APPROVATA MOZIONE URGENTE IN CONSIGLIO REGIONALE PER AZIONE CONGIUNTA DELLE ISTITUZIONI

“In Lombardia mancano 9500 infermieri. Quelli in servizio sono pagati molto meno rispetto ad altri colleghi europei. Mai come in questo momento le Istituzioni hanno il dovere di intervenire in modo deciso e sinergico facilitando le assunzioni e le stabilizzazioni, adeguando gli stipendi alle specifiche responsabilità professionali. Questo il senso della mozione urgente approvata oggi dal Consiglio regionale e condivisa con tutti i partiti politici.”

 

Lo afferma la Vice Presidente della Commissione sanità del Consiglio regionale della Lombardia Simona Tironi (Forza Italia), in relazione all’allarme lanciato dagli Ordini degli infermieri. La Vice Presidente Tironi ha incontrato una delegazione degli infermieri proprio venerdì scorso, a margine di una manifestazione organizzata nei pressi di Palazzo Pirelli, a Milano.

 

“Nei mesi scorsi li abbiamo definiti EROI – aggiunge Simona Tironi –, ora le istituzioni, tutte insieme, devono qualificare quel termine attraverso azioni concrete e contenuti specifici. Una decennale programmazione nazionale miope e inadeguata, regole assurde sul contenimento della spesa per il personale in ambito sanitario hanno costretto le Regioni a limitare le assunzioni e le indennità degli operatori sanitari. La pandemia ha dimostrato che bisogna invertire la rotta con celerità”.

 

A questo– a giudizio della Vice Presidente Tironi – occorre affiancare la stabilizzazione del personale del ruolo sanitario e gli operatori sociosanitari precario, come previsto dalla Legge Finanziaria; superare il vincolo di esclusività per la professione infermieristica, in un percorso di valorizzazione complessiva della figura professionale con particolare attenzione all’impiego nella medicina territoriale”. Il documento posto all’esame dell’Aula propone inoltre un impegno della Giunta “ad attivarsi presso il Governo affinché sia valorizzata la figura professionale dell’infermiere anche nell’ambito della didattica universitaria”. “Anche la nostra Regione può svolgere direttamente un ruolo importante – spiega Simona Tironi – come, ad esempio, individuare forme di incentivazione economica regionale per il personale infermieristico e delle professioni sanitarie per una reale e meritoria valorizzazione salariale e professionale”. “La quarta ondata Covid – conclude Tironi – ha travolto in pieno gli operatori sanitari che hanno saputo reagire in modo esemplare nonostante gli scarsi presidi a disposizione, ferie sospese, spostamenti improvvisi di reparti, sovraccarico di lavoro”.

ST