Modus Dj è uno dei professionisti del mixer che più spesso fanno ballare i party più “up” di Milano & dintorni, ovvero del pianeta. Pugliese d’origine e milanese d’adozione, Modus propone solo e
soltanto la sua house, sempre melodica e contaminata dal funky. Tra Fashion Week, Principe di Savoia, Hotel Diana (…), propone un sound caldo che fa la differenza. Infatti da sempre predilige e produce tracce in cui gli strumenti sono suonati da veri musicisti. E’ appena uscita la sua “Come on and go with me”, che segna il suo approdo definitivo alla house music. La label è Purple Music, un mito per chi ama questo genere musicale.

Spesso si dice che nei party deluxe la musica è “commerciale”… ma è davvero così?
Beh, se in console ci sono io non di certo. Se il manager, o il cliente o l’agenzia richiede un mio dj-set e consapevole del tipo di sound che possa proporre. In parte però è vero, spesso vedo social video di party di un certo tipo con selezione musicale pop. Non credo che ci sia un sound giusto o uno sbagliato, la cosa importante è che qualsiasi messaggio, sensazione, emozione si voglia trasmettere, lo si faccia in maniera professionale e semplice. A volte ho la sensazione che il voler esagerare ti porta la mediocrità.

Cosa non deve mancare mai per un party riuscito?
Probabilmente il giusto sound system. Sono sempre stato molto esigente nel sound, nella qualità dell’audio, nella selezione della clientela. Questi sono i miei ingredienti, non ho nominato la location perché sarebbe stato scontato, puoi avere la location ma non avere gli altri ingredienti ma il party non decolla…

Com’è nato il tuo nuovo singolo?
”Come on and go with me” è nato durante le mie vacanze lo scorso agosto (agosto 2019). Alle chitarre c’è il mio storico amico Franco Speciale, uno che ha già resto grandi e immensi numerosi dischi Purple. Ringrazio poi pure Andrea Love, che con la sua voce ha fatto realizzare il mio sogno. Sto lavorando insieme
all’amico Philip Medor per altri progetti House.

Come è nata la collaborazione con Jamie Lewis?
Ho avuto l’onore di incontrarlo durante il Winter Music Festival a Miami nel lontano 2011. Per me è un vero Maestro. Purtroppo poi ci siamo persi di vista…
Produrre “Come on and go with me”, per me è stata una scommessa, una sfida. Riuscire a far pubblicare il brano da una label come Purple Music sapevo sarebbe stato impossibile o quasi.