Riordino sanità regionale, Tironi (FI): “un grande successo per i lombardi. Ora continuiamo a lavorare”

Milano, 30.11.2021 – «In Consiglio regionale abbiamo approvato una legge coraggiosa, che dopo cinque anni migliora il provvedimento precedente per rispondere sempre più e meglio ai bisogni dei lombardi». È quanto dichiara la Vicepresidente della Commissione sanità e politiche sociali di Regione Lombardia, Simona Tironi, in merito all’approvazione da parte del Consiglio regionale della nuova legge sanitaria regionale. «Abbiamo verificato quanto ha funzionato bene e quanto era da potenziare e siamo intervenuti per migliorare il nostro sistema e cogliere, prima Regione in Italia, le opportunità che ci arrivano dal PNRR. In tutto questo il Consiglio è stato protagonista, e dopo oltre trecento audizioni in Commissione, abbiamo votato circa duemila tra emendamenti e ordini del giorno, che permettono di apportare le migliorie necessarie al riordino della legge sanitaria e sociosanitaria di Regione andando a potenziare i servizi sul territorio e garantendo più salute in Lombardia e accorciare le liste d’attesa».

«Attraverso i miei ordini del giorno ed emendamenti – afferma Tironi – ho impegnato la Giunta regionale a potenziare le cure palliative e la terapia del dolore di adulti e bambini garantendo l’accesso alla rete dei servizi e l’appropriatezza delle prestazioni; a prevedere un maggior coordinamento tra i soggetti pubblici e privati accreditati operanti nell’ambito della neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza attraverso momenti di confronto strutturali tra tutti gli erogatori dei servizi NPIA; ad attivare collaborazioni con le Università per dare risposte alle esigenze formative di professionisti infermieri ed ostetriche specialisti, ma anche a sostenere lo sviluppo di percorsi di formazione per operatori socio sanitari OSS e ASA; a rivisitare le modalità di contrattualizzazione delle risorse economiche assegnate agli enti unici accreditati e a controllo che garantiscono una pluralità di unità di offerta per le dipendenze; a prevedere che le Case della comunità possano
rappresentare tra le proprie funzioni anche quella di centro di primo orientamento, assistenza e presa in carico per i pazienti oncologici all’interno della rete di offerta; ad intervenire per prevedere all’interno di ogni Casa della comunità un apposito sportello dedicato esclusivamente ai servizi di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, a supporto dei genitori, insegnanti, mmg e assistenti sociali».

«La nuova legge lombarda – conclude Tironi – garantisce inoltre risorse certe, confermando tutte le premesse per l’elevata attrattività anche per pazienti provenienti da altre Regioni, che ogni anno arrivano in migliaia in Lombardia. Da non sottovalutare il rafforzamento della rete territoriale, che potenzia il ruolo di medici di base e pediatri e rafforza il servizio di assistenza domiciliare integrata anche attraverso gli ambulatori territoriali, il forte rafforzamento del ruolo dei sindaci, l’aver previsto un fondo importante per attivare quanto prima i sistemi di telemedicina, accessi più facili ai servizi sanitari per i disabili, ed, infine, l’aver previsto strumenti contrattuali per far sì che gli investimenti regionali siano effettuati con criteri di sostenibilità ambientale nell’ottica dell’approccio one-health».