Milano, 4 giugno 2020 – “Il rinvio della votazione sul Piano sociosanitario lombardo è il segnale di una maggioranza consapevole della necessità di aggiornare un documento nato alla fine dello scorso anno dopo lo tsunami mondiale Coronavirus e non è affatto una sconfitta, come prova a racconta la minoranza”. Commenta così la Vicepresidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia, Simona Tironi, la decisione presa in modo trasversale a Palazzo Pirelli di posticipare il voto sul  Piano che definirà la sanità regionale dei prossimi cinque anni. “La minoranza – prosegue Tironi – è senza idee e ogni giorno deve inventarsi qualcosa per gettare fango su chi ha lavorato senza sosta in prima linea contro il Virus. Cinque stelle e PD provano a far passare anche le scelte più responsabili della maggioranza come una sconfitta. La sconfitta è invece la loro, che sul Piano sociosanitario non hanno portato alcuna proposta innovativa e nel caso del Partito Democratico si sono addirittura rifiutati di presentate emendamenti, mancando di rispetto alle tante realtà che sono venute a portare il loro contributo in Commissione. Personalmente, sul testo originale del Piano ho presentato decine e decine di proposte sotto forma di emendamenti per promuovere innovazioni puntuali, il rafforzamento di alcuni aspetti e progetti concreti come quelli sull’Infermiere di Famiglia e di Comunità, la radiologia a domicilio, la medina territoriale e la valorizzazione della multiprofessionalità delle professioni sanitarie. Questo lavoro non andrà sprecato, ma confluirà in una proposta di Piano aggiornata in modo organico, alla quale lavoreremo tenendo conto anche di quanto appreso durante l’emergenza Covid. Inoltre – continua Tironi – siamo in attesa di una Piano sociosanitario nazionale che spetta al Governo e che dobbiamo avere per allineare le innovazioni lombarde al quadro nazionale. Mentre la minoranza prosegue con i suoi attacchi irresponsabili, dando alla Lombardia le colpe di Roma, noi continuiamo a lavorare con responsabilità al fianco della Giunta e del nostro Presidente per il bene dei lombardi”.