In questi mesi di quarantena ho osservato la vita delle mie figlie, con una pienezza maggiore dopo le prime difficoltà dovute alla novità vista la nuova quotidianità per tutti noi, e devo ammettere non è stata poi
così difficile, mi sono soffermata con una particolare attenzione sulla più piccola essendo ancora studente e al nuovo modo forzato di studio. La reazione alla chiusura delle scuole è stata uguale per tutti, erano felici, ma nei giorni seguenti, con l’aumentare dei casi di contagio, hanno capito che non si trattava di una vacanza. Quel virus su cui a volte scherzavano non era così lontano da noi come ci sembrava.
Da quel momento in poi noi tutti abbiamo iniziato ad avere paura, paura per noi stessi, per i nostri cari, abbiamo paura perché da sempre rivendichiamo la fortuna di non essere nati in un periodo storico caratterizzato da guerre o epidemie ed ora non possiamo più farlo.

Abbiamo paura perché ci siamo resi conto che l’unico modo per contrastare questo problema è usare la testa, dare ognuno il proprio contributo anche se in piccolo e cercare di rispettare le regole che ci sono state date nessuno aveva mai perso le proprie solide certezze. I punti di riferimento vacillano, nelle case dove gli adolescenti semplicemente aspettano che passi. E passerà, ne siamo certi tutti, ci stiamo comportando in modo che succeda prestissimo.

Ecco, le regole…. la prima dei nostri figli è stato proprio il cambiamento repentino delle loro abitudini a cominciare dallo studio.

Mi sono piacevolmente accorta che dopo i primi giorni di adattamento, se pur a volte con alti e bassi, unendo le capacità di riorganizzare il tutto, docenti ed alunni, sono riusciti a fare in modo che le lezioni in modalità online prendessero un loro equilibrio per far sì che ogni studente potesse immediatamente tornare a studiare, seppur in modo diverso, per poter così arrivare, per i più grandi, al magico traguardo della laurea o del diploma momento che uno insegue e immagina per anni, per il quale uno dedica tutto se stesso, ma che per colpa del coronavirus tantissimi studenti si sono laureati online, e presto toccherà ai diplomi come nel caso di mia figlia.

Nonostante tutto credo che lo vivranno con quel qualcosa in più ed unico, dove nonostante la grande difficoltà a cui siamo andati incontro e nonostante le legittime paure, le speranze spesso deluse, l’incognita sul futuro, sarà la forza della giovinezza, sarà la spensieratezza, sarà la serenità di un’età bellissima, sono stati capaci di portare a termine i loro obiettivi senza arrendersi.

Penso che i nostri ragazzi ci hanno insegnato qualcosa di grande e importante, anche in tempo di Coronavirus, il coraggio di guardare avanti, quel coraggio che a noi spesso manca e del quale mai come ora ne abbiamo bisogno.

Un ABBRACCIO
Manuela