Innanzitutto ringrazio Brescia Up che ha appoggiato il mio progetto di dedicare sul magazine bresciano una rubrica rivolta alle mamme.

Mi chiamo Federica e come faccio abitualmente attraverso  il mio blog e la mia pagina instagram “Federicamammablogger” vi terrò compagnia anche qui trattando diversi argomenti legati alla maternità ed i suoi molteplici aspetti.

In quanto donna innamoratissima della propria famiglia il mio blog nasce dalla voglia di manifestare questo amore, gridarlo al mondo e guardarlo ogni giorno con occhi stupiti!

La cultura mi ha sempre appassionato ed ho studiato lingue straniere: dopo il liceo linguistico ho conseguito la laurea in scienze linguistiche e letterature straniere indirizzo management e turismo, un percorso di studi concluso con il massimo dei voti nel 2012 discutendo una tesi sul “Turismo enogastronomico in Franciacorta”, preziosa terra bresciana dalle peculiarità territoriali, turistiche ed enogastronomiche indiscutibili, note non solo a livello locale ma soprattutto di prestigio internazionale.

Ogni scusa per me è buona per festeggiare con la mia famiglia, gli amici più cari, cibo, dolci a non finire e vino di qualità, un elemento di convivialità che, come ho sottolineato nella prima parte della mia tesi, accompagna l’uomo ed i suoi banchetti sociali da molti secoli.

Ho 30 anni (compiuti durante la quarantena e senza grandi festeggiamenti purtroppo) e nella vita ho provato a reinventarmi spesso : dopo diversi anni come impiegata commerciale estero e social media manager, lavoro che mi portava spesso fuori città, ho scelto di abbandonare questa strada al compimento del terzo anno di vita di mio figlio e nell’ultimo anno ho insegnato inglese, francese, spagnolo ed economia aziendale presso una scuola superiore privata. L’insegnamento è il lavoro che ho sempre sognato ed è stato molto gratificante aver l’opportunità di formare studenti  e futuri cittadini del mondo.

Nel tempo libero , da due anni, gestisco il mio profilo Instagram  “Federicamammablogger” diventato un punto di riferimento per molte mamme italiane, oltre ad essere un allegro diario della mia vita che mi ha permesso di conoscere molte mamme, ma anche molte aziende con le quali ho collaborato testando i loro prodotti e facendoli conoscere alla mia community. Affidarsi a micro influencer è una tecnica molto utilizzata dalle aziende internazionali e nazionali, che porta numerosi benefici in termini di visibilità e vendite e credono in me noti brand.

Amo ed ho sempre trovato interessante esprimermi attraverso la scrittura e nel mio blog e nelle mie pagine social mi diletto a raccontare la vita di una mamma e dei suoi adorati bambini: Christian ed Azzurra, un principino di 4 anni poco montessoriano amante dei super eroi e del buon cibo ed una principessa di 9 mesi allegra, sempre sorridente e curiosa della realtà che la circonda . Ogni giorno racconto la nostra tranquilla routine, gli acquisti ed i prodotti che usiamo, i viaggi, i traguardi e le difficoltà in tutta sincerità, semplicità e trasparenza.

Chi mi conosce bene mi definisce un vero frullatore di progetti nei quali metto anima e cuore, dedicandovi ogni energia disponibile (quelle che mi restano dalla gestione dei miei due pargoletti poco angioletti!) e a gennaio 2020 ho notato che la figura della mamma blogger e micro influencer mancava nella nostra città, quindi ho deciso di concentrare i miei contenuti sulle realtà locali e sulle mamme bresciane, organizzando piccoli eventi dove le mamme potessero incontrarsi e discutere di temi a loro cari, confrontarsi o semplicemente conoscersi per sentirsi meno sole nelle loro problematiche quotidiane. Durante questi piccoli eventi le mamme ricevono dei gadget , codici sconto e spunti interessanti donati dalle aziende con le quali collaboro.  Anche i prodotti che sulla pagina ho deciso di recensire e taggare sono sempre più Made in Brescia per mettere in risalto le attività locali.

In queste pagine parleremo nei prossimi mesi di gravidanza, allattamento e svezzamento, parto e post parto, scelte di mamme e genitorialità.

Sei una mamma ed hai domande da pormi? Ti racconterò la mia esperienza! Sei un’azienda e vorresti vedere i tuoi prodotti sulla mia pagina instagram per farli conoscere a molte famiglie italiane e bresciane? Scrivetemi  e vi risponderò sicuramente!

Ma ora parliamo di cose “serie”, parliamo di come tutto ebbe inizio, di come da “ragazza che stava per sposarsi giovane” sono diventata una mamma giovane. In altri tempi partorire il primo figlio a 25 anni e la seconda a 29 era una situazione normale, oggi è insolita e vista talvolta come una scelta coraggiosa. L’istinto è il motore della mia vita , sarò sincera, ma diventare mamma è stata la scelta migliore che potessi fare in vita mia. Quando diventi mamma tutto cambia, cambi tu, i tuoi pensieri, le tue priorità, il tuo modo di vestire e di muoverti, il tuo corpo, la tua casa, ma nella vita non mi sento di aver rinunciato proprio a nulla, anzi credo di aver imparato a vivere nel momento in cui sono diventata mamma, la mamma di Christian ed Azzurra.

L’attesa, un momento magico per la coppia

Quando ho conosciuto mio marito non avrei mai immaginato il destino mi potesse riservare un futuro così felice insieme a lui (e ai nostri figli). Ogni estate io e mia sorella trascorrevamo  tre mesi  in un residence sul Lago di Garda. Per tre mesi ci si dimenticava della città, del colore grigio delle strade e perfino dei compagni di classe per lasciar spazio a nuove amicizie, spesso definite estive, ma allo stesso tempo profonde e significative. Pietro l’ho conosciuto semplicemente cosi: un pomeriggio in piscina.

Dopo pochi anni decidemmo di sposarci ed entrambi ci impegnammo a fondo per organizzare un matrimonio curato nei dettagli, che lasciasse in noi un bellissimo ricordo ed emozionasse chi vi avrebbe preso parte. Iniziammo i preparativi con grande anticipo: un anno prima, il matrimonio sarebbe stato il 29 maggio dell’anno seguente.  Nei nostri progetti dopo il matrimonio c’erano un viaggio in America ed un figlio, ma una domenica mattina d’inizio aprile stringevo tra le mani quasi stupita  un test di gravidanza positivo e quasi non credevo ai miei occhi: Dio aveva scelto proprio noi per una nuova vita, lo trovai meraviglioso. In quell’esatto momento capì che i figli sono un dono e ci sentimmo pronti per questa responsabilità che fino a quel momento avevamo desiderato, ma guardato da lontano.

Durante i primi mesi di gravidanza avevo una sopportabile nausea (chi ci è già passato mi capisce), ma stavo  bene. Sono una persona ottimista e non mi lascio certo abbattere da un pochino di normale e prevista nausea. Decisi di fare i test di screening senza troppo preoccuparmi del risultato: eravamo giovani, senza fattori ereditari che potessero farci immaginare che il giorno prima del matrimonio ci avrebbero chiamato dall’ospedale per dirci che dal test risultava un’alta percentuale di rischio di patologie cromosomiche fetali.

Ci sposammo e qual giorno comunicammo agli invitati durante il taglio della torta l’emozionante notizia , andammo in viaggio di nozze in Messico (sono coraggiosa e poco ansiosa, in dolce attesa di 15 settimane intrapresi uno dei più bei viaggi della mia vita) e al ritorno feci l’amniocentesi e da questa risultò che Christian stava bene ed era sano.  Nonostante questo momento di dubbi e domande sulla salute del bambino abbiamo vissuto la gravidanza come un momento di serenità per la nostra coppia, che ha rafforzato il nostro legame, con la gioia che l’attesa ed il mistero portano con sé e la curiosità di cosa ci aspettava e di quale amore si potesse provare per i figli.

Durante l’attesa di Christian non riuscivo ad immaginare cos’avrei potuto provare dentro di me nel stringere mio figlio tra le braccia, mentre con la seconda gravidanza ne ero molto più consapevole…come vi dicevo all’inizio di questo articolo ho due figli: Christian e Azzurra.

Io e mio marito abbiamo cercato Azzurra quando Christian aveva tre anni, lui la desiderava tanto e anche noi. Oggi ammiro il loro rapporto amorevole e fraterno , nei loro sguardi percepisco amore e affetto l’uno verso l’altra nonostante la differenza d’età e i diversi interessi. Durante la quarantena hanno trascorso intere giornate insieme 24 ore su 24 e il loro rapporto si è rafforzato ulteriormente tra coccole, risate e giochi.

Vi ripeterò in ogni articolo che ogni gravidanza è diversa dall’altra e ogni bambino ha indubbiamente caratteristiche in comune con gli altri coetanei, ma è contraddistinto da  peculiarità differenti da quelle di qualsiasi altro, è questo che ci rende unici al mondo.

Spero di ritrovare i vostri occhi attenti nel mio prossimo articolo su Brescia Up dove parleremo di parto e post parto.

Federica Cadei

Mail: federica@mammawellness.it

Instagram: Federicamammablogger