oncologica grazie anche alla Rete Oncologica Lombarda, un sistema di accessi diffusi sul territorio che consente al cittadino di entrare nei percorsi di cura direttamente nel proprio luogo di residenza. Purtroppo, le donne colpite da tumore alla mammella sono ancora troppe e per questo dobbiamo mantenere la giusta attenzione per supportare al meglio chi sta affrontando il percorso di cure. Avendo potuto riscontrare l’utilità per le pazienti chemioterapiche della protesi capillizia, attraverso un mio ordine del giorno mi sono fin da subito adoperata affinché sia resa accessibile a quante più persone possibili, perché si tratta di uno strumento innovativo in grado di ridare la giusta dignità alla donna”.

Uno studio pilota realizzato da Salute Donna Onlus e condotto presso l’Istituto Nazionale Tumori di Milano ha misurato in 10 punti (ovvero circa il 33%) di miglioramento l’impatto positivo per le pazienti con recidiva di carcinoma mammario che utilizzano questo dispositivo invece che la parrucca. La protesi CNC permette a chi la indossa una vita assolutamente normale, diventa parte integrante del corpo, non va tolta la notte e consente di nuotare, legarsi i capelli e persino farseli tirare.

 

I numeri del cancro in Italia confermano che nel 2021 il carcinoma mammario è la neoplasia più diagnosticata nelle donne, circa un tumore maligno ogni tre (30%). Attualmente in Italia vivono 834.200 donne che hanno avuto una diagnosi di cancro della mammella.
Questa malattia –ha sottolineato Claudia Buccellati, Presidente della Fondazione Policlinico Onlus- mina pesantemente la femminilità. Abbiamo deciso di avviare il progetto, grazie al supporto di Cariplo e CRLAB, apprendendo dall’esperienza diretta delle donne che combattono contro il cancro quanto il presidio CRLAB avesse un impatto positivo su benessere psicologico, autostima, sessualità̀, relazioni sociali e percezione di sé. Pensiamo sia importante offrire questo aiuto anche alle persone economicamente più fragili, ancora più indifese dinnanzi a una malattia che colpisce tutti. A conclusione di questo primo progetto pilota, speriamo ora di poter proseguire l’iniziativa anche in altri reparti oncologici”.

All’iniziativa di oggi in Consiglio regionale sono intervenuti anche il Direttore Generale del Policlinico di Milano Ezio Belleri, l’Amministratore delegato di CRLAB Stefano Ospitali Sarah Maestri in rappresentanza della Commissione centrale di beneficenza di Fondazione Cariplo. Era presente in sala il Presidente della Commissione Bilancio Giulio Gallera.

 

 

#IOnonESISTO: inaugurata a Palazzo Pirelli mostra fotografica che raccoglie le testimonianze di chi soffre di disturbi alimentari “Una risposta concreta alla crisi energetica”

#IOnonESISTO: inaugurata a Palazzo Pirelli mostra fotografica che raccoglie le testimonianze di chi soffre di disturbi alimentari “Una risposta concreta alla crisi energetica”

#IOnonESISTO: inaugurata a Palazzo Pirelli mostra fotografica che raccoglie le testimonianze di chi soffre di disturbi alimentari

A un anno dall’approvazione della legge regionale, un’iniziativa che informa, sensibilizza e sostiene pazienti e famiglie

Milano, 22 febbraio 2022 – Un viaggio emotivo nel mondo dei disturbi alimentari, nel dolore di chi ne soffre e nelle testimonianze di amici, genitori, partner e medici. Allo stesso tempo, attraverso il racconto delle difficoltà e delle paure di coloro che vivono direttamente o indirettamente queste patologie, aprire una riflessione e generare domande più che risposte.
E’ il messaggio che ha ispirato la mostra fotografica, inaugurata questa mattina nella Sala Eventi di Palazzo Pirelli dal titolo “#IOnonESISTO” e che sarà aperta al pubblico fino al 4 marzo.
L’iniziativa, promossa dalla Vice Presidente della Commissione Sanità Simona Tironi, è patrocinata dal Consiglio regionale della Lombardia in collaborazione con Ananke di Villa Miralago, associazione che si occupa di ricerca e prevenzione.
Al taglio del nastro erano presenti il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, Simona Tironi, il Presidente di ANANKE Mario Cavalier Pozzoli, il Vicepresidente Alessandro Raggi, la curatrice Cinzia Fumagalli mamma di una ex paziente, i Vice Presidenti del Consiglio regionale Francesca Brianza e Carlo Borghetti, il Presidente della Commissione Sanità Emanuele Monti, la Presidente della Commissione Antimafia Monica Forte e il Presidente della Commissione Bilancio Giulio Gallera.

“Questo progetto fotografico – ha detto Simona Tironi, che proprio l’anno scorso aveva presentato una legge per la prevenzione e la cura dei disturbi alimentari approvata all’unanimità dal Consiglio regionale– raccoglie racconti e testimonianze forti e sincere di chi ha incontrato la malattia o anche semplicemente l’ha sfiorata, portandoci a osservarla con occhi differenti così da dare un senso alla sofferenza. Informazione e sensibilizzazione sono i principi che sorreggono sia la legge che questa mostra. Entrambe sostengono i ragazzi ma anche le loro famiglie che rappresentano un anello importante del percorso di cura dei figli”.
In Lombardia, nel 2019, sono state presi in carico 5000 pazienti adulti e 2500 minori e in età pediatrica. Dal 2019 ad oggi, complice anche la pandemia, le richieste sono aumentate del 30-40%.
“E’ una mostra che si rivolge a tutti perché il tema riguarda tutti – ha detto Alessandro Fermi, aggiungendo che Regione e Consiglio stanno facendo molto: “La legge che abbiamo approvato lo scorso anno sta dando i suoi risultati e potrebbe essere presa a modello da altre Regioni. L’attenzione va però mantenuta alta anche attraverso iniziative come questa, che servono a stimolare la conoscenza, cogliere situazioni di fragilità, informare e sensibilizzare”.

La mostra invita a conoscere le patologie legate ai disturbi alimentari, in particolare bulimia e anoressia, e a porsi delle domande, tentando di comprendere la trasversalità di malattie che sfruttano la nostra vulnerabilità e dove i sintomi non sono altro che un tentativo doloroso di dire quel che appare indicibile: “Io non esisto”. Gli scatti riprendono la persona, i sorrisi, gli occhi, la personalità, i sentimenti, la sua umanità, mai spettacolarizzando i segni scolpiti nel corpo. L’obiettivo è quello di un viaggio tra le immagini per restituire la parola a quel che non si osa esprimere, quel “Io non esisto” segno di un malessere profondo che si annida nell’anima ben oltre alla percezione esterna del proprio corpo.
“Obiettivo finale di questo racconto visivo – ha concluso Simona Tironi – è quello di evidenziare i segni interiori e invisibili dei soggetti ritratti cercando di far emergere la loro personalità e non solo la malattia, perché prima di essere pazienti sono Persone”.

 

 

 

LOMBARDIA, SIMONA TIRONI (FI): PIU’ DI 45 MILIONI PER IL PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE APPROVATO OGGI IN CONSIGLIO REGIONALE

LOMBARDIA, SIMONA TIRONI (FI): PIU’ DI 45 MILIONI PER IL PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE APPROVATO OGGI IN CONSIGLIO REGIONALE

LOMBARDIA, SIMONA TIRONI (FI): PIU’ DI 45 MILIONI PER IL PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE APPROVATO OGGI IN CONSIGLIO REGIONALE

“MIO EMENDAMENTO PER RENDERE GRATUITA VACCINAZIONE ANTI HPV ALLE DONNE OVER 25”

 

“Un Finanziamento di 45 milioni e 310 mila, aggiuntivi rispetto alle risorse previste per i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) sarà dedicato esclusivamente alle attività di Prevenzione inserite nel Piano Regionale. Uno strumento innovativo, concreto, strategico e ben strutturato, apprezzato anche dalle autorità sanitarie nazionali ed Europee”.

 

Simona Tironi (Forza Italia), Vice Presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale commenta con soddisfazione l’approvazione da parte dell’AULA del Piano Regionale della Prevenzione 2021/2025 del quale la stessa Tironi è stata relatrice.

 

“Attraverso un mio emendamento – spiega la Vice Presidente Tironi – Regione Lombardia potrà compiere un concreto passo in avanti verso l’obiettivo di eliminare i tumori da papillomavirus e sarà la prima Regione d’Italia ad adottare formalmente gli obiettivi sanciti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla Commissione Europea per eliminare i tumori da HPV entro il 2030. Nel concreto, oltre alle ragazze e ai ragazzi nel dodicesimo anno di età anche le donne che compiono 25 anni potranno finalmente accedere gratuitamente alla vaccinazione anti-HPV, prevenendo efficacemente il carcinoma della cervice uterina e altri pericolosi cancri correlati al papillomavirus. Il diritto alla gratuità, inoltre, non decadrà in caso di adesione ritardata, ma permarrà senza limiti d’età”.

 

Il Piano muove dall’indagine relativa al profilo Salute ed equità e dall’Analisi di contesto, condotte alla luce dell’influenza e degli effetti della pandemia da Covid-19. Inoltre, si struttura sulla base del Piano Nazionale della Prevenzione (PNP), il quale individua sei macro-obiettivi: malattie croniche non trasmissibili, dipendenze da sostanze e comportamenti; incidenti domestici e stradali; infortuni e incidenti sul lavoro, malattie professionali; ambiente, clima e salute; malattie infettive prioritarie. Da questi macro obiettivi vengono declinate tutte le azioni conseguenti attraverso programmi di attuazione specifici e strutturati.

 

“Fra le novità inserite nel Piano Regionale di Prevenzione – sottolinea Simona Tironi – la prima riguarda la possibilità di attivare interventi domiciliari di supporto post parto, quindi prevenzione della depressione, consueling motivazionale e di stili di vita dei genitori (consumo di alcool, fumo di tabacco, attività fisica e promozione della salute per quanto riguarda i genitori, e promozione della salute nelle fasi precoci di vita del neonato) con interventi integrati con il percorso di presa in carico individuale”.

 

“Un’altra azione importante inserita grazie ad un mio ordine del giorno – conclude la Vice Presidente della Commissione Sanità – è infine l’estensione a tutta la popolazione residente in Regione Lombardia di una campagna di screening dell’Epatite C al fine di permettere l’emersione completa dei casi sommersi e raggiungere, prima Regione in Italia, l’obiettivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di eradicazione della malattia”.

 

INFERMIERI, TIRONI (FI): APPROVATA MOZIONE URGENTE IN CONSIGLIO REGIONALE PER AZIONE CONGIUNTA DELLE ISTITUZIONI

INFERMIERI, TIRONI (FI): APPROVATA MOZIONE URGENTE IN CONSIGLIO REGIONALE PER AZIONE CONGIUNTA DELLE ISTITUZIONI

APPROVATA MOZIONE URGENTE IN CONSIGLIO REGIONALE PER AZIONE CONGIUNTA DELLE ISTITUZIONI

“In Lombardia mancano 9500 infermieri. Quelli in servizio sono pagati molto meno rispetto ad altri colleghi europei. Mai come in questo momento le Istituzioni hanno il dovere di intervenire in modo deciso e sinergico facilitando le assunzioni e le stabilizzazioni, adeguando gli stipendi alle specifiche responsabilità professionali. Questo il senso della mozione urgente approvata oggi dal Consiglio regionale e condivisa con tutti i partiti politici.”

 

Lo afferma la Vice Presidente della Commissione sanità del Consiglio regionale della Lombardia Simona Tironi (Forza Italia), in relazione all’allarme lanciato dagli Ordini degli infermieri. La Vice Presidente Tironi ha incontrato una delegazione degli infermieri proprio venerdì scorso, a margine di una manifestazione organizzata nei pressi di Palazzo Pirelli, a Milano.

 

“Nei mesi scorsi li abbiamo definiti EROI – aggiunge Simona Tironi –, ora le istituzioni, tutte insieme, devono qualificare quel termine attraverso azioni concrete e contenuti specifici. Una decennale programmazione nazionale miope e inadeguata, regole assurde sul contenimento della spesa per il personale in ambito sanitario hanno costretto le Regioni a limitare le assunzioni e le indennità degli operatori sanitari. La pandemia ha dimostrato che bisogna invertire la rotta con celerità”.

 

A questo– a giudizio della Vice Presidente Tironi – occorre affiancare la stabilizzazione del personale del ruolo sanitario e gli operatori sociosanitari precario, come previsto dalla Legge Finanziaria; superare il vincolo di esclusività per la professione infermieristica, in un percorso di valorizzazione complessiva della figura professionale con particolare attenzione all’impiego nella medicina territoriale”. Il documento posto all’esame dell’Aula propone inoltre un impegno della Giunta “ad attivarsi presso il Governo affinché sia valorizzata la figura professionale dell’infermiere anche nell’ambito della didattica universitaria”. “Anche la nostra Regione può svolgere direttamente un ruolo importante – spiega Simona Tironi – come, ad esempio, individuare forme di incentivazione economica regionale per il personale infermieristico e delle professioni sanitarie per una reale e meritoria valorizzazione salariale e professionale”. “La quarta ondata Covid – conclude Tironi – ha travolto in pieno gli operatori sanitari che hanno saputo reagire in modo esemplare nonostante gli scarsi presidi a disposizione, ferie sospese, spostamenti improvvisi di reparti, sovraccarico di lavoro”.

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“InSuperAbile – La staffetta dell’inclusione”: giovedì 9 dicembre a Palazzo Pirelli  un riconoscimento speciale agli atleti con disabilità e alle associazioni partecipanti

“InSuperAbile – La staffetta dell’inclusione”: giovedì 9 dicembre a Palazzo Pirelli un riconoscimento speciale agli atleti con disabilità e alle associazioni partecipanti

“InSuperAbile – La staffetta dell’inclusione”: giovedì 9 dicembre a Palazzo Pirelli un riconoscimento speciale agli atleti con disabilità e alle associazioni partecipanti

Un percorso di mille chilometri lungo la via Francigena dal Gran San Bernardo a Roma

Milano, 7 dicembre 2021 – Un riconoscimento speciale sarà consegnato dal Consiglio regionale della Lombardia alle associazioni e agli atleti diversamente abili che quest’estate hanno preso parte all’iniziativa “InSuperAbile – La staffetta dell’inclusione”, un percorso di solidarietà di mille chilometri lungo la Via Francigena. Un viaggio partito dal Gran San Bernardo e arrivato fino a Roma, nel quale gruppi di persone con particolari fragilità si sono passati simbolicamente un testimone portando avanti un messaggio di inclusione e speranza.

La cerimonia di premiazione si terrà giovedì 9 dicembre alle ore 15.30 al Belvedere Jannacci di Palazzo Pirelli, alla presenza del Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi e della Vice Presidente della Commissione Sanità Simona Tironi. Nell’occasione saranno premiate le associazioni ASD Rosa Running Team; SeVuoiPuoi ASD; Pedalabile; Albergo Etico; Alzheimer Camuno Sebino Onlus; IOR Istituto Oncologico Romagnolo; DiversaMente ODV e ASD Progetto Filippide Cagliari e Sud Sardegna. Un premio speciale sarà attribuito alle due persone che hanno percorso l’intera staffetta, Maria Luisa Garatti e Mariella Faustinoni.

InSuperAbile – La staffetta dell’inclusione” è un progetto promosso da diverse associazioni e che conta sull’appoggio e il sostegno di numerose istituzioni patrocinanti, a partire dalla Provincia di Brescia e dal Comune di Brescia.

L’iniziativa, promossa da Gabriele Rosa, medico-chirurgo e allenatore di livello mondiale nelle discipline dell’atletica, si inserisce tra quelle ideate da Gruppo Rosa che negli ultimi anni ha realizzato numerosi progetti sociali finalizzati a garantire soprattutto un supporto psicologico a persone con disabilità fisiche e cognitive.

“L’iniziativa “InSuperAbile” rappresenta una speranza nel panorama dell’inclusione e conferma le grandi capacità delle persone diversamente abili -sottolinea Simona Tironi-. Dal punto di vista normativo la nostra legislazione è avanzata, penso ad esempio alla risoluzione sull’autismo approvata all’unanimità dal Consiglio regionale e che mi vede prima firmataria, ma anche ai progetti nazionali, come il DopoDiNoi, che rappresentano non solo un aiuto concreto per i genitori di un bambino con disabilità, ma anche una tranquillità psicologica nel sapere che il proprio figlio non sarà abbandonato a sè stesso quando i genitori non ci saranno più. Esprimo i miei più vivi complimenti a Maria Luisa Garatti – conclude la Tironi – e a tutti coloro che hanno percorso la staffetta dell’inclusione, perché hanno avuto il coraggio di correre al di là della disabilità, sfidando i luoghi comuni e sensibilizzando i cittadini a non guardare le persone con disabilità con occhi diversi ma, al contrario, a lavorare sempre di più per abbattere le barriere del pregiudizio”.

Riordino sanità regionale, Tironi (FI): “un grande successo per i lombardi. Ora continuiamo a lavorare”

Riordino sanità regionale, Tironi (FI): “un grande successo per i lombardi. Ora continuiamo a lavorare”

Riordino sanità regionale, Tironi (FI): “un grande successo per i lombardi. Ora continuiamo a lavorare”

Milano, 30.11.2021 – «In Consiglio regionale abbiamo approvato una legge coraggiosa, che dopo cinque anni migliora il provvedimento precedente per rispondere sempre più e meglio ai bisogni dei lombardi». È quanto dichiara la Vicepresidente della Commissione sanità e politiche sociali di Regione Lombardia, Simona Tironi, in merito all’approvazione da parte del Consiglio regionale della nuova legge sanitaria regionale. «Abbiamo verificato quanto ha funzionato bene e quanto era da potenziare e siamo intervenuti per migliorare il nostro sistema e cogliere, prima Regione in Italia, le opportunità che ci arrivano dal PNRR. In tutto questo il Consiglio è stato protagonista, e dopo oltre trecento audizioni in Commissione, abbiamo votato circa duemila tra emendamenti e ordini del giorno, che permettono di apportare le migliorie necessarie al riordino della legge sanitaria e sociosanitaria di Regione andando a potenziare i servizi sul territorio e garantendo più salute in Lombardia e accorciare le liste d’attesa».

«Attraverso i miei ordini del giorno ed emendamenti – afferma Tironi – ho impegnato la Giunta regionale a potenziare le cure palliative e la terapia del dolore di adulti e bambini garantendo l’accesso alla rete dei servizi e l’appropriatezza delle prestazioni; a prevedere un maggior coordinamento tra i soggetti pubblici e privati accreditati operanti nell’ambito della neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza attraverso momenti di confronto strutturali tra tutti gli erogatori dei servizi NPIA; ad attivare collaborazioni con le Università per dare risposte alle esigenze formative di professionisti infermieri ed ostetriche specialisti, ma anche a sostenere lo sviluppo di percorsi di formazione per operatori socio sanitari OSS e ASA; a rivisitare le modalità di contrattualizzazione delle risorse economiche assegnate agli enti unici accreditati e a controllo che garantiscono una pluralità di unità di offerta per le dipendenze; a prevedere che le Case della comunità possano
rappresentare tra le proprie funzioni anche quella di centro di primo orientamento, assistenza e presa in carico per i pazienti oncologici all’interno della rete di offerta; ad intervenire per prevedere all’interno di ogni Casa della comunità un apposito sportello dedicato esclusivamente ai servizi di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, a supporto dei genitori, insegnanti, mmg e assistenti sociali».

«La nuova legge lombarda – conclude Tironi – garantisce inoltre risorse certe, confermando tutte le premesse per l’elevata attrattività anche per pazienti provenienti da altre Regioni, che ogni anno arrivano in migliaia in Lombardia. Da non sottovalutare il rafforzamento della rete territoriale, che potenzia il ruolo di medici di base e pediatri e rafforza il servizio di assistenza domiciliare integrata anche attraverso gli ambulatori territoriali, il forte rafforzamento del ruolo dei sindaci, l’aver previsto un fondo importante per attivare quanto prima i sistemi di telemedicina, accessi più facili ai servizi sanitari per i disabili, ed, infine, l’aver previsto strumenti contrattuali per far sì che gli investimenti regionali siano effettuati con criteri di sostenibilità ambientale nell’ottica dell’approccio one-health».