Come hai passato la quarantena?
L’ho passata a casa con mio figlio e mia moglie, facendo qualche breve uscita giornaliera per portare fuori il cane, e fare la spesa ogni 10 giorni circa.

Cosa ti ha insegnato?
Più che insegnato mi ha dato conferma che non bisogna mai dare nulla per scontato, purtroppo siamo molto vulnerabili per eventi come questo che non dipendono da noi.

Come pensi di affrontare la ripartenza?
Dal 4 maggio iniziamo con l’asporto e la consegna a domicilio, una nuova avventura per noi che di sicuro non ci fa risolvere i problemi riscontrati in 2 mesi di chiusura ma di sicuro ci serve per accendere i motori e poter accontentare i nostri clienti più affezionati… con la speranza che vada tutto bene e si possa ritornare ad accogliere i clienti dal 1 giugno.

Cosa ti è mancato maggiormente?
Facendo un lavoro che mi appassiona mi è mancato per primo il contatto con i clienti, soprattutto quelli affezionati, anche se con tanti di loro continuo a messaggiarmi anche in questo periodo di stop. Anche il rapporto quotidiano con la squadra del fresco mi è mancato tanto, ormai sono diversi anni che collaboriamo insieme e si può dire che siamo come una famiglia.

Un messaggio per i tuoi clienti?
Vi aspettiamo presto, in tanti hanno manifestato la loro solidarietà e vicinanza in questo periodo un po’ buio. Torneremo presto a fare festa, a Napoli si dice “adda passà a nuttata” (deve passare prima o poi la nottata)

Un messaggio per i nostri lettori?
Spero che possiamo presto tornare tutti ad abbracciarci e a godere delle cose belle che ci offre la vita!

Cosa farai appena finirà il lockdown?
Per ora devo dare priorità al lavoro, capire bene come rendere sicuro il più possibile il locale per i nostri clienti e per noi addetti, appena fatto però devo correre a Napoli a riabbracciare mia mamma, le mie sorelline e mio nonno.